In ambito commerciale il prezzo economico lo paga l’Unione europea, che potrebbe dover risarcire tutti gli Stati con cui sono in vigore accordi bilaterali. E’ questa la conseguenza della Brexit, secondo lo studio degli impatti per settore realizzato dalla Camera dei Comuni del Parlamento britannico. Affrontando il capitolo relativo agli accordi commerciali stretti dall’Ue a Ventotto, il documento ricorda che prima del referendum sulla permanenza o meno nell’Ue, la commissione Finanze ha stabilito che in caso di Brexit “è molto incerto” che il Regno Unito continuerà a partecipare a tali accordi.
In termini pratici, rileva il documento della House of Commons, questo vuol dire che “a meno che il Regno Unito non fornisce lo stesso livello di accesso al proprio mercato previsto dal regime attuale, c’è la possibilità che l’Ue debba pagare un risarcimento ai Paesi colpiti con i quali ha un accordo commerciale, a seguito della ‘restrizione’ del mercato originariamente concordato”. Attualmente sono in vigore accordi commerciali bilaterali tra l’Ue e 53 Paesi extra-Ue, cui si aggiungono gli accordi sottoscritti con i Paesi dell’Area economica europea (Islanda, Liechtenstein, Norvegia).