La Corte Costituzionale austriaca ha invalidato il secondo turno delle elezioni presidenziali del 22 maggio scorso, vinte dal candidato indipendente Alexander van der Bellen, contro il populista Norbert Hofer. Il ballottaggio dovrà essere ripetuto, hanno stabilito i giudici interpellati dal Partito della Libertà all’indomani del voto per presunte irregolarità nel conteggio delle schede.
Le elezioni erano state perse di misura dal candidato del FPOe, Norbert Hofer, che era stato sconfitto al ballottaggio tenutosi lo scorso 22 maggio con uno scarto di poco meno di 31mila voti (49,7% contro il 50,3%) dall’oppositore, l’esponente ecologista Alexander Von Der Bellen. Nel corso delle due settimane di udienze pubbliche circa 90 testimoni sono stati chiamati a deporre. Il FPOe sosteneva che tra le irregolarità commesse c’è anche la gestione dei 700mila voti per posta, che sono risultati decisivi per assegnare la vittoria. Proclamato vincitore all’indomani del voto, Van Der Bellen doveva insediarsi ufficialmente il prossimo 8 luglio.
Il 18 settembre la prima data utile
Il ballottaggio delle elezioni presidenziali austriache, invalidato dalla Corte costituzionale per irregolarità, dovrà essere ripetuto in tutto il territorio nazionale. Lo ha annunciato la stessa Corte, mentre il quotidiano Kurier scrive che la data più probabile per il nuovo voto è il 18 settembre. Era stato il partito di estrema destra austriaco Fpo a presentare ricorso per contestare i risultati delle urne, dove era risultato per un soffio vittorioso il candidato indipendente – sostenuto dai verdi – Alexander Van Der Bellen, che aveva prevalso su Norbert Hofer (Fpo).
“No comment” dalla Commissione Ue
La Commissione europea “non ha commenti da fare su quella che è una decisione della Corte costituzionale di uno stato membro”. Lo ha detto il portavoce dell’esecutivo a proposito dell’annullamento del ballottaggio delle presidenziali in Austria.
Mulder
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La Melandri si affanna a twittare la sua Proposta Democratica; potrebbe aggiungere anche d i consentire il voto solo alla Toscana, a quelli che si chiamano Matteo o laureati in materie para-economiche negli Usa, come lei, nata oltreatlantico…
Laggiu’ in effetti, i figli di chi non si e’vergognato ad eleggere Regan o Bush, sono disinteressati ai diritti Civili, alla limitazioni delle armi, alla cittadinanza degli immigrati illegali, alle diseguaglianze economiche ed alle Guerre di democrazia: nessuno li chiama xenofobi…ed odiano Trump..!!
In ogni caso, possono sempre taroccare il voto, come in Austria, poiche’, per il bene comune, gli stupidi e’ meglio che stiano a casa…
Oggi la Democrazia si chiama Populismo…
Cesare58
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