“E’ imperativo che l’Fbi pubblichi tutte le informazioni relative alle nuove mail, e le renda note immediatamente al pubblico americano”. Così Hillary Clinton ha reagito al nuovo scandalo che l’ha investita ieri, a dieci giorni dalle presidenziali. L’ex segretaria di Stato quindi ha scelto di andare all’attacco, sfidando gli investigatori a rivelare quello che sanno.
L’Fbi ieri ha riaperto l’inchiesta sulle mail private di Hillary, facendo esplodere una bomba elettorale. Questa rivelazione infatti può avere due effetti: influenzare il risultato in favore di Trump, o esporre gli Usa al rischio di eleggere un capo della Casa Bianca che subito dopo potrebbe essere incriminato. Un incubo per gli Stati Uniti, dove infatti Wall Street e il dollaro hanno subito perso terreno.
Le nuove mail sono state trovate in un computer condiviso da Anthony Weiner con la sua ex moglie, l’assistente storica di Clinton Huma Abedin. Weiner è sotto inchiesta criminale per aver scambiato messaggi a sfondo sessuale con una minorenne. Durante l’indagine gli agenti hanno sequestrato questo computer, trovando le mail di Huma. I messaggi però non sarebbero stati mandati da Hillary, e non sarebbero legati al suo server privato.
Trump ha subito sfruttato l’occasione: «Forse finalmente verrà fatta giustizia». John Podesta, leader della campagna di Hillary, ha commentato così: «E’ straordinario che tutto questo accada a 11 giorni dalle elezioni, dopo tutte le pressioni che i repubblicani hanno fatto su Comey per come ha gestito l’inchiesta. Il direttore dell’Fbi deve immediatamente informare gli americani sui dettagli di cosa sta esaminando. Siamo sicuri che non produrranno nulla di nuovo». La Clinton poco dopo ha tenuto una conferenza stampa, confermando questa linea: “Non ho idea di cosa stiamo parlando. Proprio per questo è imperativo che l’Fbi riveli tutto quello che sa”. Hillary infatti ritiene che non esistano mail che possano imputarle una condotta criminale, ma non sapendo cosa abbia in mano Comey non può difendersi. Può solo accusare il direttore dell’Fbi di aver lanciato un’operazione politica contro di lei.
Questo può rilanciare la corsa di Donald alla Casa Bianca, dopo che gli ultimi sondaggi lo davano indietro. Se invece Clinton vincerà comunque, c’è la possibilità che venga incriminata per un comportamento criminale dopo l’elezione a presidente, esponendo il paese all’incubo di un processo contro il capo della Casa Bianca e quindi di una crisi costituzionale.
Fonte: La Stampa
Mulder
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Il Capo della FBI finalmente gioca PULITO..!. Comey non e’ uno stupido..vede assottigliare il gap tra i contendenti e teme che se vince Trump, tutto il marciume delle mail, ma soprattutto della Fondazione Clinton uscita’ allo scoperto.. Tutti sapevano e conoscevano i contenuti: dai finanziamenti dei Sauditi, alle armi in LIbia ed alle connessioni con l’ISIS, i droni.. mica frottole..!!
In qual caso sarebbe il primo ad andare in galera, per alto tradimento, seguito da molti altri che si affannano a sostenere la Clinton solo perche’ sarebbe la loro fine.
Se ogni porcheria affiorera’ prima del voto, non sara’ per merito di Trump, ne’ dei Russi, ma degli stessi servizi a Washington, sanno che e’ impossibile nascondere’ e sarebbe molto meglio , non solo per gli americani, chiarire ogni cosa prima delle elezioni .. Sara’ una ROULETTE RUSSA ..!!