Nel nord della Cina, la concentrazione di smog è tale da giustificare la massima allerta. Perché, alla pessima qualità dell’aria già segnalata nei mesi scorsi, si aggiunge la scarsissima visibilità, 500 metri al massimo, che ha determinato la cancellazione di voli e la chiusura di intere arterie autostradali. Un quadro apocalittico. Con gli ecologisti che denunciano nella metropoli di Shenyang la rilevazione del livello di inquinamento “più alto che si sia mai registrato nel mondo”. A Shenyang, domenica scorsa la densità di particelle p.m. 2,5, ritenute rischiose per la salute, era di 1400 micro grammi per metro cubo, 56 volte quello ritenuto il massimo sopportabile dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è di 25 microgrammi per metro cubo. Nel resto del nord-est della Cina i livelli sono di poco inferiori, mentre la foschia grigio-giallastra da domenica avvolge anche la capitale Pechino, la vicina città portuale di Tianjin e numerosi centri delle province del Liaoning, Hebei, Henan e Heilongjiang.
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da La Repubblica