“A qualcuno tocca farlo per primo, e se non lo fa qualcuno per primo gli altri non lo faranno”. Giuseppe Civati rompe gli indugi. La prossima settimana potrebbe lasciare il Pd. Conseguenza diretta, spiega il deputato dem alla Camera, anche di come sono andate le cose nel voto di fiducia sull’italicum. “Se fossimo in 100, avrebbe avuto senso impegnarsi in una battaglia dall’interno. Io ho sperato fino all’ultimo che Renzi cambiasse, ma ora tocca prendere atto una volta di piu’ che non e’ cosi’. In settimana ci vedremo, con un gruppo di ‘coraggiosi’, e discuteremo se rimanere o meno in questo Pd”.
Ma in assenza di alternativa, oggi Renzi mostra i muscoli e fa i conti: «Sul Jobs act – ha detto ieri il premier alla riunione di governo – quelli della minoranza erano trentatrè. Sull’Italicum Letta, Bindi, Epifani e Bersani hanno portato solo loro stessi». «Potevano almeno portarsi un’amica», ha commentato un ministro, suscitando l’ilarità dei colleghi. Quel ministro era il Guardasigilli Orlando, che un tempo era esponente dell’opposizione nel Pd…
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