E in Italia Roma e Milano in preda allo smog. La Grande Mela sta vivendo le vacanze natalizie più calde degli ultimi decenni, l’ultimo record risale al 1982, con una temperatura superiore ai 21 gradi centigradi nel giorno della vigilia. Secondo le previsioni meteo, la temperatura salirà ancora di pochi gradi nelle ultime ore di oggi. Anche domani, le temperature supereranno i 20 gradi, calore che permette immagini insolite per New York come bambini che pattinano al Rockefeller Center in maniche corte. A Times Square, secondo la rete TV Nbc, molti turisti, vestiti con cappotti si sono rifugiati nel negozio di giocattoli Toys R Us, che oggi ha deciso di accendere l’aria condizionata.
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Nonostante le alte temperature, attribuite soprattutto all’influenza di El Niño, l’aeroporto JFK ha subito molti ritardi e cancellazioni di voli a causa delle piogge che si sono ripetute in questi giorni su New York che hanno creato disagi anche allo shopping dell’ultimo giorno nelle grandi arterie come la Fifth Avenue. Da sabato 26 le temperature cominceranno a calare raggiungendo lunedì 28 un massimo di sei gradi, più vicino alla media stagionale.
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Il caldo Natale è il risultato del clima impazzito, con le temperature massime del mese di dicembre che in Italia sono superiori di 2,5 gradi la media, mentre pioggia e neve sono ovunque praticamente assenti (-95%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che la situazione anomala è aggravata dal fatto che anche a novembre le temperature massime sono state di 2,5 gradi più alte della media, con piogge praticamente dimezzate (-49%), ma con punte di meno 80% al Nord.
In Italia – sottolinea la Coldiretti – la mancanza di precipitazioni e l’assenza di vento hanno provocato allarme smog in molte città dove non piove da due mesi, da Milano a Torino. Preoccupa però anche la siccità, che ha provocato miliardi di danni all’agricoltura negli ultimi anni, tra i quali per gravità si segnalano il 2003, il 2007 e il 2012. Il fiume Po è agli stessi livelli del periodo estivo, ma è del tutto irrituale anche il pericolo incendi scattato in pieno inverno nelle zone boschive per la presenza di erba e arbusti rinsecchiti.
Il problema riguarda anche altri continenti, con gli Stati Uniti che da New York alla California sono sotto una cappa insolita di calore, mentre a livello globale l’autunno appena concluso dal punto di vista climatologico si è classificato quest’anno come il più caldo di sempre, con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,96 gradi la media del Ventesimo secolo, secondo elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), che rileva le temperature nel mondo dal 1880 in tutti i continenti. “Una analisi che – conclude la Coldiretti – conferma l’importanza dell’accordo siglato alla Conferenza sul clima di Parigi in un anno che si appresta a conquistare il primo posto degli anni più caldi di sempre, alla testa di una classifica che vede peraltro tutti e dieci gli anni piu’ù caldi della storia successivi al 2000”.
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Italia ferma per smog. Considerati gli alti livelli di inquinamento, Milano e tanti altri comuni corrono ai ripari con il blocco totale del traffico. A Roma, invece, il Campidoglio fa dietro front: non ci sarà il blocco totale della circolazione il 28 e il 29 dicembre, inizialmente annunciato questo mattina. Dopo una valutazione tecnica, si è preferito optare per una circolazione a targhe alterne.
“L’approfondita valutazione tecnico-scientifica dei dati sull’inquinamento, effettuata questo pomeriggio da parte del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale – si legge nel comunicato del Campidoglio – ha consentito di ritenere che, per far fronte alle condizioni di criticità in atto, è maggiormente indicato adottare misure restrittive alla circolazione veicolare nelle fasce caratterizzate da condizioni atmosferiche di maggior ristagno per gli inquinanti, 7.30/12.30 – 16,30 /20.30, piuttosto che nella fascia nella quale insisterebbe il blocco totale del traffico, 10.00/16.00”.
Milano, invece, va avanti con il blocco di tre giorni: dal 28 al 30 dicembre. A questa ordinanza sono derogati – fa sapere l’Amministrazione del capoluogo lombardo – i veicoli elettrici, ibridi plug-in e ibridi range-extended, quelli del car sharing e quelli con contrassegno per il trasporto di persone con disabilità o utilizzati per il trasposto di persone e animali sottoposti a terapie o esami indispensabili o dimessi da Ospedali e Case di cura (con adeguata documentazione).
Inoltre, potranno circolare i veicoli di lavoratori se l’inizio o la fine del turno coincidono con orari in cui non sono disponibili i mezzi pubblici o se la sede di lavoro non ne è servita (con certificazione del datore di lavoro) e quelli privati se in arrivo o partenza da strutture ricettive (con documentazione) o se destinati o provenienti da scali aerei, ferroviari e marittimi (muniti di apposito biglietto di viaggio).
Sul fronte termosifoni a Roma è stato stabilito che la temperatura per il riscaldamento di case e uffici non dovrà superare il valore massimo di 18 gradi (ad eccezione di ospedali, cliniche, scuole e assimilabili) e, in concomitanza con il provvedimento di blocco della circolazione, venga ridotto da 12 a 8 il numero di ore di funzionamento degli impianti termici.
Diversi Comuni italiani hanno allo studio provvedimenti simili a causa dei livelli di Pm10 che da settimane sono al di sopra dei massimi consentiti dalla normativa. Anche i Comuni nell’area Nord di Milano hanno deciso giovedì di attuare lo stop alla circolazione. I Comuni di Buccinasco, Bresso, Cernusco sul Naviglio, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cormano, Corsico, Cusano Milano e Sesto San Giovanni aderiranno quindi al blocco attuato da Milano.