L’Autorità di controllo degli scambi con l’estero (Office of Foreign Assets Control, ‘OFAC’) del Dipartimento del Tesoro USA ha revocato le sanzioni imposte oltre un anno fa alla Dettin S.p.A., azienda di Schio (VI) attiva nella produzione di apparecchiature per il settore chimico e petrolchimico e macchine tessili. L’azienda era stata inserita nella blacklist americana per aver effettuato un’operazione di fornitura in Iran di apparecchiature destinate a impianti petrolchimici per più di $ 250.000 in un anno.
In data 19 novembre 2015, l’Autorità di controllo degli scambi con l’estero (Office of Foreign Assets Control, ‘OFAC’) del Dipartimento del Tesoro statunitense ha annunciato la revoca, immediatamente efficace, delle sanzioni USA imposte oltre un anno fa alla Dettin S.p.A., azienda di Schio (VI) attiva nella produzione di apparecchiature per il settore chimico e petrolchimico e macchine tessili.
Si chiude dunque positivamente la complessa vicenda internazionale dell’azienda italiana sanzionata dalle autorità statunitensi per avere effettuato, in assoluta trasparenza e nel pieno rispetto della normativa europea e italiana in materia di misure restrittive nei confronti dell’Iran, un’operazione di fornitura in Iran di apparecchiature destinate a impianti petrolchimici.
Con una decisione del governo statunitense, il 29 agosto 2014 la Dettin S.p.A. era stata sanzionata e inserita nella Specially Designated Nationals List (SDN List) degli USA ai sensi dell’Iran Sanctions Act del 1996, come modificato dall’Iran Threat Reduction and Syria Human Rights Act del 2012, legge ritenuta dall’Unione europea in violazione del diritto internazionale per i suoi effetti extraterritoriali.
La norma USA di riferimento prevedeva una durata minima delle sanzioni di 24 mesi, riducibili, a discrezione delle autorità statunitensi, a 12 mesi. Nel corso dell’ultimo anno, con il supporto delle autorità italiane e di Confindustria, la Dettin S.p.A., assistita dagli avvocati Marco Padovan e Marco Zinzani dello Studio Legale Padovan (Milano) e Kay Georgi dello studio Arent Fox LLP (Washington, D.C.), ha svolto ampie e continue consultazioni con il Dipartimento di Stato USA e ha fornito alle autorità statunitensi assicurazioni precise circa il rispetto, da parte della società, della normativa applicabile.
“Sono molto orgoglioso del risultato che abbiamo ottenuto per la nostra cliente – dichiara l’avvocato Marco Padovan. Voglio ringraziare tutti i collaboratori dello studio, e in particolare il team di export control, per l’impegno profuso: sono stati loro a rendere possibile questo straordinario successo. Devo anche ringraziare le istituzioni italiane, il Ministero degli Esteri, dello Sviluppo Economico e dell’Economia, oltre a Confindustria, per il continuo supporto che ci hanno garantito”.
Fonte: comunicato stampa