L’ex coordinatore di Forza Italia, ora stampella fondamentale al Senato del governo Renzi, è accusato di concorso in corruzione per le presunte irregolarità nell’appalto.
Due anni di reclusione sono stati chiesti dall’accusa per il senatore Denis Verdini (Ala, Alleanza liberalpopolare-autonomie) a processo, con l’accusa di concorso in corruzione, per la vicenda delle presunte irregolarità nell’assegnazione dell’appalto per la costruzione, a Firenze, della Scuola Marescialli.
L’imprenditore Riccardo Fusi, titolare della società Btp e amico d’infanzia di Verdini “voleva ad ogni costo aggiudicarsi l’appalto della Scuola marescialli di Firenze, con mezzi leciti o illeciti”, ha detto nella requisitoria il pm Ilaria Calò, sottolineando che proprio per questo chiese a Verdini di intercedere per la nomina a provveditore delle opere pubbliche della Toscana dell’ingegnere Fabio De Santis, che lo avrebbe aiutato a raggiungere l’obiettivo. “Fusi – ha detto la pm – aveva capito che a Roma esisteva un sistema corruttivo, messo in piedi da Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, e dal suo braccio destro Fabio De Santis”.
Il senatore è l’unico imputato nel processo stralcio della vicenda, mentre gli altri protagonisti, Riccardo Fusi, Angelo Balducci, Fabio De Sanctis e l’imprenditore Francesco De Vito Piscicelli, sono già stati condannati con sentenze passate in giudicato dai due anni ai tre anni e otto mesi di reclusione.
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robyuankenobi
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