Il cambio euro-dollaro sale sopra area 1.08 dopo essere crollato ai minimi i 20 mesi in reazione alla vittoria del No al referendum costituzionale 2016.
Le dimissioni di Renzi a causa del risultato del Referendum hanno fatto inizialmente paura ai mercati e aumentato l’incertezza sull’economia italiana e i tmori di un possibile effetto domino in Europa, per cui il cambio euro-dollaro era sceso -1,5% a $1.0506, al minimi dal 16 marzo 2015. Ma a mente fredda l’interpretazione degli investitori è che il referendum punisce solo Renzi (nel breve termine) ma non altera la maggioranza di governo, molto solida in Parlamento.
Il che ha consentito che il presidente della Repubblica Mattarella abbia chiesto al premier di rimanere in carica fino alla fine del 2016, poi è previsto un incarico con la stessa maggioranza a Padoan (o in seconda istanza Grasso) e infine, dopo l’approvazione della legge di bilancio, una nuova legge elettorale che dovrebbe stoppare le ambizioni governative del M5S.
Insomma lo spauracchio di un governo pentastellato si allontana. E i mercati festeggiano. In serata l’Eur/Usd scambia a 1.0765, per un rialzo di giornata di +0.90%.
A un’ora dalla chiusura i principali listini quotati a Wall Street viaggiano in rialzo, con il Dow Jones che ha toccato un nuovo record. Il risultato del referendum costituzionale in Italia non ha influito sull’andamento della borsa a New York che ha anzi continuano a salire, come e’ avvenuto negli ultimi giorni della scorsa settimana.