Amazon e Goldman Sachs attori protagonisti della cyber security. Non è una possibilità, ma la realtà dei fatti, perché il colosso dell’e-commerce e la banca d’affari americana (tra le più discusse al mondo) sono tra gli investitori più forti in Ionic Security attraverso le start-up più innovative in tema di sicurezza sulla rete.
La partnership è stata firmata attraverso la Amazon Web Services, società nata per la protezione dei dati aziendali. La Ionic Security è una piattaforma che cripta ogni tipo di dati, soprattutto di proprietà intellettuale, come se li sigillasse in una bolla di informazioni sensibili impermeabile all’esterno, permettendo solo alle aziende clienti di monitorare l’uso che viene fatto di questi, verificandoli da un server all’altro.
La start-up creata da Amazon possiede dunque un enorme database con le informazioni di milioni di clienti. E nell’ultimo trimestre del 2016 le vendite registrate dalla divisione data center della società di e-commerce sono aumentate del 64%, toccando quota 2,6 miliardi di dollari. Un patrimonio da proteggere, ma soprattutto un business da sviluppare, che Goldman Sachs, uno dei primi clienti della start-up nel 2014, non poteva e non voleva farsi scappare. Ma siamo certi che i dati di ognuno di noi siano realmente in una nuvola a prova di cyberterrorista o hacker?