“Sappiamo che i servizi di intelligence russi hanno hackerato i computer del Democratic National Committee e sappiamo che hanno organizzato la diffusione di gran parte di quelle mail. E sappiamo anche che Donald Trump ha mostrato un molto preoccupante sostegno nei confronti di Putin”.
E’ l’accusa lanciata da Hillary Clinton in una intervista alla Fox News, riguardo al cyber-attacco subito dai server del Democratic National Committee nei giorni scorsi. La candidata democratica alla Casa Bianca punta quindi il dito direttamente contro Mosca e accusa il suo rivale Repubblicano, Donald Trump, per il suo appoggio al leader del Cremlino. Da giorni negli Stati Uniti monta il timore che la Russia possa cercare di influenzare l’esito delle elezioni americane.
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L’Fbi ha fatto sapere ieri che sta esaminando le denunce di ‘cyber-intrusione’ ricevute da molteplici entità politiche. Secondo il New York Times, l’attacco ai sistemi informatici democratici sembra provenire da ‘FancyBear’, che è collegato al G.R.U, il servizio di intelligence militare russo, “lo stesso operatore implicato nell’attacco al Comitato nazionale” del Partito democratico. La fonte è interna alla polizia federale: “E’ lo stesso avversario”, ha detto, “Sono attori sofisticati”.
Il Partito democratico americano aveva fatto sapere di essere stato bersaglio di un attacco informatico e lo staff di Hillary Clinton aveva aggiunto a caldo che è stato esso stesso vittima di un ‘hackeraggio’. Oggi i sospetti si materializzano nelle dichiarazioni della Clinton che accusa direttamente Mosca. (AGI)
L’intervento di Khizr Khan alla convention democratica ha fatto il giro del mondo, il padre di un musulmano morto combattendo in Iraq che si e’ scagliato contro Donald Trump ammonendolo: “Lei non ha sacrificato nulla”. Oggi il tycoon di New York ha sfidato il coro di commozione che ha suscitato il discorso di Khan e gli ha risposto, affermando: “Ho fatto molti sacrifici. Ho lavorato sodo. Ho creato decine di migliaia di posti di lavoro, ho costruito strutture. Di certo questi sono sacrifici”. Nella sua replica Trump ha poi criticato la moglie di Khan, Ghazala Khan, comparsa accanto a lui e con il volto coperto”: Se ne stava li’ in piedi, con niente da dire. Forse non le era consentito di dire nulla”. Un commento questo cui Ghazala Khan ha subito risposto, sottolineando che ad impedirle di intervenire e’ il dolore ancora forte che prova per la perdita del figlio.
“Il mio dolore parla per me”. Cosi’ Ghazala Khan, la madre del soldato musulmano morto in Iraq nel 2004 comparsa accanto al marito Khizr sul palco della convention democratica a Filadelfia risponde con un intervento a sua firma sul Washington Post alle critiche di Donald Trump che la ha attaccata per non aver detto nulla affermando che probabilmente non le e’ consentito. “Mio marito mi ha chiesto se volessi intervenire, ma io gli ho detto che non me la sentivo”, afferma. “Quando Donald Trump parla di Islam e’ ignorante” continua, e aggiunge: “Donald Trump non conosce il significato della parola sacrificio”. (Ansa)