Condanne penali e civili per chi diffonde notizie “esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi”. E’ un passaggio del disegno di legge “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica” presentato oggi al Senato contro i blog e i forum che riportano fake news. Per chi le diffonde, si legge nel testo, si può arrivare a un’ammenda fino a 5mila euro. E se recano “pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici” la pena, oltre alla ammenda, è la reclusione non inferiore a 12 mesi. L’articolo 3 del disegno di legge prevede misure per contrastare l’anonimato, mentre l’articolo 4 norma la rettifica.
Consiglio d’Europa, contro le ‘fake news’ mettiamo nuove leggi
Un testo che arriva dopo le dichiarazioni del presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, che a fine 2016 aveva proposto una “rete di organismi nazionali indipendenti ma coordinata da Bruxelles” per identificare e sanzionare chi diffondesse fake news. Parole che che avevano fatto insorgere Beppe Grillo, che aveva parlato di “nuova inquisizione”. E contro la diffusione di notizie false online era intervenuta anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che in un video messaggio ha detto: “Le bufale non sono goliardate, sono menzogne pensate per danneggiare”. E ha lanciato il sito bastabufale.it, invitando gli utenti a firmare il suo appello contro le false informazioni.
Il ddl contro le fake news – Il testo, presentato dall’ex M5s Adele Gambaro (oggi Ala-Sc) e che vede tra i firmatari tutti i gruppi parlamentari, esclude dalle sanzioni testate giornalistiche registrate e introduce “il diritto all’oblio”. “Vogliamo combattere la diffusione delle fake news – spiega Gambaro insieme ai senatori Riccardo Mazzoni di Ala, Sergio Divina della Lega Nord e Francesco Giro di Forza Italia- difendendo la differenza tra le bufale intese come satira e le notizie false che arrecano danni seri. Vogliamo garantire la trasparenza sul web e incentivare la alfabetizzazione mediatica attraverso la formazione dei giovani. Si tratta – osserva – di una battaglia di civiltà: il nostro testo è il solo l’inizio di una discussione che speriamo sia molto ampia. Puntiamo alla raccolta di un numero di firme più alto possibile da tutti gruppi“. L’intento, però, non è di mettere “un bavaglio al web e non vogliamo mettere sceriffi, ma normare quello che è diffuso e non ha regole”.
Il dibattito sulle fake news in Usa e Russia – Ma il tema della post-verità e delle notizie false non riguarda solo l’Italia: negli Stati Uniti il dibattito è esploso a partire dalla campagna di Donald Trump per la Casa Bianca, culminato nel giorno dell’insediamento con gli “alternative facts” coniati dalla sua consigliera Kellyanne Conway. Un modo per attaccare i media che notavano la minore affluenza di pubblico rispetto all’inaugurazione di Trump. E il presidente, di contro, ha accusato gli stessi media – inclusa la Cnn – di produrre informazioni false. Il dibattito è rimbalzato anche a Mosca, dove Putin ha spiegato che chi produce fake news su Trump “è peggio delle prostitute”. Un’allusione rivolta ai presunti dossier hard in mano ai servizi segreti russi con materiale compromettente risalente al periodo in cui il prossimo presidente americano si trovava a Mosca come organizzatore del concorso di Miss Universo nel 2013.
E il Cremlino ha annunciato che aprirà presto sul sito del ministero degli Esteri una sezione in cui pubblicherà le “fake news” dei principali media stranieri. La sezione riporterà inoltre le dichiarazioni di “rappresentanti ufficiali di diversi paesi”, ha detto la portavoce del ministero Maria Zakharova, e “farà rivelazioni, riporterà le fonti reali, fornirà dati e renderà pubblica la reazione russa a una data questione”. “Come potete lottare contro le ‘fake news’ mentre fate tutto il possibile per crearle”, ha detto Zakharova commentando le recenti pubblicazioni di alcuni media americani (ad esempio sull’ipotesi che Snowden venga estradato in America come ‘regalo’ per Donald Trump). Zakharova ha poi sottolineato che le accuse lanciate da Richard Ferrand, collega di Macron, secondo cui le testate russe RT e Sputnik esercitano “una certa influenza” sulla vita democratica della Francia, “non hanno a che fare con i media da lui citati”. “Il signor Ferrand – ha aggiunto Zahkarova – è diventato in gran parte spacciatore di ‘fake news’”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Mulder
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E’ chiaro come una bufala, spacciata dai giornali e Tv, possa raggiungere milioni di persone, passerebbe liscia sui primi , mentre un blog con 200 lettori finirebbe condannato .
Se la Boldrini in Italia e la Clinton negli Usa hanno mosso guerra alle fake news, e’ solo perche’ vogiono farlo in nome della verita’…. Ma quale ? Forse quella lontana dai Banchieri, dalle Lobby della Guerra, dal dominio finanziario..? Perche’ a questi e’ scappata di mano e non e’ ancora sotto il loro completo controllo?
Possiamo stare tranquilli: la verita’ ce la dira’ la Boldrini : La Fake Reality e’ la Realta’ di Stato e va accettata dai sudditi; la veste inconfutabile della Ragion di Stato che detta i fini. Questi sono quelli della BCE e la FMI Banche Private, per massimizzare i loro profitti a qualsiasi costo. Guerra quindi al pensiero libero, denunciando i metodi che essi adottano da decenni, con la dinamica tipica dei Troll che sguinzagliano in rete: Stalkeraggio, discredito, ridicolizzazione, ingiuria, abuso di potere e minacce. Ora anche la Galera.
E come si comporteranno i Blog, riportando una notizia di Agenzia che e’ una Fake ?? Saranno ritenuti responsabili solo loro, mentre l’Agenzia no?? O nessuno dei due ?? Io credo che la gente sia stufa di sentire balle, ed a lungo andare non credera’ piu’ a nulla e nessuno. Questa e’ una pezza peggiore del buco, se ne accorgeranno.
https://www.youtube.com/watch?v=amD12oae18I
ronin
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hai ragione
http://disinformazione.it/Fake_news.htm
Mulder
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https://www.ingannati.it/2017/02/20/marcello-pamio-sulla-proposta-legge-anti-web/
Dove si legge tra l’altro:
si parla anche di notizie “esagerate” o “tendenziose“: primo, non si capisce come possa essere data una definizione così vaga (chi decide cosa è esagerato?);
secondo, il fatto che possa avere delle conseguenze contro interessi precostituiti viene addirittura anteposto alla Verità, con la V maiuscola. Pensate al cso del film Vaxxed. Da una parte, dà notizie VERE, la falsificazione dei dati da parte del CDC per nascondere la correlazione fra vaccini e autismo. D’altra parte, ci vuol poco ad etichettare tale notizia come tendenziosa: fa tendere le persone a pensare che i vaccini siano dannosi. E quindi, ricade perfettamente nella definizione della legge.
Altro aspetto inquietante (inquietante è dir poco) è che da tale legge sono esclusi i giornali: la carta stampata può pubblicare notizie false, esagerate o tendenziose, allora?
Da leggere inoltre :
IL GRANDE FRATELLO SFERRA L’ULTIMO ATTACCO
Consuelo
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” I media indipendenti stanno guadagnando molta influenza e potrebbero guadagnare abbastanza potere da spostare il supporto di controllo della CIA.”, quindi,to prevent this threat, it was decided to shut independent media down or censor it in some way.
ronin
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La NATO riconosce di essere dietro l’ondata di censura nell’Unione Europea
Traduzione e nota: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/la-nato-riconosce-di-essere-dietro-londata-di-censura-nellunione-europea/
Dall’inizio dell’anno, vari collettivi francesi vanno denunciano il coinvolgimento del calamitoso giornale “Le Monde” nella retrocessione della libertà di espressione e nella creazione di reti di censura. Le Monde è uno di quei giornali dei quali non è chiaro perchè vengano qualificati come “prestigiosi” nè cosa abbiano a che vedere con l’informazione obiettiva. Si tratta di un giornale di proprietà di grandi gruppi finanziari monopolisti e, inoltre, sovvenzionato annualmente dal governo francese con cinque milioni di euro.
Il giornale ha creato una base di dati, che viene denominata come Decodex (1), per etichettare chiunque a sua discrezione. Se il lettore va a consultare la base di dati e inserisce un indirizzo web nella finestra di ricerca, ottiene una classificazione della fonte che consiste in quattro colori che sono gli stessi che utilizzano le forze di polizia quando richiedono i documenti di identità e consultano la propria base di dati:
1-Verde: sono Le Monde ed il suo circolo di amici, media controllati dallo stesso padrone, quelli di proprietà di grandi monopoli e sovvenzionati dal governo; 2-Arancia: sono quelli dubbiosi e poco affidabili, il lettore deve fare attenzione e non fidarsi; 3-Rosso: quelli in rosso sono sempre i pegiori, cospiratori, populisti e paranoici….. 4-Azzurri: sono i siti web di satira, scherzi, da non confondere con l’informazione sertia, obiettiva e responsabile.
Noi abbiamo sempre pensato che questo tipo di classificazione sia una idiozia che corrisponde ad una forma di inquisizione che appartiene soltanto alla testa malata dei giornalisti di regime o a quelli dell’Udienza Nazionale, tuttavia i responsabili della “Rete Voltaire” hanno individuato questa come una forma ancora peggiore: si tratta coloro che stanno sospingendo verso la Santa Chiesa Mediatica, oltre a Google e Facebook, ci sono i responsabili della NATO a voler esercitare il controllo sul web(2).
Non possiamo fidarci di nessuno. Credevamo che Le Monde operasse per proprio conto, che fosse un giornale indipendente, ma risulta invece che non si limita soltanto ad operare per conto dei propri capi, quelli che hanno messo il denaro (i grandi monopoli ed il governo) ma che, inoltre, risulta che sia la stessa NATO che sta muovendo i fili.
L’obiettivo di Le Monde non è quindi quello di informare ma piuttosto quello di attuare una missione di tipo prebellico-militare, la stessa della NATO: combattere l’influenza della Russia. Già questo concetto lo dicevano spesso il senatore McCain e gli esponenti neocons : la Russia è colpevole! Prima, adesso e sempre!
Nota: In Italia ci stanno pensando la Boldrini e la senatrice Gambaro ad importare un sistema similare a quello del Decodex ma sarà anche qualche cosa di peggio poichè si ripromettono di passare da un disegno di legge per la repressione ed il controllo delle idee sul web e reprimere tutto ciò che sia difforme dal “Pensiero Unico”, ricorrendo al pretesto della “presunta diffusione dell’odio” o della diffusione di “notizie false esagerate e tendenziose”. Un progetto che in origine è stato previsto dal Parlamento Europeo e che si vuole attuare con il preciso obiettivo di annientare la libertà di opinione e la controinformazione libera rispetto al monopolio dei grandi media di proprietà dei gruppi dominanti.
Si comprende che dietro questo progetto esiste una centrale di potere esterna che dispone e programma il controllo dell’opinione pubblica, come di prammatica nei regimi totalitari, anche in quelli travestiti da “democrazie”.
Lo aveva da tempo preannunciato l’ex dissidente sovietico Vladimir Bukovskij: l’Unione Europea sempre più simile ad un mostro come era l’Urss, guidato da burocrati autoeletti e fondato sulle minacce finanziarie” . Bukovsky, in una conferenza nell’ottobre del 2000, riportata di recente su Italia Oggi, se n’era uscito con affermazioni che sembrarono allora esagerate, che forse lo sono, ma che – alla luce degli ultimi eventi – rischiano di essere semplicemente profetiche. “La UE, diceva Bukovskij, è come un nuovo mostro che risulta straordinariamente simile a quello che abbiamo appena seppellito»
ronin
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L’allarme di Brzezinski sul risveglio sociale
http://www.controinformazione.info/lallarme-di-brzezinski-sul-risveglio-sociale/
di Felica Capretta
La presa di consapevolezza collettiva e i social network sono una minaccia per lo sviluppo dell’agenda globale… Durante un recente discorso in Polonia, l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski e massimo guru del “Nuovo Ordine Mondiale” e della necessità di “drogare i popoli con il tittainment” (succhiare latte dalle mammelle), una versione moderna della massima imperiale romana “ludi et circenses” per soffocare le istanze dei popoli -ha avvertito i colleghi elitisti che un movimento mondiale di “resistenza” al “controllo esterno” guidata da “attivismo populista” sta minacciando di far deragliare la transizione verso un nuovo ordine mondiale.
Definendo l’idea che il 21 ° secolo è il secolo americano “una disillusione condivisa”, Brzezinski ha dichiarato che il dominio americano non è più possibile a causa dell’accelerazione del cambiamento sociale guidato da “comunicazioni di massa istantanee come la radio, la televisione e Internet”, che hanno stimolato un crescente “risveglio universale della coscienza politica di massa.”
L’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha aggiunto che questo “aumento in tutto il mondo dell’attivismo populista sta dimostrando ostile alla dominazione esterna del tipo che ha prevalso nell’età del colonialismo e dell’imperialismo.” Brzezinski ha concluso che “la resistenza populista persistente e fortemente motivata di coscienza politica e dei popoli risvegliati e storicamente avversi al controllo esterno ha dimostrato di essere sempre più difficile da eliminare.”
Anche se Brzezinski ha commentato in tono neutro, il contesto in cui ha parlato, unitamente alle sue precedenti dichiarazioni, indicherebbe che questa non è una celebrazione della “resistenza populista”, ma una perplessità per l’impatto che questo sta avendo sul tipo di “controllo esterno” che Brzezinski ha sostenuto più volte. Queste considerazioni sono state effettuate a un evento per il Forum europeo per le nuove idee (EFNI), un’organizzazione che sosterrebbe la trasformazione dell’Unione europea in un anti-democratico federale superstato, il tipo stesso di “controllo esterno” a cui messa in pericolo è stata sottolineata da Brzezinski durante il suo speech.
In questo ambito, bisogna comprendere che l’argomentazione di Brzezinski sulla “resistenza populista” di notevole ostacolo per l’imposizione di un nuovo ordine mondiale è da interpretare più come un avvertimento che come riconoscimento/celebrazione. Tieni anche in considerazione ciò che Brzezinski ha scritto nel suo libro Between Two Ages: il ruolo dell’America nell’era tecno-digitale, in cui ha sostenuto il controllo delle popolazioni da parte di una classe politica tramite la manipolazione digitale.
“L’era digitale comporta la comparsa graduale di una società più controllata. Una tale società sarebbe dominata da una élite, libera da valori tradizionali. Presto sarà possibile esercitare una sorveglianza quasi continua su tutti i cittadini e mantenere file completi ed aggiornati che contengono anche le informazioni più personali di ogni cittadino. Questi file potranno essere accessibili in realtime da parte delle autorità “, ha scritto Brzezinski. “Nella società digitale la tendenza sembra essere verso l’aggregazione dei supporti individuali di milioni di cittadini non coordinati, facilmente alla portata di personalità magnetiche ed attraenti che sfruttano le più recenti tecniche di comunicazione per manipolare le emozioni e controllare le decisioni”, ha scritto nello stesso libro. La preoccupazione improvvisa di Brzezinski per l’impatto di una popolazione politicamente risvegliata globale non è figlia dell’idea che Brzezinski si identifichi con la stessa causa. Brzezinski è il fondatore della potente Commissione Trilaterale, un luminare del Council on Foreign Relations ed un partecipante regolare del Bilderberg. Una volta è stato descritto dal presidente Barack Obama come “uno dei nostri pensatori più importanti”. Questa non è affatto la prima volta che Brzezinski ha lamentato la crescita di una opposizione populista alla dominazione da parte di una piccola elite.
Era stato nel corso di un meeting del CFR del 2010 che Brzezinski aveva avvertito i colleghi globalisti colleghi che un “risveglio politico globale”, in combinazione con lotte interne tra le élite, minacciava di far deragliare la transizione verso un governo mondiale. Nota caprina: e noi, allora, ne avevamo parlato. Perchè quando Brzezinki parla, è sempre opportuno ascoltare con attenzione.
ronin
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Fake news: ecco a voi la censura perfetta! Il Grande Fratello sferra l’ultimo attacco Marcello Pamio – 19 febbraio 2017
https://www.wallstreetcina.com/politica-societa/fake-news-ddl-al-senato-multe-fino-a-5mila-euro-solo-per-blog-e-forum-non-giornali/#comment-17389
ronin
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Il DDL sulle fake news mi piace un sacco! Volete scoprire perché?
http://www.studiolegalemarcomori.it/il-ddl-sulle-fake-news-mi-piace-un-sacco-volete-scoprire-perche/
Certe volte mi chiedo se non stiamo sopravvalutando il nostro nemico. Abbiamo a che fare con avversari (i poteri finanziari internazionali) davvero così forti? Oppure sono un branco di ragazzini viziati, con più soldi che cervello, liquidabili con un banale termine? Bimbiminkia, di Poviana (splendida) menzione canora…
Il DDL sulle fake news mi fa ridere da ore. Una serie di norme imbarazzanti sotto il profilo penale. Impossibile determinarne l’elemento psicologico sufficiente alla consumazione dei reati, prive di ogni tassatività, per non parlare del fatto che risultano un filino incostituzionali, ma appena un filino… Sapete c’è quella cosa che si chiama libertà di espressione, quella che ci consente di dire una nostra opinione su qualsiasi argomento, in privato e in pubblico.
Ma ora non mi interessa esaminare gli aspetti giuridici troppo a fondo. Per quelli magari vi rimando ad una conferenza più seria, eventualmente in Senato. Mi interessa invece esaminare le conseguenze della sua entrata in vigore, perché davvero mi aspetto una sorta di film comico permanente.
Una delle nuove fattispecie penali previste nello specifico dal DDL (art. 265 bis c.p.) ad esempio punirà chiunque comunichi o diffonda notizie false, esagerate o tendenziose pronunciate con qualsiasi mezzo (dunque non solo in rete).
…
Leggendo bene la norma sono dunque arrivato alla conclusione che mi piace moltissimo! Ma davvero moltissimo!
Dagli amici ai politici, per passare ai nemici, vi avviso tutti: dal secondo dopo l’entrata in vigore chiunque dirà che non si deve uscire dall’euro, che l’UE è bella, che il liberismo ha portato ricchezza, che c’é il debito pubblico, che abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità o solo che Renzi, Padoan e Boldrini sono tipi svegli… bé… sarà denunciato penalmente da me!
Nemmeno il meno dotato cerebralmente avrebbe potuto, anche solo ipotizzare, una simile patacca…
Ma se entrerà in vigore, passeremo mesi di assoluto divertimento. Almeno fino a quando la Corte Costituzionale deciderà per l’incostituzionalità della norma. Anche se questa volta probabilmente si andrà oltre. La Corte potrebbe essere costretta a spingersi fino a sollevare l’eccezione d’incapacità d’intendere e volere dell’attuale maggioranza, disponendo un tso obbligatorio ed urgentissimo per loro.
Ma davvero noi non siamo riusciti ancora a levarci di torno gente così? Forse non siamo così bravi…
A ragionarci bene… ne usciamo ridimensionati!
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Avv. Marco Mori – Riscossa Italia, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs
nerio
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nerio
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