La concomitanza con il primo voto del gentil sesso non fu casuale: nell’Italia post fascismo i soldi erano pochi per comprare fiori, così si optò per il fiore che a marzo si trovava ovunque.
La mimosa, fiore simbolo dell’8 marzo, compie 70 anni. Un anniversario che cade, non a caso, nello stesso anno del voto alle donne in Italia. Nel nostro Paese la prima celebrazione della Giornata internazionale della donna avvenne nel 1922, ma presto fu soppressa dal fascismo. Poi la ripresa della festa, dopo gli anni della guerra, sul nostro territorio. Così il fiore divenne presto tradizione.
“La scelta della mimosa – racconta Vittoria Tola, presidente dell’Udi (Unione donne in Italia) – è attribuita a Teresa Mattei (nella foto, a sinistra) e a Marisa Rodano. Con il primo 8 marzo dopo la guerra e il fascismo, e il voto solo due giorni dopo, il 10 marzo, a cui hanno partecipato per la prima volta anche le donne, l’Udi voleva regalare insieme ai volantini anche un fiore, così come avveniva in Francia con le violette. Ma i soldi per comprare e regalare fiori non ce n’erano. Roma però nei primi giorni di marzo era tappezzata di mimose, un fiore che cresce spontaneamente. Da qui probabilmente l’idea della mimosa, caratteristica di questo periodo dell’anno. Scelta quindi magari per il suo costo contenuto o forse perché era il fiore che una di quelle donne intravvedeva dalla sua finestra?”.
Così da allora, ed ancora oggi, questo fiore dal colore brillante, che ispira gioia ed allegria, richiama al forte significato di questa Giornata.
La mimosa si regala alle donne. E lo fanno gli uomini sempre più spesso verso le loro compagne, compiendo magari un gesto più legato a festeggiamenti – come lo sono diventate negli anni le cene al ristorante, le uscite fra donne per questa giornata – che non nel significato originario della rivendicazione del ruolo delle donne nella società.
Anche il voto alle donne compie quest’anno 70 anni. Il 10 marzo 1946 le donne italiane entrarono per la prima volta nelle cabine elettorali e dare il loro voto alle elezioni amministrative. Un diritto che ormai era acquisito in gran parte del mondo. Una battaglia cominciata un secolo prima e della quale – ricorda ancora Tola – nella fase finale, l’Udi nata da qualche mese ne fa il suo primo impegno politico.
L’8 marzo 1946 è anche la data che rida’ impulso in Italia a livello diffuso della Giornata internazionale della donna. Nel nostro paese la prima celebrazione di questa giornata avviene nel 1922, presto soppressa dal fascismo. Durante la guerra in alcune realtà locali le donne italiane provano a celebrare la ricorrenza ma è con la Liberazione e in concomitanza con il primo voto rosa che le donne dell’Udi nel 1946 si riorganizzano sull’intero territorio nazionale e ridanno vita alla Giornata internazionale della donna. Ed appare la mimosa.
Fonte: TgCom24