I dati di Assogestione rilevano a novembre un calo rispetto al 2014 (5 miliardi) che non impedisce però di stabilire un nuovo primato nell’anno in corso. Boom anche per il patrimonio: 1835,2 miliardi.
La raccolta netta del risparmio gestito a novembre cala a 4,1 miliardi di euro da 5 miliardi a ottobre (e dopo 8,7 miliardi a settembre), ma, nonostante la nuova frenata mensile, la performance del 2015 supera gia’ quella del 2014. Come emerge dalla mappa del settore diffusa da Assogestioni, il saldo netto di raccolta dei primi undici mesi dell’anno del risparmio gestito raggiunge il nuovo massimo di 130 miliardi contro i 128,7 miliardi dell’intero 2014. Anche il patrimonio si issa a un nuovo record, salendo a 1835,2 miliardi dai 1.816 miliardi di ottobre. Novembre vede una risalita delle gestioni collettive, con una raccolta netta di +3,3 miliardi da +2,84 miliardi nel mese precedente. I flussi netti delle gestioni di portafoglio sono invece scesi a +791 milioni da +2,17 miliardi, suddivisi tra i +386 milioni del retail (da -22 milioni) e i +406 milioni degli istituzionali, in netto arretramento da +2,19 miliardi a ottobre.
In questo comparto incide, in particolare, il saldo negativo per oltre 2 miliardi di Fondaco sgr, riveniente – a quanto apprende Radiocor – a modifiche nel meccanismo di calcolo delle masse gestite e non a un reale deflusso. Tra i fondi, continuano a brillare i flessibili (+2,32 miliardi dopo +2,77 miliardi in ottobre), che staccano gli azionari (+996 milioni dopo +1,6 miliardi) e i bilanciati (+448 milioni, in crescita da +269 milioni). Continua, per contro, la ritirata dagli obbligazionari con un saldo di -965 milioni da -1,28 miliardi. Resta il segno negativo per gli hedge (-65 milioni dopo -45 milioni). Torna, invece, l’interesse per i fondi monetari che chiudono novembre a +544 milioni dopo -405 milioni a ottobre. Quanto a nazionalita’, dopo il testa a testa di ottobre, i fondi di diritto estero hanno decisamente la meglio, con una raccolta netta di +2,4 miliardi (da +1,44 miliardi), sui fondi di diritto italiano (+873 milioni dopo +1,43 miliardi).
Passando alla performance dei primi undici mesi dell’anno, dalla mappa di Assogestioni emerge che i fondi flessibili hanno totalizzato una raccolta netta che sfiora +50 miliardi, posizionandosi a 49,8 miliardi. Seguono gli obbligazionari che si fermano a +14,4 miliardi, davanti ai bilanciati (+12 miliardi) e agli azionari (+8,9 miliardi). In negativo i flussi sugli hedge (-597 milioni). I monetari sugli 11 mesi totalizzano +6,72 miliardi. Per i fondi esteri il saldo gennaio-novembre e’ di +65,5 miliardi, mentre per gli italiani e’ di +25,8 miliardi. A livello di patrimonio gestito, a novembre le gestioni collettive hanno raggiunto un totale di 899,7 miliardi (pari al 49% del totale), mentre le gestioni di portafoglio sommano 935,5 miliardi, per 809 miliardi appannaggio dei portafogli istituzionali. Tra i fondi, gli obbligazionari restano al primo posto con 351,5 miliardi di patrimonio gestito (41,3% del totale in calo dal 41,7% di ottobre). I flessibili salgono a 204,4 miliardi (24% del totale dal 23,8%), davanti agli azionari (187,6 miliardi, 22% dal 21,8%). Il patrimonio dei fondi monetari ammonta a 34,9 miliardi. Le masse gestite dai fondi esteri, infine, totalizzano 614 miliardi (da 607 miliardi a ottobre) e quelle dei fondi di diritto italiano sono pari a 238 miliardi (da 235 miliardi).
Andando al dettaglio dei gestori nella mappa mensile di Assogestioni, il gruppo Generali a novembre segna una raccolta netta di +1,26 miliardi di euro, suddivisa tra +568 milioni dei fondi aperti, +10,4 milioni delle gestioni di portafoglio retail e +685,6 milioni delle gestioni istituzionali. Il patrimonio gestito dal Leone e’ di 444,5 miliardi (24,9% del totale). Il gruppo Intesa Sanpaolo mette a segno nel mese +1,37 miliardi, a cui hanno contribuito Eurizon Capital per +1,31 miliardi (fondi aperti +1,38 miliardi, gestioni portafoglio retail -263 milioni e istituzionali +193 milioni) e Fideuram con +58,5 milioni (fondi -208 mln, portafogli retail +329 mln e istituzionali -62 mln). Le masse gestite da Intesa Sanpaolo totalizzano a fine novembre 353 miliardi. Pioneer (gruppo Unicredit) sfiora una raccolta netta di 800 milioni, sulla spinta dei fondi aperti (+833 milioni) e delle gestioni di portafoglio istituzionali (+7 milioni), cui fanno da contraltare i deflussi dalle gestioni retail (-40 mln). Il numero quattro del settore, Anima Holding, chiude novembre con un saldo netto di raccolta di +530,4 milioni e un patrimonio gestito di 66,8 miliardi. Le Poste (quinto gestore italiano) registrano +510 milioni nel mese, con masse gestite per 66,6 miliardi. Tra gli altri maggiori player, Allianz segna +172 milioni, Ubi Banca +134 milioni e Mediolanum +17 milioni. In evidenza le performance di Amundi con +456 milioni, Azimut con +265 milioni, il gruppo Bnp Paribas con +390 milioni, Invesco con +254 milioni, JpMorgan Am con +224 milioni, Axa con +211 milioni e Credito Emiliano con +188 milioni. Prevalenza di deflussi per il gruppo Banco Popolare (-150 milioni), Franklin Templeton (-391 mln) e M&G Investments (-354 milioni). Su questo fronte spicca, per altro, Fondaco con -2,1 miliardi, derivanti essenzialmente da un segno negativo nelle gestioni di portafoglio istituzionali per 2,07 miliardi, legato alle diverse modalita’ di contabilizzazione delle masse gestite per conto della Compagnia San Paolo. (Radiocor)