L’idea di un referendum su stare o no nell’Unione Europea piace alla maggioranza dei cugini d’oltralpe. Il meccanismo innescato dalla Gran Bretagna potrebbe avere un effetto domino.
Un’indagine condotta dall’Università di Edimburgo e pubblicata il 10 marzo ha esaminato l’atteggiamento dell’opinione pubblica di fronte al referendum sull’adesione all’Ue che si terrà in Gran Bretagna in un gruppo di Paesi: Germania, Francia, Polonia, Spagna, Irlanda e Svezia.
Nel campione composto da oltre 8 mila soggetti detentori di diritto di voto, i francesi sono stati gli unici a affermare in maggioranza (53%) che avrebbero appoggiato l’idea di un referendum simile nel proprio Paese. E per quanto riguarda Svezia, Germania e Spagna sono stati registrati più intervistati a favore di una consultazione del genere che contrari. Dopo i francesi, gli svedesi (49%) sembrano quelli maggiormente tentati dalla convocazione di un referendum sull’Ue, seguiti dagli spagnoli (47%) e dai tedeschi (45%). Invece, polacchi (39%) e irlandesi (38%) sono risultati essere i meno favorevoli.
Questi sono alcuni dei risultati più sorprendenti dello studio condotto dall’Università di Edimburgo, che ha cercato di fare luce sulla posizione dell’opinione pubblica in altri Stati membri dell’Unione circa il referendum inglese e le sue potenziali conseguenze per l’Unione europea in generale.
Dalle colonne del quotidiano francese Le Monde, Anand Menon, professore di politica europea presso il King’s College di Londra, commenta: “Il referendum britannico è un laboratorio per altri in Europa”. Poi il direttore di “Uk in a changing Europe”, un network di studiosi specializzati in relazioni Regno Unito – Unione europea conclude: “Tale banalizzazione potrebbe produrre effetti devastanti”.
Tuttavia, se si convocasse un referendum nei sei Paesi oggetto di indagine pare che il risultato sarebbe una seria conferma dell’adesione comunitaria di Germania, Polonia, Spagna e Irlanda. E, anche tra i francesi, la proporzione di coloro che si sono detti pronti a votare per un’uscita appare bassa, con solo il 33% schierato a sostegno di una “Frexit”. Al contrario, il 45% si pronuncerebbe per restare, mentre gli indecisi sono il 22%. In Svezia e Germania, rispettivamente il 37% e il 27% opterebbe per l’uscita.
“Si tratta di una questione complessa e non bisognerebbe partire dal presupposto che percentuali più elevate di soggetti a favore di una consultazione equivalga a un’opinione pubblica maggiormente euroscettica”, stemperano gli stessi autori della ricerca, rimarcando che se si tenesse un referendum in Francia, il fronte per il mantenimento dello status quo vincerebbe con una chiara maggioranza.
Sia in Francia che in Svezia, i più pensano che l’economia britannica andrebbe meglio al di fuori dell’Unione anche se la risposta più comune rilevata per entrambi i Paesi è stata che la Brexit non farebbe alcuna differenza. E, sebbene gli intervistati di tutti i Paesi si siano mostrati in linea di massima favorevoli al mantenimento della membership per la Gran Bretagna, i vicini d’Oltralpe sono stati i più favorevoli all’opzione Brexit, manifestando un ampio rifiuto del trattamento speciale riservato alla Gran Bretagna. L’81% degli spagnoli è pro continuazione dell’adesione della Gran Bretagna, mentre il Paese più indifferente è stato la Francia con un sostegno del 56%.
Fonte: EurActiv.com – traduzione di Giorgia Crespi
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da MilanoFinanza