“A causa delle sanzioni alla Russia, sono attualmente congelati 32 miliardi di euro per le imprese italiane”; è la spaventosa cifra che emerge dal V Forum Eurasiatico che si sta svolgendo a Verona.
A denunciare l’incredibile danno che si sta producendo all’economia italiana, è Antonio Fallico presidente di Banca Intesa Russia e di Conoscere Eurasia il think tank che ha promosso l’evento insieme alla Fondazione Rosscongress.
Davanti ad una platea di oltre 600 aziende provenienti da 10 paesi, si sono alternate personalità politiche e manager a rappresentare oltre il 90% dell’interscambio complessivo con Mosca.
L’obiettivo è fotografare lo stato dei rapporti tra l’Italia e i paesi dell’Unione Economica Eurasiatica (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan).
Quei 32 miliardi rappresentano contratti già firmati da partner russi ed eurasiatici che il governo italiano tiene bloccati. La nuova Guerra Fredda che l’Occidente sta scatenando con la Russia produce una quantità di effetti ancora non del tutto quantificabili in termini economici; eppure, ha continuato Fallico, “nonostante la congiuntura geopolitica, l’area eurasiatica è più strategica che mai per l’industria e le Pmi italiane”.
D’altro canto i segnali macroeconomici sono diversificati: se si allarga lo sguardo ai rapporti Eurasia-Ue, il “buco commerciale” è impressionante: -50% dal 2013, a fronte di un costante aumento degli scambi tra Mosca e Pechino saliti di quasi il 10%.
Se si focalizza il problema sull’Italia, secondo uno studio Banca Intesa/Conoscere Eurasia presentato al Forum, nel 2016 le esportazioni italiane verso la Russia hanno continuato a calare anche se in maniera meno vertiginosa rispetto al passato.
Più in generale, i flussi commerciali italiani con l’Eurasia rappresentano il 3,2% (erano il 4,1% nel 2014); eccezion fatta verso il Kazakistan, l’export italiano registra dovunque un segno negativo.
Eppure Italia e Russia sono paesi “economicamente complementari”. Per la natura dei propri modelli produttivi, le due economie si integrano perfettamente. La Russia è il principale fornitore al mondo di energia (il secondo per petrolio ed il primo per gas). L’Italia, carente nelle materie prime, ha un ampio e diversificato settore manifatturiero, agroalimentare e industriale (meccanica ed alta tecnologia).La Russia sta investendo intensamente sull’innovazione (negli ultimi 10 anni sono sorti oltre 120 parchi tecnologici e industriali) e questo è un elemento di forte attrazione per le imprese italiane.
Insomma, quello che emerge dal Forum di Verona è che l’Eurasia non è un’invenzione intellettuale di qualche giocatore di Risiko, ma un vero e proprio spazio di scambio economico e commerciale, naturale sbocco di popoli e nazioni legate da profonde radici culturali; nazioni che dovrebbero impegnarsi a collaborare e non a farsi coinvolgere in guerre (per ora) economiche volute da altri.
di Giampaolo Rossi
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da Il Giornale, che ringraziamo
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Le conclusioni Ue sulla Siria dove si parla di “tutte le opzioni aperte” senza menzionare le sanzioni come inizialmente previsto sono solo “il minimo che siamo riusciti a concordare”, ma “io avrei accolto con favore il testo che c’era invece nella bozza originaria”. Così la cancelliera tedesca Angela Merkel, rifiutandosi di “entrare nel dettaglio delle conclusioni a porte chiuse” sulla Russia e la Siria tra i 28. In ogni caso “resteremo in stretto contatto nei prossimi giorni per armonizzare la nostra posizione” a seconda di quali saranno gli sviluppi sul terreno ad Aleppo. (Ansa)
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“La posizione italiana presa ieri a Bruxelles segue una linea non contraddittoria e riflette l’opinione degli italiani, dell’establishment politico e soprattutto della comunità d’affari del Paese. Questa volta nell’Ue ha prevalso il buon senso, spero”. Lo ha detto, oggi al 5° Forum Eurasiatico di Verona l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. “Sono ottimista sul recupero dei rapporti – ha aggiunto – le crisi vanno e vengono ma gli interessi nazionali rimangono e in questo periodo difficile nessuno degli imprenditori italiani con sedi in Russia ha lasciato il nostro Paese e non intendono rinunciare alle posizioni conquistate sul mercato con anni di duro lavoro”.
“Il miglior rapporto tra l’Europa e l’Asia passa necessariamente attraverso la Russia, per la sua funzione geopolitica ed economica nello scacchiere globale. Per questo raccogliamo la proposta del presidente Romano Prodi e annunciamo la volontà di organizzare per il prossimo forum Eurasiatico anche una sessione tra i membri delle Commissioni Ue ed Eurasiatica”. Lo ha detto, in chiusura del 5° Forum Eurasiatico di Verona il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca intesa Russia, Antonio Fallico. Il forum, che si è chiuso con circa 600 imprese partecipanti e oltre 60 relatori, dà appuntamento alla prossima edizione, il 19 e 20 ottobre 2017.
51nanazzo
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carla
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robyuankenobi
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Mulder
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Evviva Renzi..No?? Il patacca di Rignano e’ corso da Obama a proporre i suoi servigi, portandosi appresso un giullare benigno, per porre gli elogi al Presidente , che prima di uscire potrebbe dargli un aiutino…una buona parola in favore del si…!!
In cambio vuole rassicurare che aumentera’ le sanzioni ai Russi, e dara’ appoggio incondizionato del governo Italiano al TTIP ( letale per agricoltura, economia e salute), dimostrando con i nostri militari al fronte russo, che siamo schierati a 360 gradi, per gli interessi dell’Empire..!! Le aziende Italiane, si arrangino..!!chejefrega!
Col suo inglese alla Mericoni, che il grande Sordi impersonava, col suo americanismo sventolato per sottomissione, Renzi ha forse l’ultima occasione della sua vita per essere ricevuto dal Presidente degli S.U., come pure di restare in carica…
Chi dice ..tanto il prossimo sarebbe peggio.. si sbaglia. Nessuno ha mai fatto peggio di lui, avendo invece le condizioni per poter migliorare il paese. I danni , ingenti, arriveranno nei prossimi anni, per questo non interessa alle cicale italiche…
peter pan
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Et voila!!!!! Volevo proporre un’altra posa a 90 gradi ma non è il caso….