Secondo un’inchiesta del New York Times, mentre era alla guida del Dipartimento di Stato, l’ex First Lady potrebbe aver favorito l’acquisizione da parte dell’agenzia atomica russa (Rosatom) della canadese Uranium One, la società che controllava – e controlla tutt’oggi – un quinto della produzione Usa di uranio. Avrebbe dato l’ok del Dipartimento di Stato in cambio di donazioni alla fondazione del marito, l’ex presidente Usa Bill Clinton. La grana è l’ennesima, per l’unica candidata democratica alle presidenziali del 2016, la corsa alla Casa Bianca è piena di ostacoli fin dall’inzio per Hillary Clinton.
Non meno pesante la valutazione del Washington Post: ‘Ombre su corsa Hillary da discorsi milionari Bill’
L’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ha ricevuto almeno 26 milioni di dollari per discorsi e interventi, da societa’ e organizzazioni che figurano anche tra i donatori per la Fondazione di famiglia. E la somma corrisponde a circa un quarto delle entrate complessive di Bill Clinton. Lo scrive il Washington Post sulla base dell’analisi di dati relative alla stessa Fondazione, sottolineando come l’attivita’ benefica di quest’ultima sia strettamente collegata ai guadagni dei Clinton. E’ un nuovo ‘attacco’ alle attivita’ della ex ‘prima famiglia’ da quando Hillary Clinton ha annunciato la sua candidatura per la nomination democratica nella corsa per la Casa Bianca e rischia di gettare ancora una volta un’ombra sulla corsa della ex first lady. Queste ultime informazioni possono infatti costituire ‘materiale prezioso’ per gli oppositori di Hillary in tema di potenziale conflitto di interessi: Hillary ha cominciato a ‘lavorare’ per la Fondazione con discorsi retribuiti dopo solo la fine del suo mandato da segretario di Stato nel 2013, ma e’ indubbio che dalle entrate del marito abbiano beneficiate entrambi.