Il portale tedesco, numero uno in Europa nell’abbigliamento venduto su internet, ha deciso di espandersi oltre confine.
L’ipotesi è che sia ancora Piacenza. Ormai vero e proprio centro logistico, da dove Amazon ad esempio raccoglie e smista su tutto il territorio i prodotti acquistati online. Presto per dirlo. Certo è che anche Zalando arriverà nel nostro Paese. Primavera 2016. Circa un centinaio le assunzioni, appaltate però esternamente ad un fornitore ancora top secret. Il portale tedesco, numero uno in Europa nell’abbigliamento, ha deciso di espandersi oltre confine. Da Berlino, quartier generale di Zalando, fanno sapere che è partita la campagna italiana, mercato ritenuto interessante vista la crescita degli acquisti su Internet anno su anno. Giuseppe Tamola, country manager appena trentenne, è arrivato in Germania trascinato da un amico e ora progetta i piani del gruppo per Italia e Spagna. Il magazzino dovrebbe raggiungere diecimila metri quadri, emulando le dimensioni di Amazon che a Castel San Giovanni, nel piacentino, in tre anni ha creato uno dei più grandi hub logistici di Europa del colosso guidato da Jeff Bezos. La sensazione è che siamo di fronte ad una rivoluzione per ciò che riguarda il mondo delle spedizioni. Internet sta disintermediando anche i tradizionali canali fisici della distribuzione di abbigliamento e moda. E assumono sempre maggiore forza i portali aggregatori come Zalando, che mettono insieme centinaia di migliaia di articoli acquistabili con pochi clic nelle nostre case in pochi giorni lavorativi. Peccato però che i contratti nel settore della logistica siano spesso orientati alla stagionalità e spesso si tramutino in rapporti di servizio in cui i facchini vengono spesso assunti con la partita Iva pur svolgendo mansioni da dipendente a basso valore aggiunto. Vedremo quale sarà la politica di Zalando, certo Amazon qualche interrogativo l’ha posto in un comparto in cui la penetrazione sindacale è carente e il lavoro è spesso appannaggio di forza lavoro immigrata con basso o nullo potere contrattuale.