Il “pig-gate” travolge Cameron

Il primo ministro britannico finisce nell’occhio del ciclone dopo la pubblicazione di una biografia non autorizzata i cui si raccontano suoi aneddoti bizzarri sulla sua vita universitaria, Domenica 20 …

Il primo ministro britannico finisce nell’occhio del ciclone dopo la pubblicazione di una biografia non autorizzata i cui si raccontano suoi aneddoti bizzarri sulla sua vita universitaria,

Domenica 20 settembre il Daily Mail – uno dei più famosi giornali scandalistici britannici, solitamente poco affidabile e pieno di pettegolezzi – ha pubblicato un primo estratto di Call me Dave, una biografia non autorizzata del primo ministro britannico David Cameron che uscirà in libreria il mese prossimo. Oggi le notizie su questa biografia sono tracimate anche sui giornali più seri e affidabili come il Guardian, che gli ha dedicato un liveblog: e questo perché è stata scritta da Lord Michael Ashcroft, un ricchissimo uomo d’affari ed ex alleato di Cameron che ha largamente finanziato la campagna elettorale dei Conservatori del 2010, che portò alla vittoria di Cameron. Ashcroft ha scritto il libro insieme a Isabel Oakeshott, ex giornalista politica del Sunday Times.

In questo primo estratto diffuso alla stampa, Ashcroft racconta che Cameron ha fumato marijuana all’università, ha fatto girare cocaina nella sua casa di Londra e ha partecipato a una cerimonia di iniziazione piuttosto oscena quando andava all’università di Oxford: avrebbe infatti infilato «una parte privata del suo corpo» nella testa morta di un maiale. La storia della testa del maiale è quella che sta circolando di più sui giornali e sui social network, motivo per cui l’intera storia è stata soprannominata “PigGate”. James Delingpole, amico di Cameron ai tempi dell’università e ora giornalista conservatore, ha raccontato ad Ashcroft che lui, Cameron e James Fergusson, diventato poi scrittore, si ritrovavano nella sua stanza «e insieme ascoltavamo dischi dei Supertramp… La mia stanza era all’ultimo piano, ci sedevamo a terra e fumavamo erba». Un ospite di Cameron ha invece raccontato di aver visto girare cocaina a una cena nella casa londinese del primo ministro.

L’accusa di aver avuto un “rapporto sessuale” con la testa di un maiale viene da una persona che frequentò Oxford ai tempi di Cameron: raccontò che Cameron faceva parte della Piers Gaveston Society, una confraternita elitaria di Oxford (sono ammessi solo 12 membri) spesso accusata di consumare droghe e fare riti bizzarri. La persona che ha accusato Cameron non ha assistito personalmente alla scena ma dice di averne visto una fotografia. La persona che sarebbe in possesso della foto è stata contattata da Ashcroft, ma non ha voluto fornirla né fare commenti. Il racconto ha suscitato molte battute in giro e sui social network tra cui quella di Charlie Brooker, ideatore e co-sceneggiatore della serie tv Black Mirror, in cui si parla della possibilità che un primo ministro britannico possa o debba far sesso con un maiale.

Il fondatore della Piers Gaveston Society ha commentato che la storia «è un pettegolezzo malevolo».

Ashcroft sostiene anche che Cameron abbia fatto parte di un altro club elitario di Oxford, con membri particolarmente facoltosi, protagonista di banchetti, rituali bizzarri e atti di vandalismo. Probabilmente l’accusa più rilevante del libro, per quanto meno pittoresca, ruota attorno allo stesso Ashcroft: nel marzo del 2010 venne fuori che Ashcroft – che ha la doppia cittadinanza, britannica e del Belize – beneficiava del cosiddetto status di no-dorm, che è garantito ai residenti in Regno Unito che mantengono la residenza fuori dal paese, e che consente loro di non pagare le tasse sui guadagni avvenuti all’estero. Cameron disse all’epoca di essere stato a conoscenza della cosa da solo un mese, mentre Ashcroft dice che lo sapeva da almeno un anno.

Cameron ha rifiutato di commentare le accuse di Ashcroft, mentre un suo portavoce ha detto che è una semplice vendetta. Ashcroft stesso ha raccontato di essere stato molto deluso di non aver ricevuto un ruolo importante nel governo dopo aver contribuito alla vittoria dei Conservatori con le sue numerose donazioni.

Cameron è stato più volte accusato di aver fatto uso di droghe; a 15 anni venne scoperto a fumare marijuana e per questo multato dal college di Eton. Quando nel 2005 gli venne chiesto se aveva assunto droghe all’università, rispose di aver avuto «una normale esperienza universitaria»; non ha mai negato esplicitamente di aver consumato cocaina, ma ha giurato di non averlo fatto da quando è stato eletto al Parlamento, nel 2001.

Commentatori e analisti politici concordano sul fatto che le accuse di Ashcroft non avranno molte conseguenze: non sono molto solide e arrivano in un momento politicamente irrilevante, dopo che Cameron ha stravinto le elezioni. Roy Greenslade, commentatore del Guardian, ha detto per esempio che «è improbabile che causino più di una increspatura».

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Il Post.it

Tag

Partecipa alla discussione