C’è un grafico pubblicato da Pricewaterhouse Coopers, che sta facendo il giro delle banche. E che fa tornare in mente gli incubi di 15 anni fa…
Per chi ha vissuto il periodo della bolla Internet, il grafico sotto potrebbe far tornare alla memoria vecchi incubi. Secondo recenti rilevazioni della Pricewaterhouse Coopers, nel secondo trimestre del 2015 l’ammontare totale degli investimenti e accordi nel settore software avrebbe superato quota 7 miliardi di dollari, ovvero il picco toccato quindici anni fa. Livello oltre il quale si verificò lo scoppio della bolla con la successiva recessione.
Prima di andare nel panico, gli analisti del sito americano Business Insider, fanno tuttavia notare che i dati di Pricewaterhouse includono solo il settore software. Negli altri principali segmenti tecnologici, i dati sono inferori rispetto al 2000. Non è inoltre chiaro se i numeri di PwC sono o meno stati adeguati al tasso d’inflazione.
In caso negativo, il picco di corrente sarebbe inferiore al picco precedente. E ancora: il numero di accordi conclusi è inferiore rispetto al picco del 2000. Ci sono state 491 intese nel secondo trimestre 2015 a fronte delle 601 del medesimo periodo del 2000.
Infine, aspetto non meno importante. L’industria hi-tech oggi si presenta in modo del tutto diverso rispetto a come era nel 2000. Allora, le società si affacciavano per la prima volta sul mercato e non avevano reddito, oggi la maggior parte delle società hi-tech ha un giro d’affari e un modello di reddito che può essere cambiato in qualsiasi momento.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Business Insider