Alla progettazione e realizzazione dell’E-Elt (European Extremely Large Telescope) in Cile, sul Cerro Amazones, partecipano il Gruppo Astaldi e Cimolai, con Eie Group.
L’E-Elt (European Extremely Large Telescope), il più grande telescopio ottico al mondo, che presto inizierà ad essere costruito in Cile, sul Cerro Amazones, nella parte centrale del deserto di Atacama a 3mila metri di altezza, e che avrà un diametro dello specchio record, pari a 39,3 metri, parlerà anche italiano.
Difatti il Consorzio ACe, partecipato dal Gruppo Astaldi e Cimolai, con Eie Group, è stato winning bidder nel processo di aggiudicazione del contratto per la progettazione e la realizzazione del dome (cupola) e della main structure di questa gigantesca opera.
Il comitato finanziario interno ha infatti autorizzato l’Eso (European Southern Observatory) ad avviare con il Consorzio Ace la fase di contrattazione finale, con l’obiettivo di firmare il contratto definitivo in tempi brevi: a maggio di quest’anno. Dopo la firma, saranno comunicati tutti i dettagli dell’operazione.
Quando sarà ultimato (l’E-Elt diventerà operativo all’inizio della prossima decade) questo gigantesco telescopio batterà tutti i primati rispetto ai suoi fratelli già funzionanti in giro per il mondo. Lo specchio dal 39,3 metri di diametro infatti consentirà una capacità di definizione di 100 milioni superiore rispetto a quella dell’occhio umano e portà raccogliere più luce di tutti i maggiori telescopi oggi esistenti sul pianeta, che hanno specchi primari del diametro di 8-10 metri.
di Franco Sarcina
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da Il Sole 24 Ore