Calo sostanzioso dei contratti all’inizio del 2016, soprattutto a tempo indeterminato. Come previsto da moltissimi analisti, il Jobs Act è imploso e l’effetto sgravi-incentivi è svanito nel giro di pochi mesi.
Rallenta vistosamente il flusso delle assunzioni a gennaio 2016. Sono risultate 407.000, con un calo di 120.000 unità (-23%) sul gennaio 2015 e 94.000 unità (-18%) sul gennaio 2014, rileva l’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Il rallentamento ha coinvolto soprattutto i contratti a tempo indeterminato (-70.000, pari a -39%, sul gennaio 2015 e -50.000, pari a -32%, sul gennaio 2014).
C’è stata anche una diminuzione, anche se meno sensibile, dei contratti a tempo determinato (-15% sul gennaio 2015 e -14% sul gennaio 2014). Praticamente stabili le assunzioni con contratto di apprendistato. Anche per le cessazioni si registra una contrazione (-19% sul gennaio 2015 e -17% sul gennaio 2014) che, come per le assunzioni, risulta più consistente per i contratti a tempo indeterminato (-14% sul gennaio 2015 e -17% sul gennaio 2014). Il flusso di trasformazioni a tempo indeterminato è risultato in modesta contrazione sia per i contratti a tempo determinato (-5% sul gennaio 2015) sia per quelli di apprendistato (-2% sul gennaio 2015).