Gentile Ministra Boschi,
Come Lei, anche noi siamo sensibili alle questioni di genere e preoccupate per il prevalere di una cultura misogina largamente diffusa ad ogni livello della nostra società. Sappiamo quanto è difficile dover combattere quotidianamente contro l’esclusione delle donne dagli incarichi di maggiore responsabilità, contro la reiterazione di atteggiamenti che oscillano tra l’aggressività e il paternalismo, contro un ab-uso del corpo femminile degradante e reificante.
Tuttavia ci preme rassicurarLa su un punto da Lei sollevato pochi giorni or sono: l’assenza delle donne all’interno dei Comitati per il No alla riforma costituzionale che porta la sua firma. Siamo liete di comunicarLe che la Sua preoccupazione, in questo caso, è infondata.
Non solo figure femminili di rilievo come Maria Luisa Boccia, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Ida Dominjianni, Silvia Niccolai e Nadia Urbinati in più occasioni hanno sostenuto pubblicamente le ragioni del No, non solo la vicepresidente del Comitato nazionale per il No, Anna Falcone, è una donna, ma sono migliaia le donne impegnate sui territori e per le strade nelle iniziative per il No alla riforma costituzionale.
Sono precarie, attiviste, cittadine, donne a cui troppo spesso il mondo dell’informazione non da’ voce. Donne di ogni età e classe sociale, tutte in prima linea nella battaglia referendaria affinché il prossimo 4 dicembre il No prevalga, salvando il Paese da un’ulteriore spinta verso una deriva culturale che sta precipitando tutte e tutti, donne e uomini, in una miope visione della società basata su un’efficienza meccanica e non sul coltivare sapientemente l’arte della relazione, del dialogo, del fertile confronto.
In una parola, l’arte della politica, e della politica basata sulla conoscenza, sulle idee piuttosto che sulle opinioni, sulla profondità dei pensieri piuttosto che sulla superficialità degli slogan.
Da donne, cioè da soggetti politici provenienti da una lunga storia di lotta per il riconoscimento, ci auguriamo che la politica diventi interesse sempre più diffuso nella nostra società e che gli strumenti e le tecniche che la nostra civiltà continua incessantemente ad affinare siano finalizzati a creare le condizioni perché la partecipazione democratica possa aumentare.
Ci auguriamo, infatti, che quella che si suole chiamare la “distanza tra governanti e governati” diminuisca progressivamente, realizzando l’ambizioso progetto dei Costituenti: “il perfezionamento integrale della persona umana, in armonia con le esigenze della solidarietà sociale e in modo da favorire lo sviluppo del regime democratico mediante la sempre più attiva e concreta partecipazione di tutti alla cosa pubblica”.
Noi non crediamo che la riforma da Lei proposta vada in questa direzione. Anzi, riteniamo che la proposta di una semplificazione verticale del comando (apparentemente rassicurante ma fallimentare perché destinata a produrre distanza e ripulsa) riduca la dinamica democratico-partecipativa che ha reso possibile, tra le altre cose, proprio il percorso di emancipazione femminile.
Anche nel Suo interesse, quindi, ci auguriamo che il 4 dicembre di fronte al bivio del referendum costituzionale il Paese scelga la strada di una democrazia inclusiva rappresentata dalla vittoria del No.
Una vittoria che non consideriamo un punto d’arrivo, ma che dovrà essere necessariamente il punto di partenza per una grande riflessione sull’attuazione della Costituzione repubblicana e dei diritti e delle libertà da essa garantiti.
Diritti e libertà finalizzati a una sempre più diffusa partecipazione democratica di tutte e tutti alla vita politica del Paese. Da donne, non possiamo che augurarcelo.
Nel salutarla restiamo a Sua disposizione per qualsiasi confronto.
Anna Fava
Stefania Barca
Serenella Iovino
Fernanda Gallo
Stefania Tarantino
Maria Gabriella Argnani
Raffaella Casciello
Marica Di Pierri
Celeste Ingrao
Maria Paola Gargiulo
Anna Falcone
Tristana Dini
Patrizia Gentilini
Alessandra Caputi
Paola Lattaro
Chiara Guida
Claudia Giacalone
Delia Vallicelli
Simona Rotondo
Sabrina Argnani
Lucia Re
Tiziana Barillà
Flavia Maria Fiandaca
Rosa Scognamiglio
Monica Capo
Valentina Acca
Corinna Pieri
Francesca Faggiotto
Laura Serpero
Alessandra Chirimischi
Anna Pietrini
Maria Paola Patuelli
Marisa Fabbri
Alessandra Ghetti
Mara Dellasantina
Monica Savina
Anna Pintucchi
Maria Grazia Parri
Mara Nenci
Sara Scozzoli
Tamara Marani
Mariangela Cuorvo
Benedetta Ferraro
Teresa Ricciardiello
Giulia Rotondo
Carmen Gallo
Maria Vastola
Eleonora Ricci
Manuela Savino
Antonella Gallina
Marianna Garofalo
Teresa Di Feo
Ilaria Boiano
Arianna Parisi
Ilaria Poerio
Alessandra Sagliocchi
Stefania Ferraro
Edvige Di Ronza
Marianna Valle
Anna Paola Peratoner
Chiara Bernardini
Silvia Massera
Klejdia Lazri
Donatella Maisano
Teresa Pellegrino
Chiara Obit
Concetta Contini
Annunziata Galluzzo
Federica Viganò
Lidia Verde
Maria Pia Arpioni
Maria Concetta D’Addio
Antonella Scognamiglio
Rosanna De Lucia
Carmela De Lucia
Pina Moniello
Anna Rita Canone
Lucia Molli
Donatella T. Loprieno
Cristina Morini
Valentina Mangiapia
Erika Capasso
Silvia Regonelli
Patrizia Bonavita
Maria Immacolata Mazzone
Fulvia Bandoli
Bia Sarasini
Bianca Pomeranzi
Antonella Pagano
Rosaria Santaniello
robyuankenobi
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Consuelo
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All’Ospedale fiorentino di Careggi, il più grande della Toscana, il direttore Monica Calamai ha invitato personalmente un centinaio fra primari e sanitari, a una assemblea facendo trovare in cattedra l’onorevole Federico Gelli, insieme all’assessora al diritto alla salute in carica, Stefania Saccardi, cioè l’autorità politica di riferimento: renziana.
Ogni commento è superfluo
Consuelo
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Cesare58
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ronin
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non è stato abolito il senato, ma la possibilità di eleggerlo da parte degli italiani…
Testo di legge costituzionale pubblicato sulla Gazzetta U ciale n°88 del 15 aprile 2016
Testo a fronte con la Costituzione vigente
http://documenti.camera.it/leg17/dossier/pdf/ac0500n.pdf
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robyuankenobi
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Cesare58
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ronin
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Tornando al Referendum, quindi, può darsi che la nostra Costituzione, il Bicameralismo Perfetto, i vari meccanismi di contrappesi tra i Poteri dello Stato e tutte le altre caratteristiche politiche, economiche e sociali del Sistema Italia non siano ideali, e che in alcuni casi siano ormai state superate dai tempi, ma si tratta proprio di quel sistema che ci ha garantito decenni di crescita senza eguali al Mondo.
Proprio quando abbiamo cominciato a demolirlo pezzo per pezzo in nome del liberismo più selvaggio, abbiamo iniziato a stare sempre peggio.
É allora il caso di continuare su questa strada e di delegare i Renzi, le Boschi, i Verdini e gli Alfano di smantellare quel poco che è rimasto?
L’esempio dello sfascio che le Istituzioni Internazionali hanno deliberatamente causato nel laboratorio Grecia non ci ha insegnato proprio niente?
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ronin
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Matteo Renzi, Obama, Soros, Paulson…e Monte dei Paschi: Patti Chiari Amicizia Lunga
Di FunnyKing
http://www.rischiocalcolato.it/2016/10/matteo-renzi-obama-soros-paulson-monte-dei-paschi-patti-chiari-amicizia-lunga.html
“Patti Chiari Amicizia Lunga” Obama disse a Matteo Renzi e all’Italia (18 ottobre 2016)
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E dunque il Cazzaro si è giocato una bella fetta di sovranità nazionale (già al lumicino) per salvare la banca degli amici.
Davvero complimenti.
p.s. i sondaggi danno ragione a Matteo Renzi e dunque, alla fine ha ragione lui, gli italiani vogliono lo “Stellone” (scommetto che non vi ricordate più dei viaggi in America di Andreotti), la nuova DC è tornata e mi spiace dirvelo…. governerà a lungo.
robyuankenobi
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Mulder
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La democrazia..?? oggi si chiama “Populismo” ! La realta’ e’ che siamo diventati una misera colonia degli Usa , senza dignita’ e diritti, mescolati con gli sfollatii che ogni giorno invadono l’Italia . E’ sufficiente capire chi spinge per il Si : Obama e le Banche: i Nostri Padroni , a cui il PD si e’ venduto da tempo, e non solo …
La Truffa si legge sulla prossima scheda elettorale : ” Approvate il testo di Legge concernente le disposizioni per il superamnto del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento del costo di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione deltitolo V della Parte II della Costituzione”
Mai compare la parola Senato, ma si sventola il contenimento dei costi della Politica che, col provvedimento dei 5Stelle avrebbe subito tagliato 61 mil. l’anno. Rinviato a dopo elezioni, con il Si non sara’ piu’ valido. Dopo le Urne, in caso vinca il Si, la legge di stabilita’ verra’ stravolta, e soffocando quello che resta della Democrazia si svendera’ il Paese.
Renzi rappresenta la mediocrita’ ed il servilismo piu’ becero, putroppo seguito da molti Italiani, che in lui si rispecchiano.. Forse e’ solo per questo che credo non si abbia nessuna speranza, anche se vince il NO, che comunque VA Votato..!!
robyuankenobi
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ronin
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Cesare58
…hai ragione… in democrazia la maggioranza decide…
…ma non è il caso con questa riforma e l’italicun dove il governo rappresenterà, sì e no, circa il 25% degli aventi diritto al voto…
…se si cambia, si cambia per il meglio e non per il peggio…
…io voto NO…
Cesare58
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robyuankenobi
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peter pan
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robyuankenobi
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Cesare58
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robyuankenobi
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