Due potenti esplosioni sono state avvenute la mattina di martedì 26 luglio nei pressi dell’aeroporto di Mogadiscio, in Somalia. Stando a quanto riferito dalla radio somala Shabelle, e da altri media che hanno citato fondi della sicurezza, le deflagrazioni sarebbero state causate da due autobomba condotte da kamikaze che avrebbero provocato almeno 13 morti, secondo un bilancio provvisorio. La prima autobomba sarebbe stata lanciata all’entrata della base dei peacekeeper dell’Unione Africana, Halane, dove hanno sede anche gli uffici delle Nazioni Unite, delle agenzie umanitarie e delle ambasciate straniere. La seconda, invece, contro un checkpoint delle forze di sicurezza, che sarebbe esplosa tra gli agenti.
Come riferisce l’emittente televisiva araba al-Jazeera, ‘attacco all’aeroporto di Mogadiscio sarebbe stato sferrato dal gruppo jihadista somalo al-Shabaab, legato ad al Qaeda, che ne avrebbe immediatamente rivendicato la paternità.