Molestie a Colonia, arrestati 31 sospettati: 18 sono richiedenti asilo

La polizia tedesca fa scattare le prime operazioni dopo la notte da incubo di Capodanno per oltre 90 donne. Chi è finito in manette è accusato principalmente di …

La polizia tedesca fa scattare le prime operazioni dopo la notte da incubo di Capodanno per oltre 90 donne. Chi è finito in manette è accusato principalmente di furto e danni fisici, ma tre vittime hanno anche denunciato molestie sessuali. Merkel nella bufera

Ad una settimana esatta dalle violenze contro centinaia di donne a Colonia la notte di Capodanno la polizia tedesca ha arrestato venerdì 8 gennaio 31 sospetti. Tra questi anche 18 profughi richiedenti asilo, un elemento destinato a mettere in difficoltà il cancelliere Angela Merkel e la sua politica delle porte aperte ai profughi. La destra dell’Afd, e anche gli stessi Cristiano sociali della Csu, il partito bavarese “cugino” della Cdu di Merkel, sono sempre stati molto critici con la posizione del cancelliere. “Dei 31 sospetti la cui identità è stata accertata, 18 sono richiedenti asilo”, ha detto il portavoce del ministero dell’Interno, Tobias Plate, specificando che sono accusati “principalmente di furto e danni fisici. Tre vittime hanno anche denunciato molestie sessuali ma gli autori di questi atti non sono stati identificati”.

Sindacato di polizia tedesco: “Anche rifugiati tra gli assalitori”

C’erano anche dei rifugiati tra gli assalitori che nella notte di Capodanno hanno molestato e derubato decine di donne a Colonia. Lo hanno rivelato alcuni funzionari del sindacato di polizia, confermando i sospetti di oggi, ma contraddicendo le informazioni diffuse dalla polizia nei primi giorni. “Siamo a conoscenza del fatto che c’erano dei rifugiati” tra le centinaia di uomini sospettati delle molestie e dei furti a decine di donne che si trovavano nei pressi della stazione di Colonia, ha detto alla tv Ard il capo del sindacato DPolG, Ernst Walter. Al momento, 16 persone sono indagate in relazione a 121 denunce presentate, tra cui due di stupro. “L’informazione secondo cui non c’è nulla che indichi che c’erano rifugiati tra gli assalitori è falsa”, ha fatto eco Arnold Pickert, capo del sindacato GdP, parlando con il quotidiano “Die Welt”. “Alcuni colleghi – ha continuato – hanno detto di aver visto uomini che avevano con sé documenti rilasciati dal ministero per l’Immigrazione”. Non è tuttavia chiaro quanti fossero i rifugiati coinvolti nei fatti della notte di Capodanno, che hanno infiammato il dibattito sulla politica dell’accoglienza della cancelliera Angela Merkel, già duramente contestata anche da alcuni membri del suo partito.

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