Banca Mps ha ancora poche ore per raccogliere 5 miliardi sul mercato per scongiurare un salvataggio di Stato e ha detto di avere liquidità per non più di 4 mesi, mentre il Parlamento ha da poco dato il suo via libera al governo a usare 20 miliardi di fondi pubblici per le banche in crisi, in primis per quella senese.
Stamani la banca ha reso noti i termini dell’accordo sulla cessione ad Atlante delle sofferenze da cartolarizzare siglato con Quaestio, che condiziona il suo impegno al fatto che si tratti di una operazione di mercato con un impegno del Tesoro non superiore a un miliardo.
Oggi pomeriggio a Siena si riunisce il consiglio di amministrazione mentre scade alle 14,00 il termine entro il quale aderire all’offerta rivolta al pubblico sia per convertire in azioni i bond subordinati, sia per sottoscrivere nuove azioni.
Salvo proroghe, domani termina l’offerta di aumento agli istituzionali.
Il titolo ha aperto pesante ed è stato più volte fermato per eccesso di scostamento al ribasso. Poco prima delle 14,00 è in asta e segna un calo del 10% a 16,66 euro.
Dall’operazione di conversione di bond, detta Lme, la banca ha detto di aspettarsi 1,8 miliardi compreso il miliardo già ottenuto con la prima offerta. Secondo una fonte, a ieri la banca ha avuto adesioni per circa ulteriori 500 milioni.
Il resto, circa 3,2 miliardi, dovrebbe arrivare dall’aumento proposto al pubblico e ad istituzionali italiani ed esteri.
Se l’operazione di mercato fallisce, il governo è ora pronto ad intervenire dopo l’ok del Parlamento.
PARACADUTE PER RISPARMIATORI
Il governo utilizzerà un fondo da 20 miliardi per assicurare “un adeguato livello di liquidità al sistema bancario” e un programma di rafforzamento patrimoniale anche tramite “la sottoscrizione di nuove azioni”, si legge nella relazione depositata in Parlamento.
Oltre a Mps, il ‘paracadute’ pubblico potrebbe essere esteso a Popolare Vicenza, Veneto Banca, Carige e anche alle quattro bridge bank nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara, hanno riferito fonti vicine al dossier.
“Il governo ribadisce l’impegno alla massima tutela dei risparmiatori, tenendo conto dei margini possibili in base alla normativa europea”, ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo alla Camera.
“Gli impatti sui risparmiatori sarebbero assolutamente minimizzati o resi inesistenti”, ha aggiunto.
PRONTO DECRETO SALVATAGGIO
Se necessario, un decreto potrebbe essere emanato già questa settimana, a partire da domani.
La banca sta provando a completare la ricapitalizzazione chiesta da Bce entro fine anno. L’operazione servirebbe a colmare la carenza di capitale che si determina con la contestuale cessione di 27,7 miliardi di sofferenze, in gran parte con la cartolarizzazione con Quaestio, oltre che con una cessione separata per crediti leasing per i quali, dice la banca, non c’è ancora perfezionamento.
Intanto continua a deteriorarsi la liquidità della banca. Nell’aggiornamento sulla dichiarazione per il capitale circolante, cioè di quanto la banca ha per far fronte alle obbligazioni in circolazione, Mps ha detto di avere liquidità a pronti sufficiente per i prossimi quattro mesi, secondo i dati al 16 dicembre. Pochi giorni fa la liquidità arrivava a coprire le necessità di 11 mesi.
peter pan
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Cesare58, ottimo intervento. Situazione ben conosciuta non solo a livello governativo ma anche gli investitori, parlo di quelli che contano, ne sono perfettamente consapevoli. Vedo però, ad esempio, che la nuova entità BancoBPM è salita del 30% in una settimana. Fondi esteri che si posizionano, presto vedremo i nomi se si supererà il 3%… come la mettiamo?
Io sono uscito dalle banche perchè dopo la risalita dai primi di dicembre prevedo una possibile riduzione dei valori (ipervenduto a gogò), ma poi mi domando: ma se crolla una grossa banca, anche gli altri titoli ne soffriranno mica male…. e allora?
Ciao
Cesare58
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robyuankenobi
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