Musk presenta il Robotaxi. Promosso a pieni voti? Non proprio

Il CEO di Tesla ha lanciato il Cybercab, veicolo a guida autonoma senza volante o pedali, entrerà in produzione prima del 2027. Ma siamo sicuri che Musk abbia ancora abbastanza fiducia da parte delle persone per farcela? Lecito nutrire più di un dubbio. Il che alimenta lo scetticismo su un imprenditore un tempo visionario, oggi contaminato dal virus del potere politico.  

Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha presentato ieri sera un veicolo a guida autonoma senza volante o pedali, dicendo che entrerà in produzione prima del 2027.

Musk straparlava da anni di robotaxi, ma il cosiddetto Tesla Cybercab finalmente è stato presentato sul palco dell’evento “We, Robot” dell’azienda.

Pur riconoscendo di avere un track record di previsioni eccessivamente ottimistiche (la colonizzazione di Marte, il CyberTruck – orrendo) Elon ha affermato che la tecnologia a guida autonoma è gestita dall’intelligenza artificiale e non richiede nuovo hardware rispetto a quello già in possesso di Tesla.

“Potresti addormentarti e svegliarti a destinazione”, ha detto Musk mentre 20 unità del Cybercab giravano per il parcheggio senza persone a bordo.

Il Robotaxi – una coupé con una futuristica carrozzeria argentata e porte a farfalla – alla fine costerà meno di $30.000: “Produrremo questo veicolo in volumi molto elevati”.

Commento:

Storicamente, gli scettici di Elon Musk sono sembrati, col senno di poi, sciocchi. Detto questo, qui si può sollevare un nuovo elemento di scetticismo dopo la presentazione del Robotaxi di Tesla, elemento che non è legato alle potenziali insidie ​​della tecnologia.

Diciamo che Musk supera i dubbi degli scettici – e gli anni di scadenze e previsioni non rispettate – per lanciare un servizio Robotaxi efficiente simile a Uber. Ma è tutto da verificare se  l’attuale versione prsentata da Musk – il megadonor per Trump, fazioso e politicamente polarizzante (il patron di Tesla, e ovviamente anche Trump) che pubblica post transfobici su uan delle figlie – possa effettivamente lanciare con successo un nuovo tipo di veicolo per il trasporto di consumo di massa nel 2024.

Non a tutti coloro che usano X o guidano una Tesla, deve necessariamente piacere oppure essere d’accordo con Musk. In questi due casi si tratta di media (la piattaforma social) o di prodotti consolidati, in cui ogni altro singolo individuo può ignorare chi li possiede.

I servizi del futuro robotaxi, invece, pur mostrando importanti passi avanti del modo di muoversi, per ora in città come San Francisco e Phoenix, sono ancora nuovi sistemi tecnologici che dipendono fortemente dalla fiducia dei loro clienti, dalle autorità di regolamentazione (strade, segnaletica, semafori, etc) e degli altri conducenti e soprattutto dai pedoni che si trovano in strada sul tragitto di un’auto a guida autonoma.

Siamo sicuri che Elon Musk abbia ancora abbastanza fiducia da parte delle persone per farcela? Lecito nutrire più di un dubbio. Il che alimenta lo scetticismo su un imprenditore un tempo visionario, oggi contaminato dal virus del potere politico.

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