Il dipartimento di Giustizia Usa avrebbe proposto a Deutsche Bank un patteggiamento dal valore di 14 miliardi di dollari per archiviare un caso sulla vendita di bond garantiti da mutui (i cosiddetti ‘subprime’) prima dello scoppio della crisi del 2008. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti anonime.
Se la cifra – per il momento solo preliminare – fosse confermata, sarebbe non solo tra le più alte versate da un istituto di credito per risolvere questioni simili, ma anche ben superiore alle attese degli analisti e del gruppo tedesco. Non a caso il titolo quotato al Nyse nel dopo mercato giovedì 15 settembre ha perso oltre il 7%.
È Bank of America ad avere fino ad ora sborsato di più (16,65 miliardi di dollari nel 2014). Lo scorso aprile Goldman Sachs è stata multata per 5 miliardi. Stando al quotidiano finanziario, Deutsche Bank intende trattare per abbassare notevolmente la pena pecuniaria. Non è chiaro quanto del totale sarebbe da versare in contanti e quanto andrebbe a rimborsare clienti che furono fuorviati andando ad alimentare la bolla immobiliare poi esplosa. Per gli stessi prodotti, Citigroup, JP Morgan Chase e Morgan Stanley hanno pagato complessivamente 23 miliardi di dollari.
Il valore dell’ipotetica multa non è mai emerso prima dell’articolo del Wsj, mentre si sa da luglio che la banca tedesca sta negoziando con le autorità Usa, così come fu comunicato in documenti depositati presso la Sec. Il gruppo non disse quanto aveva accantonato per un’intesa con le autorità Usa, ma le riserve totali per archiviare casi legali al 30 giugno erano pari a 5,5 miliardi di euro (6,2 miliardi di dollari), cifra destinata a salire entro fine anno. Gli analisti stimano una multa in Usa tra i due e i cinque miliardi.