La città di Nizza ha rifiutato di distruggere oltre 27mila ore di registrazioni di videosorveglianza richiesta dalla polizia giudiziaria all’indomani dell’attentato del 14 luglio.
In piena polemica sulle falle nella sicurezza del lungomare della città, che potrebbero aver favorito l’attentatore a bordo del camion, il municipio di Nizza, riferisce Nice Matin, ha fatto sapere non solo di aver declinato la richiesta, ma di avere chiesto al Procuratore della Repubblica competente per la città sulla Costa Azzurra di mettere sotto sequestro le immagini in questione, “in modo da non ipotecare eventuali altre procedure che potrebbero essere messe in campo oltre all’indagine antiterrorismo in corso”. Una sorta di diffida nei confronti della polizia, che avrebbe domandato la distruzione dei dati registrati dopo “l’estrazione” di quelli rilevanti.
Intanto sono stati incriminati i cinque sospettati in stato di fermo per la strage di Nizza. Per i magistrati sono stati in contatto con Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’attentatore, e lo hanno aiutato a uccidere 85 persone. Per tre dei sospettati l’accusa è di “assassinio perpetrati da un groppo con collegamenti terroristici”, mentre altri due hanno “infranto la legge sulle armi in relazione alle attività di un gruppo terrorista”. I cinque, dunque, rimangono in carcere.
Nizza, polizia ordina: “Distruggere i video dell’attentato”. La città dice no
La città di Nizza ha rifiutato di distruggere oltre 27mila ore di registrazioni di videosorveglianza richiesta dalla polizia giudiziaria all’indomani dell’attentato del 14 luglio. In piena polemica sulle …
Di
Marco Grande
peter pan
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Consuelo, lo dico e lo ripeto: i nostri carabinieri che andavano sempre in due, uno sapeva scrivere, l’altro leggere, in confronto ai gendarmi francesi del governo o della municipalità non ha importanza, ne escono con la laurea onoris causa. Se pensi che alle 23 della sera il camion fermo da 9 ore senza refrigeratore doveva consegnare dei gelati…. penso avrebbe dovuto averne per sfamare gratis tutta Nizza, porca paletta. Per cui la prima mossa è modificre il rapporto e poi dare tutta la colpa ai vigili urbani. Mink che intelligenti che sono, quasi quasi la Bertin ci cascava…. adesso la rimanderanno in veneto togliendole la cittadinanza o la faranno fare fuori da qualche altro kamicazzo.
Una prece.
PS Se si pensa che un ragazzino di 18 anni con l’aiuto di un sedicenne è riuscito ad acquistare su internet un revolver e 300 pallottole, io penso che grazie al fenomeno emulativo presto ne vedremo delle belle. A quando un furbetto del cartellino licenziato, che fa fuori tutti i colleghi del Comune? Magari quello in mutande…..
Consuelo
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In Francia sta succedendo qualcosa di straordinario. Come molti di voi avranno saputo una poliziotta, Sandra Bertin, che il 14 luglio era responsabile della videosorveglianza a Nizza, ha denunciato le pressioni subite dal governo per modificare il rapporto su quella tragica notte.Un donna con la schiena dritta che però ora viene sottoposta a pressioni indicibili. Il ministro Cazeneuve l’ha denunciata per diffamazione, il governo continua a rilasciate dichiarazioni durissime contro di lei, a cominciare dal premier Valls, volte a intimidire chiunque contesti la versione ufficiale.Roba da far vaccillare chiunque. E invece la Bertin non arretra e non ritratta una virgola. La polizia e il sindaco di Nizza si sono schierati al suo fianco. Credono alla loro agente, che d’altronde non ha ragioni per mentire.
http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/07/25/rivolta-a-nizza-i-francesi-con-la-poliziotta-che-si-rifiuta-di-mentire-sugli-attentati/