Gli Stati Uniti d’America hanno bombardato alcune postazioni dell’Isis a Sirte. Dal Pentagono fanno sapere di aver accolto la richiesta del governo di unità nazionale di Fayez al Serraj. Sarraj ha rivelato che il suo governo aveva chiesto un “sostegno diretto agli Stati Uniti per effettuare raid aerei contro l’Isis a Sirte”, scrive il sito Alwasat, confermando il “rifiuto del suo governo ad ogni tipo di ingerenza straniera senza mandato o autorizzazione del governo di intesa nazionale”.
A Sirte ci sono circa 1.000 combattenti dell’Isis. Lo afferma il portavoce del Pentagono, Peter Cook, sottolineando che i raid anti-Isis richiesti dal governo di unita’ libico rientrano “nel nostro approccio di combattere l’Isis lavorando con forze locali capaci e motivate”. Si tratta di raid di precisione.
Nel suo discorso in tv Sarraj ha precisato che “oggi caccia americani hanno effettuato dei raid aerei contro l’Isis a Sirte conformemente alla richiesta presentata dal Consiglio presidenziale del governo di intesa nazionale ed in coordinamento con la ‘Operation Room’ dell’operazione al Bonyan al Marsous” a Sirte. “L’aviazione Usa ha colpito alcune postazioni dell’Isis a Sirte – ha aggiunto – infliggendo loro pesanti perdite”. Questo “aiuto solo aereo sarà limitato ad un lasso di tempo ben determinato, nell’area di Sirte e della sua periferia” e “non ci saranno presenze militari Usa sul terreno”.
“L’Italia valuta positivamente le operazioni aeree avviate oggi dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte”. Lo afferma una nota della Farnesina. “Esse avvengono su richiesta del governo” guidato da Fayez al Sarraj “a sostegno delle forze fedeli al governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia”, prosegue il testo. L’Italia sostiene il governo guidato da Sarraj e “lo incoraggia a realizzare le iniziative necessarie per ridare stabilità e pace al popolo libico”.