Nonostante le ripetute condanne del Pontefice nei confronti del primato del profitto, i banchieri di New York per nulla al mondo sembrano intenzionati a perdersi la messa del Pontefice a Saint Patrick.
Riusciranno i banchieri di Wall Street a convincere Papa Francesco che, in fin dei conti, il capitalismo non è Satana? Nonostante le ripetute condanne del Pontefice nei confronti delle diseguaglianze create da economia iniqua e del primato del profitto, i banchieri della capitale finanziaria mondiale sono pronti ad accogliere il Pontefice che arriverà a New York la prossima settimana. E lo fanno “sperando di fargli cambiare idea anche solo un po’ ” scrive in un articolo Michael Moore, editorialista di Bloomberg.
“Papa Francesco ha dimostrato di essere dalla parte degli oppressi e dei meno fortunati”, ha detto a Bloomberg Ken Langone, un investitore miliardario co-fondatore di Home Depot, tra i finanziatori più generosi della scuola di medicina della New York University. “Secondo me New York è la città che più di ogni altra dimostra l’importanza della filantropia e del prendersi cura degli altri. Penso che non farà fatica a rendersene conto”
Langone è tra i big di Wall Street che parteciperà alla celebrazione della messa nella Cattedrale di Saint Patrick (foto sotto), prevista il 24 settembre. Insieme a lui, ci saranno anche il presidente di Bank of America Brian Moynihan e il numero uno di First Dat Frank Bisignano, si legge nell’articolo.
Il Papa, che ha criticato “capitalismo selvaggio”, non è certo una voce fuori dal coro. Quella della disuguaglianza è diventata una questione politica molto dibattuta negli Stati Uniti insieme all’idea che la crisi dei mutui subprime abbia contribuito a innescare la più lunga recessione dalla Grande Depressione. Le più grandi banche, che hanno richiesto salvataggi governativi durante la crisi finanziaria del 2008, hanno pagato più di $ 100 miliardi in multe per le “trasgressioni” fatte in passato.
In un’ enciclica di giugno sul cambiamento climatico, Francesco ha richiamato l’attenzione sulle pratiche finanziarie speculative e sulla necessità di mettere un freno “potere assoluto” del sistema finanziario.
Tra i non cattolici incuriositi dal papa c’è anche David Komansky, ex CEO ex Merrill Lynch & Co., che ha confermato la sua partecipazione alla messa che il Papa celebrerà al Madison Square Garden dopo aver ricevuto l’invito dal cardinale di New York, Timothy Dolan.
L’attenzione di Francesco sulle disparità di reddito “non ha un su di me un grande appeal”, ha confessato Komansky, CEO di Merrill Lynch fino al 2002. “Da un punto di vista generale, le sue osservazioni sono condivisibili. Tuttavia, da un punto di vista pratico, mi chiedo sempre come si può trovare una soluzione?”.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Bloomberg