Noi sottoscritti risparmiatori e consumatori chiediamo alla Presidenza della Repubblica che si attivi per ottenere dall’Europa una moratoria sul bail-in.
Dal 1° gennaio 2016 è entrata in vigore la Direttiva 2014/59/UE (la Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD) del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
La BRRD – recepita nell’ordinamento italiano coi Decreti Legislativi n. 180 e n. 181 del 16 novembre 2015 – introduce misure dichiarate comuni in ambito comunitario per la risoluzione di dissesti delle banche. L’obiettivo dichiarato è quello di evitare che situazioni di crisi degli istituti di credito possano essere gestite con fondi pubblici gravando indebitamente sui contribuenti e, quindi, sulla collettività. Per perseguire tale obiettivo la direttiva riprende e rende ancora più severo il principio della condivisione degli oneri rivenienti dalla crisi di una banca e tra i vari interventi contemplati dalla BRRD vi è il c.d. bail in, che è la possibilità, conferita a un’Autorità di risoluzione nazionale, di decidere la ricapitalizzazione della banca in crisi attraverso misure che si riversano sui privati, quali la riduzione, se non l’azzeramento, del valore di titoli azionari e obbligazionari fino a talune categorie di depositi; o, per talune voci del passivo, come ad esempio le obbligazioni subordinate, la conversione forzosa in azioni.
La Comunicazione sul Settore Bancario votata dal parlamento d’Europa nel 2013, che introduceva il principio di corresponsabilità dei risparmiatori nel salvataggio delle banche, pure limitava la condivisione degli oneri agli azionisti e ai portatori di obbligazioni subordinate; la BRRD introduce regole più severe ampliando l’ambito di applicazione delle passività “aggredibili” dal bail-in, con l’aggravante che ad oggi vi sono ancora numerose incognite circa quello che sarà l’effettivo perimetro di applicazione del bail-in.
Questo clima di incertezza scaturisce in larga misura dal fatto che ad oggi non sono stati ancora emanati gli standard tecnici regolamentari (c.d. regulatory technical standards o RTS) che dovranno disciplinare nel concreto quali passività siano effettivamente “bailinizzabili” e quali no. Senonchè, il rispetto della gerarchia concorsuale è uno dei principi-chiave della BRRD, tanto da provocare sentenze del giudice Costituzionale che in alcuni paesi Ue è intervenuto a tutela del risparmio.
Tale ritardo è drammatico per l’Italia, che ha oltre 550 miliardi di obbligazioni bancarie senior non garantite, una gran parte dei quali in mano ai piccoli risparmiatori. Appunto, per il caso Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti e Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, per effetto del salvataggio sono stati azzerati circa 789 milioni di euro di obbligazioni subordinate di cui oltre la metà (circa 400 milioni) era in mano a famiglie e piccole-medie imprese, in larga misura del tutto inconsapevoli dell’elevata rischiosità delle obbligazioni in loro possesso.
Insomma, l’esperienza delle quattro banche regionali – che pure ha azzerato “appena” 789 milioni di euro di obbligazioni subordinate contro i 31 miliardi ancora a rischio per via del bail-in, indica che i tempi non sono assolutamente maturi per l’applicazione di queste regole. A tacere della disciplina dei depositi sotto i centomila euro, sì garantiti dallo Stato, ma intanto appresi dalla gestione di crisi della banca.
Urge un rinvio. Ed è per questo motivo che i firmatari sottopongono con preghiera di massima attenzione e senso di responsabilità a codesta Presidenza l’invito ad attivarsi prontamente in ogni utile sede nazionale e comunitaria per
chiedere ed ottenere una moratoria sul bail-in.
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Caro cliente delle Banche italiane,
certamente avrai saputo che dal 1° gennaio di quest’anno è in vigore la normativa nazionale, di derivazione europea, che ha reso obbligatorio per le Banche di ripianare i propri debiti non pagando i propri creditori. I quali, nella normativa nazionale, sono i correntisti, gli obbligazionisti ordinari (senior), i proprietari delle azioni, gli obbligazionisti subordinati ed altri. Giacchè i correntisti e gli obbligazionisti senior sono per la gran parte piccoli risparmiatori – persone fisiche o piccole aziende – con la normativa tuttora in vigore, soprattutto perché poco chiara, possono essere chiamati a rispondere con il loro risparmio dei debiti della Banca di cui sono clienti. Quanto alle obbligazioni derivate, negli altri paesi europei sono riservate ai risparmiatori professionali, ma se da noi sono consentite anche per il piccolo risparmio, allora devono essere incluse nella moratoria e nella esenzione.
Insomma, a noi sembra che il sistema italiano sia grandemente ingiusto, perché altro è chiamare a corresponsabilità i soci, gli investitori istituzionali, gli investitori in prodotti finanziari rischiosi e quant’altri; altro è apprendere subito tutti i denari del conto corrente, garantendo una restituzione eventuale e di lungo termine a cura dell’erario per i soli primi centomila euro, nonché le somme impiegate nel risparmio obbligazionario che garantisce rendimenti modestissimi e spesso quasi inesistenti.
In allegato un appello che abbiamo pensato di sottoporre al Presidente della Repubblica Italiana e che ti chiedo di sottoscrivere per adesione con il tuo NOME e COGNOME leggibile ed il CODICE FISCALE, versando contestualmente la somma di € 15.00 sul c/c presso la Banca di Sondrio IBAN IT19C0569611009CCI000088264 intestato all’Avv. ROBERTO D’ATRI, il quale ne è custode e garante, per una moratoria della normativa in questione, e perchè siano esentate le obbligazioni e non possano essere sottratte alla disponibilità del correntista le somme fino ad euro 100.000,00.
La petizione intende anche comunicare ai nostri concittadini quanto può accadere loro se mettono denaro in mano alle banche, in vario modo, con queste leggi in circolazione! Se le adesioni saranno almeno prossime al n° di 500 (cinquecento), le stesse saranno sottoposte alle associazioni di consumatori che vorranno sostenere la nostra iniziativa. In tal caso il denaro raccolto sarà consegnato alle ridette associazioni sotto la responsabilità dell’Avv. R. D’Atri: esse dovranno impegnarsi ad utilizzarlo per una campagna di sostegno all’appello e di informazione ai consumatori. I versamenti saranno invece restituiti, detratto il 10% per le spese, nel caso in cui le adesioni risultino molto al di sotto della soglia indicata di 500 adesioni.
Chiarimenti possono essere richiesti al seguente indirizzo email: mirosa22m@gmail.com
L’adesione risulta perfezionata con la sottoscrizione della petizione ed il contestuale versamento del contributo di 15,00 € a: Avv. Roberto D’Atri IBAN IT19C0569611009CCI000088264 avendo cura di scrivere nella causale del bonifico: nome, cognome, codice fiscale (personali) per moratoria bail in. Poi inviate la domanda di moratoria firmata, con i vostri dati leggibili a fianco (nome, cognome e codice fiscale), all’indirizzo mail mirosa22m@gmail.com
Aspettiamo numerose adesioni!
ronin
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…iniziativa lodevole, ma la vedo dura da realizzare con successo…
Prelievo forzoso. Nel silenzio dei media, l’Austria inaugura la direttiva europea del bail-in
12 aprile 2016
http://www.ticinolive.ch/2016/04/12/prelievo-forzoso-nel-silenzio-dei-media-laustria-inaugura-la-direttiva-europea-del-bail/
A seguito di una decisione delle autorità finanziarie del paese, l’Austria è diventata il primo paese della Zona euro a ricorrere alla direttiva europea BRRD sul restauro delle banche e la risoluzione del loro fallimento…………..
…………………ecc…………..
…
zorrax
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questa ignavia diffusa che tu così bene rappresenti, non ci aiuta ad essere protagonisti della storia e della vita, ma ci rende solo pupi (o burattini) in mano di burattinai furbi e profittatori!
Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… il mare dell’indolenza!
Guarda che per avere qualcosa devi sempre pagare un prezzo! E con tutte le tasse che paghiamo, cosa ci danno???
peter pan
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la vignetta, porca paletta!
Ma mi facci il piacere!!!!!
peter pan
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Vado subito a dare disposizioni, a valere sul mio IBAN 63 62 61…..
zorrax
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E’ compito delle istituzioni e della politica difendere gli interessi dei cittadini e della patria!
… Ma forse questo sta diventando solo un concetto vecchio e superato, che appartiene alle generazioni più attempate! Le cose cambiano, prendiamone atto!