Che Dio salvi l’Italia. L’approssimazione, la furbizia e l’incapacità vigenti sono veramente fuor di misura. Prendiamo il caso di questa povera APE.
Un anno fa avevo dato al governo un idea semplice e chiara.
La pubblicai qui, vari siti la ripresero, a cominciare da Wsi.co (vedi Una proposta per Renzi: prestito sulla pensione a costo zero), per finire a un altro sito che però sbagliò il titolo, perchè lo storpiò in “Anticipo della pensione a costo zero” che già induce in confusione specie chi si ferma ai titoli (la maggioranza).
Il governo Renzi che fece? Copiò l’idea, ma se ne impossessò a suo modo, cioè volendo farsi sopra pubblicità a breve termine, danneggiandosi a lungo termine (stile 80 euro, dove dopo si è scoperto come i più poveri li devono restituire). Il solito Renzi e collaboratori vari.
Non conosco Nannicini, che si è fatto alfiere di questa proposta, ma certo devo tirargli le orecchie. Invece di presentare questa libertà in più offerta a una piccola platea di esodati a costo zero per la finanza pubblica, ha voluto presentarla come una specie di riforma della Fornero (che non è assolutamente, altrimenti non otterrebbe il placet europeo), con il risultato di iniziare un lunghissimo traccheggiamento con i sindacati, mentre per mesi e mesi l’opinione pubblica è stata tratta in inganno come se ci fosse in ballo la possibilità di andare in pensione prima, salvo poi scoprire che c’è un “costo” per il pensionato anticipato, allora si ritrae disgustata di essere finita in mano alle solite banche strozzine.
Un disastro, che ora passerà addirittura come una “sperimentazione” biennale. Ma che si deve sperimentare? Tutto cade nel ridicolo, mentre invece la mia idea originaria era così semplice e indiscutibile. Tanto da poter essere copiata da molti altri paesi.
Di che si tratta? andatevela a rileggere nel mio blog http://michelespallino.blogspot.it/2015/08/prestito-sulla-pensione-costo-zero-per.html
Alla fine, anche se con rimborso ventennale, sempre di prestito si tratta! E solo questo è, perchè anche oggi qualsiasi individuo può dimettersi dal lavoro, se una banca gli concede un prestito garantito dalla pensione futura, più assicurazione in caso di premorienza. E’ come un mutuo immobiliare, solo che invece dell’immobile il sottostante è la pensione già maturata e che lo Stato dovrà comunque erogare.
Dunque il titolo scelto dal governo (APE) è sbagliato: non è un anticipo di pensionamento, è un mutuo sulla pensione, che farà presumibilmente solo chi è esodato o chi se lo può permettere. Attiene alla sfera delle libere situazioni individuali, lo Stato tramite l’INPS semplicemente facilita ed intermedia rispetto a banche ed assicurazioni.
Prevedibile che saranno ben pochi (io calcolo al massimo 10 mila l’anno) coloro che ne usufruiranno. Troppo poco per governi iper politicizzati e che pensano ai milioni di voti? Senz’altro. Per cui fra due anni il prossimo governo lascerà perdere.
Povera Italia, se per una cosa così semplice si fa tutta questa confusione, come meravigiarsi poi di tutto il resto?
di Michele Spallino
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato su http://michelespallino.blogspot.it/
robyuankenobi
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