Primo giorno di Scuola lunedì 12 settembre in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Nei giorni a seguire la campanella suonerà nelle altre regioni, secondo i calendari deliberati negli scorsi mesi.
I primi a tornare sui banchi, il 5 settembre, sono stati gli studenti della provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente sono quasi 8 milioni gli studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie. Gli studenti delle scuole statali sono quest’anno 7.816.408, 370.597 le classi distribuite nelle 8.281 istituzioni scolastiche presenti sul territorio per un totale di 41.163 sedi.
In particolare, sono 978.081 gli alunni delle scuole dell’infanzia, 2.572.969 quelli della primaria, 1.638.684 i ragazzi della secondaria di I grado e 2.626.674 quelli della secondaria di II grado.
Gli alunni diversamente abili sono 224.509. Fra le regioni con più alunni iscritti, la Lombardia che ne conta 1.190.393, seguono Campania (909.010), Sicilia (754.438) e Lazio (737.940). Guardando alle scuole secondarie di II grado e alle scelte effettuate dagli studenti, oltre 1,2 milioni di ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 831.739 un indirizzo tecnico, 546.716 un indirizzo professionale.
Ma non mancano le polemiche e i ricorsi. Il Codacons ne lancia uno collettivo al Tar del Lazio per il concorso docenti della scuola: i candidati esclusi potranno chiedere ammissione con riserva alle prove orali. “Il tanto atteso concorso docenti, che avrebbe dovuto essere uno dei fiori all’occhiello della “Buona scuola” voluta dall’attuale governo, continua a far discutere. Anzi: l’esito delle prove scritte, finora corrette, sta causando più polemiche perfino dei requisiti di accesso previsti dal bando stesso.
A far discutere – spiega il Codacons – due dati emersi dalle correzioni: in primis l’estrema lentezza delle commissioni, che dal 28 aprile ad oggi avrebbero corretto circa 70mila prove e che con questi tempi riusciranno a correggere solo il 60% delle prove totali entro l’inizio del prossimo, imminente, anno scolastico. E poi l’ancora più preoccupante esito di tali correzioni: oltre la metà dei candidati non è stata ammessa agli orali. Il 55,2% delle prove, secondo fonti stampa, non sarebbero state neppure sufficienti”.
“Ciò che preoccupa – prosegue l’associazione – è il rischio che per l’inizio del prossimo anno scolastico non siano assegnate tutte le cattedre vacanti”. Il Codacons “teme che il concorso possa trasformarsi nell’ennesima beffa a danno di chi coltiva la legittima ambizione di essere immesso in ruolo. Saranno danneggiati sia coloro che, sebbene preparati, si sono visti bocciare, sia chi, invece, sarà chiamato per l’ennesima supplenza annuale.
Per questo l’associazione lancia un ricorso collettivo contro il Miur, da intraprendere al Tar Lazio, in favore di tutti coloro che non sono stati ammessi alle prove orali. L’iniziativa ha lo scopo di ottenere l’annullamento previa sospensiva dell’efficacia delle graduatorie di merito e dei giudizi negativi di mancata ammissione alla prova orale e, comunque, l’ammissione con riserva dei ricorrenti alle successive fasi concorsuali, anche alla luce dell’orientamento già espresso dal Tar del Lazio in tema”.
“Il ricorso – spiega il Codacons – è diretto a contestare l’articolazione delle prove concorsuali, i criteri stabiliti per la loro elaborazione e valutazione, nonché le modalità di svolgimento delle prove stesse”.
Il testo del ricorso Condacons e il modulo per aderire
Il tanto atteso concorso docenti, che avrebbe dovuto essere uno dei fiori all’occhiello della “Buona scuola” voluta dall’attuale governo, continua a far discutere. Anzi: l’esito delle prove scritte, finora corrette, sta causando più polemiche perfino dei requisiti di accesso previsti dal bando stesso. A far discutere due dati emersi dalle correzioni: in primis l’estrema lentezza delle commissioni che dal 28 aprile ad oggi avrebbero corretto circa 70 mila prove e che con questi tempi riusciranno a correggere solo il 60% delle prove totali entro l’inizio del prossimo, imminente, anno scolastico. E l’ancora più preoccupante esito di tali correzioni: oltre la metà dei candidati non sono stati ammessi agli orali. Il 55,2% delle prove, secondo fonti stampa, non sarebbero state neppure sufficienti. A prescindere da tutte le riflessioni sulla composizione e i compensi delle commissioni e sulla natura dei quesiti nonché sulla validità dei corsi formativi abilitanti (obbligatori per accedere ai concorsi a cattedre), deve preoccupare che con tutta probabilità per l’inizio del prossimo anno scolastico non saranno assegnate tutte le cattedre vacanti. La mission dell’esecutivo di assumere centinaia di migliaia di docenti e sanare una delle tante falle della macchina pubblica non si concretizzerà. Almeno non per l’anno scolastico 2016/17.
L’INIZIATIVA CODACONS. L’Associazione, da sempre attenta al mondo della scuola (abbiamo ottenuto centinaia di sentenze positive in favore dei precari della scuola proprio contro il Miur in tutti i Tribunali d’Italia), teme che possa essere l’ennesima beffa a danno di chi coltiva la legittima ambizione di essere immesso in ruolo. Saranno danneggiati tanto coloro che, sebbene preparati, si sono visti bocciare che chi, invece, sarà chiamato per l’ennesima supplenza annuale.
Il nostro Staff legale ha studiato un ricorso collettivo, da intraprendere al Tar Lazio contro il Miur, in favore di tutti coloro che non sono stati ammessi alle prove orali. L’iniziativa ha lo scopo di ottenere l’annullamento previa sospensiva della efficacia delle graduatorie di merito e dei giudizi negativi di mancata ammissione alla prova orale e, comunque, l’ammissione con riserva dei ricorrenti alle successive fasi concorsuali, anche alla luce dell’orientamento già espresso dal TAR del Lazio in tema. (cfr. per tutte Ordinanza TAR Lazio, Sez. II, n. 4675/2012: “si rende necessario, all’esito di una valutazione sommaria della documentazione prodotta ed evidenziandosi margini di non manifesta infondatezza delle censure dedotte, disporre la sospensione della procedura selettiva in corso al fine di mantenere integra la posizione di tutti i soggetti coinvolti in detta selezione fino alla decisione nel merito della presente controversia”).
I PRESUPPOSTI DELL’INIZIATIVA. Il ricorso è diretto a contestare l’articolazione delle prove concorsuali, i criteri stabiliti per la loro elaborazione e valutazione, nonché le modalità di svolgimento delle prove stesse. Nello specifico, impugneremo i seguenti atti:
tutte le graduatorie di merito pubblicate alla data del 6 settembre 2016, ove vengono individuati i concorrenti che hanno accesso alla prova orale, nonché i provvedimenti di estremi ignoti di approvazione delle stesse;
il giudizio di mancata ammissione alla prova orale;
gli elaborati scritti sottoposti a valutazione relativi alle prove del concorso, per la classe di concorso/ambito disciplinare di appartenenza;
le schede di valutazione, griglie di valutazione compilate dalla commissione e ogni altro documento riguardante la valutazione e le operazioni condotte dalla commissione per la correzione degli elaborati scritti;
verbali relativi alle prove svolte nelle varie sedi in cui si sono disputate le prove;
la nota prot. n. 14097 del 18/05/2016 recante Istruzioni per la valutazione della prova scritta e per lo svolgimento della prova pratica;
il DM 95 del 23/02/2016 disciplinante le prove di esame e i relativi programmi;
i bandi con i quali è stato indetto il Concorso 2016 per l’assegnazione di 63.712 posti da docente nella scuola pubblica per il triennio 2016/2018, nella parte in cui disciplinano lo svolgimento delle prove di esame e la loro valutazione;
Si impugnano altresì tutti gli atti ad essi presupposti, connessi e consequenziali.
Per partecipare al ricorso, dando incarico al CODACONS, al solo costo di iscrizione all’associazione (pari a 50 euro), clicca qui.
I AVVERTENZA IMPORTANTE: tutta la modulistica completa va consegnata entro e non oltre 30 gg. dalla pubblicazione del provvedimento di non ammissione alla prova orale del docente interessato all’azione, in modo da consentire la presentazione del ricorso al TAR del Lazio entro il termine di legge di 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento di non ammissione alla prova orale, da impugnare.
II AVVERTENZA IMPORTANTE: ove dalla visura degli atti e verbali emergessero illegittimità che riguardano l’esame sostenuto dal singolo docente (a titolo di esempio, lo scambio della prova scritta), lo stesso potrà avviare un autonomo ricorso dopo un parere di fattibilità dello staff legale entro 60 gg. dalla pubblicazione del provvedimento di non ammissione alla prova orale, a costi da concordare in seguito.
>>> CLICCA E ACCEDI ALLA FORM PER ADERIRE AL RICORSO DEL CODACONS
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