La Confedercontribuenti: “Il governo fa arrivare in parlamento una legge che avrà un effetto devastante per coloro che contraggono un mutuo ipotecario. Un regalo per le banche e gli speculatori, una grande fregatura per tutti i cittadini e consumatori onesti”.
La Confedercontribuenti lancia una raccolta firme in tutta Italia, contro l’approvazione della norma che tende ad espropriare gli immobili degli italiani. La petizione, si potrà firmare anche online e verrà presto consegnata ai Presidenti di Camera e Senato, prima che si cominci a discutere di tutto ciò in Parlamento. “Facciamo appello al mondo dell’economia, della cultura, dei consumatori e dello spettacolo, affinché ci diano sostegno, in questa battaglia di civiltà in favore del popolo italiano”. Questo, l’appello del presidente nazionale della Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro. Il presidente, fa sapere che presto incontrerà gli esponenti di tutte le forze politiche per portare alla loro attenzione i danni che arrecherà questa norma.
“Questa legge – dichiara Finocchiaro – metterà in ginocchio migliaia di famiglie che da un giorno all’altro si ritroverebbero sul marciapiede, con le loro case vendute ‘al meglio. Non possiamo stare fermi a guardare, gli italiani devono capire la gravità di quello che potrà accadere”.
Il governo fa arrivare nelle aule parlamentari, un provvedimento che avrà un effetto devastante per coloro che contraggono un mutuo ipotecario. Un regalo per le banche e gli speculatori, una grande fregatura per tutti i cittadini e consumatori onesti. Un atto, questo, che favorisce unilateralmente le banche, consentendo la vendita degli immobili dei clienti in difficoltà economiche, in deroga a tutte le attuali norme del codice civile. Il governo, infatti, ha cancellato l’articolo 2744 del codice civile, che vieta il “patto commissorio”. In caso di inadempimento del credito, il bene dato in pegno non può passare nella disponibilità o proprietà del creditore, senza che vi sia una pronuncia della magistratura. Le banche, potranno tranquillamente entrare direttamente in possesso dell’immobile e metterlo in vendita, per soddisfare il proprio credito qualora il mutuatario sia in ritardo con il pagamento di sette rate, anche non consecutive. Quando un mutuatario non rispetta per sette volte la scadenza delle rate, come stabilito dal testo unico bancario, la banca che ha erogato il mutuo, si deve rivolgere al Tribunale per avviare la procedura esecutiva. La casa viene messa all’asta e solo quest’ultimo (il tribunale) né da l’autorizzazione. Se passa la direttiva comunitaria, non sarà più così.
“Al danno si aggiunge pure la beffa – conclude Finocchiaro – perché alle banche e agli speculatori è assicurata anche la defiscalizzazione pressoché totale degli importi incassati dalle vendite forzose degli immobili”.
Per firmare online la petizione, basta collegarsi al sito www.confedercontribuenti.it o nel Social Network facebook, nella pagina Confedercontribuenti.
Nei prossimi giorni, verranno fatti alcuni banchetti nelle principali città italiane, per firmare la petizione e anche nei pressi dei locali notturni.
Fonte: Comunicato Stampa
robyuankenobi
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