“Revisione costituzionale, a chi giova e chi sono gli ispiratori: scenari e strategie” è un seminario che si terrà a Roma il 5 settembre 2016 per l’intera giornata, organizzato da Felice Besostri e Paolo Maddalena.
Le ultime operazioni di borsa e le minacce che provengono da vari giornali statunitensi e britannici – sostengono gli organizzatori – inducono a ritenere imminente un’azione contro l’economia italiana che spinga ad ulteriori privatizzazioni di beni pubblici.
Per discutere le possibilità di difesa e di strategia condivisa di fronte a questo attacco, che investe la Costituzione e il Territorio, Besostri e Maddalena hanno deciso di convocare una riunione per sintonizzarsi in un’azione comune. La partecipazione alla riunione è su invito, ed ogni invitato può estenderlo a persone ed organizzazioni la cui presenza riterrà utile allo scopo.
Per le adesioni confermare scrivendo a: segreteriamaddalena@gmail.com
(in collaborazione con il Comitato per il NO al referendum costituzionale)
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Come introduzione al dibattito del 5 Settembre, Wsi.co pubblica un contributo di Ettore Bonalberti, Vice Presidente comitato nazionale Popolare per il NO, e Antonino Giannone, Docente di Etica professionale e Relazioni industriali.
Questo incontro è stato promosso dagli Amici Paolo Maddalena e Felice Besostri e condiviso da tanti altri Amici per cercare di dare risposte tempestive, concrete e di mobilitazione democratica contro le minacce che provengono da vari giornali statunitensi e britannici che non sono più tanto velate.
Si tratta di tentativi di grandi speculazioni finanziarie e di azioni di indebolimento del ruolo dell’Italia, attraverso un suo “coinvolgimento critico” in alcune grandi crisi internazionali in corso (Libia- Nord Africa- Esodo immigrati verso l’Italia e l’Europa).
Si tratta di azioni esterne, rivolte contro l’economia italiana, che non trovano una forte resistenza politica all’interno del Paese, si tratta di azioni che spingono verso ulteriori privatizzazioni di beni pubblici e demaniali che appartengono al popolo sovrano; privatizzazioni e finanziamenti di salvataggio per diversi miliardi di euro, che sono realizzati con il nuovo e anomalo ruolo “politico” assunto dalla Cassa Depositi e Prestiti (rilievo della Corte dei Conti).
Alcuni tra questi attori, citiamo per esemplificazione il noto finanziere Soros e JP Morgan, che (almeno, va detto, hanno dichiarato pubblicamente le loro ipotesi preferite), sono si’ a favore di un abbattimento dell’enorme debito pubblico (cresciuto nel 2016 di altri 77 miliardi di euro) ma da realizzarsi attraverso la vendita di beni pubblici e demaniali, agli amici degli amici, mentre in realtà sono beni che appartengono alla sovranità popolare che, con la nascita dell’Euro (1 gennaio 1999), è stata esautorata della sovranità monetaria a favore di una banca privata BCE.
Questi operatori e forze di vario genere, che operano contro l’economia italiana, sono a favore dello smantellamento della Costituzione della Repubblica, sia perché vogliono una limitazione dei diritti dei cittadini per accrescere il loro potere, sia perché vogliono disporre, sul mercato del lavoro, di una manodopera sempre più a basso costo in un modello di globalizzazione del lavoro con il minimo dei diritti e dei salari.
Riteniamo quindi che per l’attuale Governo di Renzi&Alfano&Verdini queste questioni, molto critiche per l’Italia, non possono essere ignorate spostando l’attenzione su altri temi. Renzi, infatti, per nasconderle o per non prendere posizioni politiche, non può, in questi giorni, con cinismo e buonismo, da un lato fare appello all’unità nazionale nel momento dell’emergenza del terremoto dell’Italia centrale, e dall’altro lato sponsorizzare, in tutti i modi possibili (occupazione RAI e Media), il voto per il SI’ a una riforma/deforma costituzionale che, con una legge super truffa come quella dell’Italicum, punta a consegnare tutto il potere nelle mani di “ un uomo solo al comando”.
Assistiamo dal 27 agosto al nuovo teatrino della politica: Renzi ha trovato di nuovo Berlusconi che ha dichiarato pubblicamente di volergli dare un sostegno, (riteniamo mai tolto), per un’azione unitaria, giustificandola pro terremotati con un Patto per l’Italia (in realtà un patto politico del Nazareno 2 è probabile desistenza di Forza Italia sul Referendum).
Matteo Renzi, dimostra sempre di saper essere un abile giocatore d’azzardo e spericolato politico che, con ripetuto cinismo, strumentalizza le persone, gli alleati e poi li scarica (….stai sereno…a Enrico Letta) e strumentalizza ogni fatto di cronaca, anche tragica, ma lo fa sempre come spot di comunicazione o attraverso un twitt (es. più eclatanti sono
– ….Renzi ci ricorderemo….(slogan del popolo del Family Day, derubricato dalle unioni civili e dal via libera alla Magistratura (sotto banco) all’utero in affitto );
– promessa di restituzione dei debiti dell’amministrazione pubblica (oltre 100 miliardi di euro) alle imprese che poi sono fallite o con imprenditori che si sono suicidati;
– promessa di visita settimanale alle scuole per piano di rimessa a norma;
– 100.000 insegnanti nel passaggio da precari a ruolo a tempo indeterminato, ma a con “mobilità di massa” in Regioni lontane dalla propria residenza e sradicamento familiare;
– sanzioni e ostracismo alla Russia di Putin con danni di miliardi di euro al sistema agro alimentare;
– sostegno inverosimile per decine di miliardi al sistema bancario (MPS in primis) e nessuna sanzione penale ad amministratori incapaci;
– scandali bancari enormi senza sanzioni ai dirigenti (Boschi&C) ma azzeramento dei risparmi di decine di migliaia di risparmiatori;
– adesso il grande Piano di ridare casa (antisismica e in tempi brevi…) ai terremotati di Abruzzo-Marche -Umbria e in particolare di Amatrice&Comuni limitrofi. Si ipotizza che sia possibile mettere in sicurezza il territorio nazionale con un investimento di circa 100 miliardi di euro da parte dello Stato. Naturalmente ci sarà un commissario amico del Governo per autorizzare e gestire decine di miliardi di euro. Il Piano, annunciato, prevedrebbe una possibile tassa da 100 a 300 euro al Mq per tutti i proprietari di case!!
– altri populismi e annunci vari…
Pensiamo che, purtroppo, per l’ennesima volta, Matteo Renzi continuerà ad ascoltare i consigli ovvero le direttive dei poteri finanziari forti (JP Morgan) e della Massoneria internazionale e italiana (suo sponsor sin dall’inizio), e i consigli più recenti, quasi mai “disinteressati” del miliardario Soros (notissimo anti cattolico e anti Pro-Vita) che si sintetizzano nello smantellamento della Costituzione e quindi favorevoli a fare votare il SI’ al Referendum.
Vogliamo invece sperare che Matteo Renzi voglia smentire tutti e se stesso, dimostrando, di fronte alla drammatica situazione del Paese, di onorare la sua responsabilità nazionale verso il bene comune e la sovranità popolare.
A nostro avviso, alcune scelte da assumere con dibattito nazionale potrebbero essere con priorità le seguenti:
– prendere in considerazione con realismo il suggerimento del premio Nobel per l’economia, Stiglitz per l’Euro a due velocità;
– dedicare l’azione di Governo a cose più urgenti per il Paese, senza proclami populistici;
– ritirare il progetto di riforma costituzionale e rinviare, a dopo le elezioni quando avremo un parlamento che sia di eletti legittimamente, il compito di aggiornare le parti della Costituzione non collegate, né collegabili con i principi fondamentali del patto popolare unitario, sancito all’indomani della seconda guerra mondiale, che consenti’ la ricostruzione dell’Italia nelle infrastrutture e nel tessuto sociale interclassista.
Ricordiamo ai giovani Renzi&Boschi&Alfano che quel patto ha consentito di costruire l’unità del popolo italiano.
I tentativi in questi ultimi 30 anni di rompere quell’equilibrio con processi politici antitetici e divisivi del popolo italiano (Berlusconi&C) non hanno dato benefici, ma anzi, con gli ultimi governi senza legittimazione popolare (Monti-Letta-Renzi), hanno prodotto vaste lacerazioni nel tessuto sociale e nuove povertà, con scivolamento della classe produttiva intermedia e con un’ulteriore crescita del debito pubblico, senza ridurre i costi per gli sprechi, i costi di oltre 6000 società partecipate pubbliche, spesso inutili carrozzoni (Cottarelli), i costi dei privilegi delle diverse caste che ruotano attorno alla classe dei politici e delle istituzioni.
A nostro avviso, attorno al NO al Referendum, si possono costruire nuovi processi politici per un nuovo patto del popolo italiano nella società della globalizzazione con una base di Etica condivisa: la carta costituzionale che si andrà a modificare in un’Assemblea Costituente o in una Bicamerale da avviare dopo nuove elezioni di legittimi parlamentari, riaffermando il valore e la centralità della persona e della sovranità popolare.
Fare vincere il NO al Referendum significa anche dire NO al Renzismo e Populismo, significa dire NO all’avventura e al dominio dei poteri forti del turbo capitalismo finanziario riducendo il nostro status di cittadini a quello di sudditi.
Ettore Bonalberti
– Presidente ALEF (Associazione Liberi e Forti); V.Presidente comitato nazionale Popolare per il NO
Antonino Giannone
– V.Presidente ALEF
– Docente di Etica professionale e Relazioni industriali
http://comitatopopolareperilno.it/
belfagor
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peter pan
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In democrazia ogni suggerimento è bene accetto, bisognerebbe però ampliare i propri concetti per farli comprendere anche agli altri, soprattutto a chi la pensa diversamente.
Un caro saluto.
Sabino
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