Quella dei rendimenti obbligazionari sarà la madre di tutte le sfide economico-finanziarie del prossimo autunno. Soprattutto dopo i nuovi record raggiunti in Europa da Francoforte e in Asia da Tokyo. Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni è infatti sceso sotto un nuovo minimo, con lo UK Gilt giù di 1 punto base a 1.230%, mentre per la prima volta in 15 anni i titoli di Stato giapponesi sotto finiti sotto la soglia dello zero.
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Tutto ciò cozza con i timori di un rallentamento economico globale, date – come analizza il Financial Times – le aspettative in netto calo di un aumento del tasso di interesse dei titoli Usa, che nell’ultimo mese hanno ottenuto rese più basse in tutto il mondo. Il rally obbligazionario ha così spinto ancora di più il debito pubblico in territorio negativo, con i mutui aziendali che iniziano anche al “club” del sotto zero.
Anche in Europa le acque sono profondamente agitate, soprattutto dopo la decisione assunta dalla Bce di lasciare sì i tassi tassi sottozero, ma di dare anche il via a un pericoloso rastrellamento dei bond aziendali. Oltremanica questo atteggiamento è stato visto come un tentativo di andare fuori programma, di dare un calcio agli schemi, ma non necessariamente queste mosse avranno esito positivo a livello continentale e globale.
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Gli esperti, dunque, considerano l’estate un periodo di passaggio in attesa della vera partita, quella dell’autunno, che si preannuncia davvero caldissima.