Dopo aver detto che era a un passo, ora la ministra confessa che l’Esecutivo è fermo al palo nella riforma del sistema e con una lettera pubblica dice di aver bisogno di altro tempo per sbrogliare la matassa.
“Tutti noi ci rendiamo conto ogni giorno che tutto è troppo complicato. È complicato prendersi cura dei propri figli e degli anziani, capire come si entra nel mondo del lavoro o trasformare un’idea in una impresa. Entro due anni avremo un unico sistema di autenticazione, per tutte le amministrazioni, tutti i livelli di governo, oltre ai privati che aderiranno”. Lo afferma Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, in un intervento su “Repubblica”.
“Negli anni sono state fatte troppe leggi, scritte male, abbiamo troppi livelli di governo con competenze confuse a cui si somma un proliferare, su molte norme, di pareri e circolari; tutto questo si è scaricato violentemente sui cittadini bloccandoli nell’esercizio dei loro diritti, riducendone opportunità e aspirazioni – ha aggiunto il ministro – soprattutto i più deboli e meritevoli, finisce per favorire inevitabilmente rendite di posizione, fino a creare vere e proprie aree protette di illegalità”.
Secondo Madia “noi abbiamo legato l’esistenza stessa del governo ad un programma di riforme attese da decenni, ma sempre rinviate. Sarebbe ingenuo e superficiale, però, pensare che fare riforme equivale ad approvare leggi; riformismo significa migliorare la vita quotidiana delle persone”. Il ministro ha sottolineato come “non si tratta di sommare una burocrazia digitale (con un numero spropositato di pin e password da far impallidire chiunque) alla burocrazia cartacea, ma di modificare i processi di lavoro e il modo di interazione”.
Cesare58
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robyuankenobi
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