Un’equipe di ricercatori della Statale di Milano è riuscita a mettere in correlazione la tachicardia sinusale inappropriata (Tsi) con una mutazione delle strutture molecolari che formano i canali ionici “pacemaker”.
È tutta italiana la scoperta delle cause della tachicardia ereditaria, una predisposizione genetica i cui fattori scatenanti fino ad oggi erano in larga parte sconosciuti. A studiare una famiglia italiana affetta da tachicardia sinusale inappropriata (Tsi) sono stati i ricercatori del PaceLab del Dipartimento di bioscienze dell’università Statale di Milano, diretto da Dario Di Francesco.
Gli scienziati sono riusciti a correlare questa patologia a una mutazione di HCN4, le strutture molecolari che formano i canali ionici ‘pacemaker’, di cui erano portatori tutti i soggetti esaminati. Il canale pacemaker, chiamato anche ‘funny’, fu identificato proprio da Di Francesco e colleghi nel 1979 ed è stato ampiamente studiato e caratterizzato da decenni nel PaceLab come principale meccanismo di generazione del ritmo spontaneo del cuore e controllo della frequenza cardiaca. Il lavoro, pubblicato sull”European Heart Journal’, descrive adesso il primo caso di tachicardia di cui si scopre la causa ereditaria. I ricercatori del PaceLab hanno anche scoperto il meccanismo molecolare alla base dell’accelerazione del ritmo.
Il risultato raggiunto da questo studio spiega anche alcune caratteristiche della Tsi, prima d’ora rimaste inspiegabili, come per esempio la dipendenza dal sistema nervoso autonomo: molti pazienti soffrono infatti di improvvisi e ingiustificati aumenti della frequenza, che vengono interpretati come un’accentuata sensibilità allo stimolo simpatico adrenergico. Inoltre – spiegano dalla Statale milanese – si chiarisce anche come mai la sindrome Tsi venga curata eccellentemente dall’ivabradina, un farmaco noto che blocca specificamente il canale funny e viene oggi usato nella terapia della cardiomiopatia ischemica, delle coronaropatie e dell’insufficienza cardiaca grazie alla sua capacità di rallentare il ritmo cardiaco.
Le tachicardie sono aritmie cardiache caratterizzate da battito fortemente accelerato (oltre 95-100 battiti al minuto a riposo) e da improvvise ingiustificate accelerazioni del ritmo, sproporzionate rispetto al reale bisogno dell’organismo. Alcune forme di tachicardia possono avere una componente di predisposizione ereditaria. All’inizio del 2006 il gruppo di Di Francesco aveva descritto la scoperta di una famiglia con bradicardia causata da una mutazione di HCN4. Dopo quel lavoro, numerose altre mutazioni sono state riportate in letteratura, tutte con la caratteristica di essere ‘loss-of-function’, cioè di diminuire il contributo della corrente funny al meccanismo del pacemaker, e quindi di rallentare il cuore.
Ci sono voluti 10 anni per identificare una mutazione che ha l’effetto opposto e induce tachicardia: la mutazione scoperta in questo lavoro dai ricercatori della Statale è infatti ‘gain-of-function’ e ha la proprietà di aumentare il contributo della corrente funny all’attività pacemaker, accelerando quindi il cuore. La rilevanza clinica del lavoro del team milanese, la novità dei risultati e il loro impatto sull’impostazione della ricerca futura nell’ambito della genetica delle aritmie, sono oggetto dell’editoriale firmato sull”European Heart Journal’ da 2 cardiologi di chiara fama, uno dei quali (Melvin Scheinman dell’University of California di San Francisco) è l’inventore del metodo di ablazione per le fibrillazioni atriali.