Il Senato americano potrebbe rendere reato la scelta dell’azienda di Cupertino di non concedere alle autorità tentativi illimitati di decriptazione dei codici del telefono del killer di San Bernardino.
Sembra che gli Stati Uniti questa volta vogliano andare fino in fondo. E rimettere ordine in una questione molto complessa che coinvolge, in una disputa sulla privacy e il controllo, il governo americano e Apple.
La commissione Intelligence del Senato sta lavorando a una proposta di legge che renderà reato penale la scelta fatta da Cupertino, ovvero non rispettare la decisione di un tribunale che chiede al colosso di collaborare con il governo nel decrittare le informazioni dell’iPhone del killer di San Bernardino, California, che a dicembre uccise 14 persone. Lo scrive il Wall Street Journal, citando quattro fonti anonime vicine a Richard Burr, repubblicano a capo della commissione Intelligence del Senato. Una mossa che potrebbe inasprire il braccio di ferro tra Washington e la Silicon Valley, visto che anche Facebook e WhatsApp hanno detto di sostenere le posizioni di Apple, che si è rifiutata di decriptare i messaggi del cellulare di Syed Rizwan Farook. Burr non ha ancora terminato la bozza e il Wall Street Journal ha fatto sapere che per ora non c’è alcun accordo tra i politici, in un anno elettorale molto difficile. Così per Burr potrebbe essere molto complesso avere un sostegno bipartisan a una legge che sarebbe percepita dai cittadini come un nuovo attacco alle loro libertà, dopo lo scandalo del Datagate.
Negli ultimi anni un numero crescente di aziende ha creato sistemi di criptaggio accessibili solo alle due persone che si sono scambiate un messaggio. Una decisione più volte attaccata dai politici e dalla polizia che invece vorrebbero avere la possibilità (con il benestare di un giudice e in casi straordinari) di entrare e decifrare i messaggi. Ma i gruppi tecnologici e diverse associazioni per la difesa della privacy sostengono che sia sbagliato per due motivi: da una parte sarebbe una intromissione nella sfera privata di una persona e creerebbe un precedente per ulteriori incursioni. Dall’altra potenzialmente darebbe le chiavi d’accesso a hacker e a governi stranieri a messaggi che dovrebbero restare segreti. Burr ha passato mesi a fare pressioni sui gruppi tecnologici, affinché lavorassero in modo più collaborativo con Washington. Soprattutto nei casi in cui queste tecnologie vengono usate da criminali, come di fatto è successo a San Bernardino.
A dicembre insieme alla democratica Dianne Feinstein aveva presentato un documento per chiedere ai social media di avvisare Washington sulle attività terroristiche online. Per ora il disegno di legge non è avanzato, anche se diversi gruppi tech hanno aumentato la loro attenzione per evitare che i messaggi dei terroristi si diffondano sul web attraverso le loro piattaforme.
ronin
1400 commenti
popolarità 1604
Foto rivelatrici, per non farsi infinocchiare
Maurizio Blondet 19 febbraio 2016
http://www.maurizioblondet.it/3502-2/
Non so se vi ha appassionato la battaglia legale dell’Fbi contro Apple: la polizia federale vuole entrare nel telefonino del terrorista islamico Syed Rizwan Farook che con la giovane moglie Tashfeen Malik, il 2 dicembre 2014 ha fatto irruzione in un centro di San Bernardino uccidendo 14 persone. L’Fbi vuole leggere le informazioni che il terrorista ha tenuto segrete, per capire che contatti avesse con Al Qaeda, eventuali complici eccetera. Ma Apple si oppone: no, la privacy è sacra!
Non so voi, ma i media italiani si sono appassionati. Dibattiti, talk show. Hanno chiesto il vostro parere: ha ragione l’Fbi o ha ragione Apple? E’ lo scontro fra i due grandi valori occidentali: la vostra sicurezza contro la privacy. La legittima Lotta al Terrore contro l’inviolabilità delle e-mail. Uno scontro epico: Hollywood ci farà un film.
Tutto appassionante, a patto di non far vedere questa foto:
come sapete, mostra il corpo del terrorista Syed Farook appena ucciso dalla polizia, quel tragico giorno a San Bernardino.
Ucciso con un colpo in testa, e con i polsi ammanettati dietro la schiena. Strano davvero. L’hanno ammazzato dopo averlo ammanettato? Perché? Come ricorderete, i familiari e il loro avvocato hanno subito espresso dubbi sulla versione. Non credono che il loro Sayed fosse un terrorista. Né che la giovane moglie Tafsheen Malk abbia lasciato la figlioletta di sei mesi per imbracciare, minutina qual era, un mitragliatore d’assalto e sparare, avendo anche il tempo – nel pieno dell’azione – di twittare un messaggino in cui dichiarava la sua fedeltà al Califfo dell’ISIS, nel lontano Irak.
Sicché, grazie ai nostri potenti mezzi giornalistici, siamo in grado di dare la versione non ufficiale della vicenda. E’ il contrario di quel che vi raccontano i media.
Non è l’Fbi, bensì la famiglia dell’ucciso Syed che vuole poter accedere al suo telefonino, dove ritiene di poter trovare qualche prova della sua innocenza; l’Fbi non vuole, ovviamente: l’ha ammazzato proprio perché non raccontasse la verità (tutti i terroristi islamici vengono ammazzati prima). Non sa come negare l’accesso,e tira fuori la scusa: Apple non ci dà le chiavi d’accesso; vero, Apple? Ma certo che no, conferma a petto in fuori Apple (che ha già dato all’Fbi ciò che il morto ha messo nel cloud): io difendo la privacy dei miei clienti fino alla morte – dei clienti. Anzi anche dopo la morte dei clienti.
E ne approfitta per farsi pubblicità – sono in troppi ormai a sospettare che i suoi smartphone e il suo software sono a disposizione della polizia e dei servizi – emanando (tramite l’ufficio-stampa e propaganda) il comunicato seguente:
“Il governo Usa ci ha chiesto qualcosa che semplicemente…………..
………
………
Bersani, sempre agli ordini dei padroni
Siccome in questi giorni sembra in atto una manovra europea contro Renzi, in cui i signori hanno lanciato il loro delegato Mario Monti, vorrei ricordare che se c’ qualcosa di peggio del governo Renzi, è il governo Monti. Quello che abbiamo già provato e che ha distrutto l’economia. Su ordine dei poteri forti. E con il sostegno della componente di Bersani del PD, che – chissà perché – i media dichiarano “di sinistra” o “progressista”.
E’ Bersani che sul palco, nel 2012, sostiene, a nome del PD, la “Armata Siriana Libera”, dichiarando che questi terroristi sono in realtà l’opposizione democratica. E’ precisamente quello che allora sostenevano Obama, Hollande, Cameron perché avevano deciso di invadere l’Irak, sterminare Assad e i suoi, e mettere al suo posto i terroristi di Al Qaeda, poi ISIS : bisognava infatti promuovere la democrazia. Poco tempo dopo avrebbero trovato il pretesto: un attacco al sarin nella località di Ghouta, con centinaia di morti (si disse): Assad “ha gasato il suo stesso popolo”, mandiamo i nostri soldati a liberare i siriani dall’orrendo dittatore. Diamo manforte all’opposizione democratica!
La decisione fu bloccata da Assad che (su suggerimento di Putin) si disse disposto a consegnare tutti i suoi arsenali di gas nervini all’Onu. L’invasione occidentale fu rimandata. Oggi si sa che i gas li avevano sparsi gli stessi terroristi (pardon, opposizione democratica) e che…….
…ecc…
…
giaguas
211 commenti
popolarità 318
Nel Centro Disabili di S. Bernardino, c’erano esercitazioni ” active shooter”, tutti i mesi, in cui, malati compresi, polizia e vigili del fuoco partecipavano. Esattamente come quella mattina, alle ore 11,00, l’infermiera Dorothy Wang avvisava il marito che era iniziata l’esercitazione. Tutto come sempre, solo che i colpi erano veri, e nemmeno i partecipanti avevano capito subito la realta’, tanto meno le vittime. Farouk e moglie erano andati a mettersi le tute nere, da terrorista: chi ha sparato sui malati?? ed in presenza della Polizia… Poi Farouk, disarmato ed ammanettato, e’ stato ucciso .
L’ FBI, fatta irruzione nella casa ha trovato bombe artigianali: di chi erano? Farouk, uomo tranquillo, benestante, da poco padre, impegnato politicamente con i Democratici, lavorava col Governo della Contea, mentre il fratello Syed, era un decorato di guerra , della Marina USA.
E’ chiaro che processi di questo tipo non ne vengono mai fatti, mentre i media sapevano gia’ tutto in anticipo.
Io non posso dire chi sia stato ad uccidere i malati, ma ho tante domande senza alcuna risposta. Mentre, di Terroristi finti ne utilizzano ogni mese. Per questo, credo non si debba sapere cosa c’era nel suo cellulare: Nulla..!! Perche’ se ci fosse stata qualche traccia lo avrebbero annunciato subito..!
http://www.dailymail.co.uk/news/article-3345744/San-Bernardino-gunman-s-family-lawyer-says-don-t-believe-official-account-massacre.html
giaguas
211 commenti
popolarità 318
peter pan
1593 commenti
popolarità 1065
Io non ne so niente, oltre quello che abbiamo visto in televisione o letto nei giornali, ma mi sembra veramente azzardato pensare che quell’uomo e la sua gentile consorte fossero innocenti. Però se lo dici tu…. io te l’appoggio!!!
Buon fine settimana!!!
giaguas
211 commenti
popolarità 318
peter pan
1593 commenti
popolarità 1065
Attendo… evoluzioni, salti acrobatici, tiri della fune, la donna cannone e poi magari Snowden che pontifica sulla privacy.
Te saludi.
zorrax
145 commenti
popolarità 181
giaguas
211 commenti
popolarità 318
Questa e’ veramente bella..!! Come se la Cia o l’Fbi, non avessero accesso ai dati dei telefono mobili…LOL…!! E non solo.. Quando siete in Dogana negli Usa od In Canada, possono ritirarvi il portatile, o il notebook, e senza la Vs. password leggere messaggi, mail ed ogni contenuto..!! senza bisogno di Vs. autorizzazione…scherzo da ragazzino, ormai..!!
Il problema e’ che e’ la famiglia dell’attentatore morto, sparato in testa, con le manette ai polsi, che ha chiesto alla Apple di mostrare i contenuti, per scagionare il morto, ma l’FBI ha risposto di no..!! L’hanno ammazzato apposta perche’ non parlasse..!! Quando vogliono, leggono le mail di chiunque al mondo…e non chiedono mai il permesso a nessuno…Bush, dopo il 11/9 , ha emesso direttive per cui, per difesa nazionale, puo’ compiere qualsiasi atto, anche guerra, contro chiunque, senza alcuna l’autorizzazione. Avrebbero dovuto forse chiedere il permesso all’Irack per attaccarlo con prove fasulle??