Parla Stefano De Polis, di Banca d’Italia. “Valiamo uno su venti, diciamo”. “Con il 1° gennaio si realizza completamente l’unione bancaria europea, quindi ci sarà la Bce nel campo della supervisione, ma anche il single resolution board (SRB) nel campo della risoluzione delle banche”. Lo ha detto De Polis, direttore dell’Unità di risoluzione e gestione della crisi della Banca d’Italia, in un’intervista a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “In entrambi i casi noi rimaniamo competenti per gestire sia la supervisione, che le situazioni di crisi, delle banche di piccole dimensioni. Però nel contempo partecipiamo alla governance degli organismi europei, quindi la Bce e il single resolution board nel gestire e affrontare i casi più grandi a livello europeo. Abbiamo un posto in consiglio d’amministrazione, valiamo uno su venti, diciamo”.
Esiste quindi la possibilità che sia l’Europa a decidere anche come salvare le nostre banche: “Questo in parte è l’evoluzione che stiamo vedendo…”. Subiamo questa unione bancaria?, chiede Minoli. “E’ un’unione bancaria che prevede sicuramente una più stretta cooperazione tra istituzioni nazionali e comunitarie. Un po’ subiamo e siamo anche propositivi e partecipi, su questo non c’è dubbio”, risponde De Polis.
Il direttore dell’Unità di risoluzione e gestione della crisi della Banca d’Italia spiega che “quando si fanno scelte di investimento devono essere scelte consapevoli. Questo richiede in primo luogo che siano adeguate le informazioni che che vengono fornite all’investitore e questo è un dovere delle banche, che devono non solo fornire informazioni adeguate, ma devono fornirle anche in modo chiaro, corretto e professionale. Però mi permetta anche di dire che – prosegue De Polis riferendosi al bail in – anche i clienti siano in grado di apprezzare e valutare le informazioni ricevute e quindi scegliere secondo le proprie esigenze”.
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Una doppia beffa!