Il re di Spagna Felipe VI ha firmato oggi, martedì, il decreto con cui ordina nuove elezioni legislative per il 26 giugno. Il sovrano ha sciolto il Parlamento uscito dal voto del 20 dicembre. La decisione era ampiamente prevista, visti il quadro politico frammentato uscito dalla consultazione e l’incapacità delle maggiori formazioni politiche (PSOE, popolari, Ciudadanos e Podemos) di accordarsi per costituire una solida maggioranza. “Non esiste un candidato che abbia il sostegno necessario per ottenere la fiducia”, aveva dovuto ammettere Felipe dopo l’ultimo tentativo negoziale una settimana fa.
Podemos, il partito post-indignados spagnolo, ha respinto (con l’88,23% dei partecipanti alla consultazione interna, composta da 150 mila persone) l’ipotesi di un accordo con i socialisti di Pedro Sanchez e Ciudadanos di Albert Rivera. La notizia è stata riportata lunedì da El Pais.