Indagine dell’Associazione su 291 istituti di credito con almeno 10 sportelli basata sugli indicatori di solidità utilizzati anche dalla Bce, common equity tier 1 e il total capital ratio. Oltre il 75% ottiene 3 stelle.
Banca Carime, Banco di Sardegna, Banca Popolare di Bergamo, Binck Bank, FinecoBank, CR di Ravenna, Ubi banca, Cassa Padana BCC, Bcc San Marzano, Aletti&C, Banca di Investimento Mobiliare, CR in Bologna, Banca Sistema, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Banca Regionale Europea, Banco di Napoli, Intesa Sanpaolo, Cariparma, CR del Veneto, Unicredit, Banca Popolare di Commercio e Industria, Banca di Viterbo, Credito Cooperativo, BCC di Staranzano e Villesse, Mediolanum, Banca Prossima, Casse di Risparmio dell’Umbria, CR di Pistoia e della Lucchesia, CR di Biella e Vercelli, Banca Malatestiana, Credito Cooperativo, Artigiancassa. Sono queste secondo Altroconsumo Finanza le banche più affidabili d’Italia. L’associazione ha analizzato l’affidabilità di 291 banche (con almeno 10 sportelli) dando un punteggio da 5 a 1 stella: 5 stelle indicano le banche più affidabili a scendere fino a 1 stella.
L’indagine è stata fatta sulla base dei due indicatori di solidità utilizzati anche dalla Bce: common equity tier 1 e il total capital ratio, che valutano quanto una banca è in grado di fronteggiare eventuali difficoltà nel recuperare i prestiti concessi. Il sistema bancario italiano appare molto solido: oltre il 75% delle banche analizzate ottengono un giudizio più che lusinghiero, almeno 3 stelle. Nel gruppo delle banche con rating 1 stella, quasi tutte hanno i requisiti minimi per far fronte ai propri obblighi e pochissimi sono i casi problematici. Il fatto che la stragrande maggioranza delle banche raggiunga con facilità le valutazioni più alte, non deve far dimenticare quella minima parte di casi problematici per i quali i risparmiatori potrebbero essere chiamati a pagare di tasca propria. “Nonostante il sistema bancario sia nel complesso sicuro, in questo momento il mercato non valuta correttamente il mutato profilo rischio-rendimento delle obbligazioni bancarie, remunerando troppo poco i risparmiatori che le detengono. La miglior cosa da fare è vendere le obbligazioni bancarie in portafoglio”, commenta Vincenzo Somma, direttore di Altroconsumo Finanza. (Lapresse)