“Nella giornata contro la violenza sulle donne vorrei sottoporre alla vostra attenzione un fenomeno sempre più frequente e inaccettabile: l’utilizzo nei social network di volgarità, di espressioni violente e di minacce, nella quasi totalità a sfondo sessuale. Ho selezionato e vi mostro solo alcuni messaggi tra quelli insultanti ricevuti nell’ultimo mese”.
Lo scrive su facebook la presidente della Camera Laura Boldrini, che posta la foto di alcuni messaggi in cui, attraverso i social network, viene pesantemente insultata.
“Ho deciso di farlo- prosegue- anche a nome di quante vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio. Ho deciso di farlo perché troppe donne rinunciano ai social pur di non sottostare a tanta violenza. Ho deciso di farlo perché chi si esprime in modo così squallido e sconcio deve essere noto e deve assumersene la responsabilità. Leggete questi commenti e ditemi: questa si può definire libertà di espressione?”.
“La Rete troppo libera, servono nuove leggi”: l’Agcom preoccupata dal ‘cyber fango’
Sono “preoccupanti” i fenomeni di diffusione “virale” di notizie false divulgate sul web tramite profili “anomini e artificiali” sui social media e dietro i quali possono celarsi “complessi algoritmi”. Lo dice il presidente dell”Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, durante un’audizione in Commissione “Jo Cox” sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, presieduta alla Camera da Laura Boldrini.
L’allarme del presidente Agcom contro i crescenti fenomeni di ‘cyber fango‘ arriva a pochi giorni dal duro scontro scoppiato tra Pd e M5s dopo l’interrogazione Dem in parlamento sull’esistenza di un’ipotetica struttura grillina per diffamare sul web con notizia false Palazzo Chigi dopo una denuncia alla Procura di Firenze del sottosegretario Luca Lotti e un’inchiesta giornalistica su un account legato al Movimento di Beppe Grillo gestito da una cosiddetta ‘star della galassia social’ che risponde al nome di Beatrice Di Maio.
Cardani, durante l’audizione alla Camera in commissione “Jo Cox”, non parla esplicitamente di nessun caso e non fa esempi specifici. Il presidente Agcom commenta in generale i fenomeni di ‘falsa propaganda’ su internet.
“I recenti fatti di cronaca- spiega- hanno evidenziato l’esigenza che le istituzioni dei vari Paesi non possono piu’ rinviare interventi normativi che mirino a contrastare un fenomeno cosi’ drammatico che si sta diffondendo grazie a un uso improprio della rete e che in questo modo rischia di ridurre i suoi enormi benefici in termini di libertà di espressione, informazione e partecipazione sociale. Gli anglosassoni hanno coniato nuove terminologie per evidenziare le diverse categorie del fenomeno: le battaglie verbali on line, i messaggi insultanti e volgari inviati ripetutamente, le molestie insistenti e intimidatorie con rischi di incolumità, la sostituzione di persone. Senza trascurare i casi di divulgazione di confidenze spontanee o di fotografie e video- continua Cardani- a questi rischi si aggiungono i fenomeni preoccupanti di strategie della costruzione del consenso politico-elettorale attraverso la diffusione di notizia false rese subito virali grazie a complessi algoritmi e account non solo anonimi ma soprattuto artificiali. Il delicatissimo confine tra libertà di espressione e i discorsi di odio viene cosi’ spostato sempre piu’ in la’ in un interregno nuovo e sconosciuto dove si confondono libere opinioni e pregiudizi o stereotipi costruiti ad arte”.
A margine dell’audizione alla Camera in commissione “Jo Cox”, Cardani, rispondendo a domande dei cronisti sul fenomeno del cyber-bullismo, aggiunge: “Noi come Agcom non siamo né sociologi né esperti di psicologia giovanile, governiamo il mezzo sul quale queste comunicazioni avvengono e quindi abbiamo oggettivamente una responsabilità o almeno sentiamo molto la responsabilità di un intervento che sia in grado di smussare i lati piu’ taglienti, che piu’ feriscono e più procurano danno ai soggetti piu’ deboli, i ragazzi. Governare il fenomeno non è semplice perché la nostra strumentazione legislativa è modesta, da noi come purtroppo in molti Paesi. Internet è ancora estremamente libero cosa che fa piacere e commuove i pionieri del web ma nella misura in cui internet diventa non piu’ uno strumento, un’appendice, ma in molti casi la vera componente della vita di molte persone è chiaro che non puo’ essere lasciato sempre completamente libero e almeno quelle regole che valgono nella vita fisica devono essere applicate o applicabili anche a quelle che è una vita via web”.
Il presidente Agcom sottolinea che “tutto cio’ che è reato nella vita fisica resta reato anche sul web” ma “la differenza è che nella vita fisica tutta una serie di fenomeni hanno uno sviluppo temporale relativamente lento, sul web invece noi abbiamo una rapidità di fenomeno che è difficilmente contrastabile da misure che sono legate alla vita fisica: le udienze in pretura, ad esempio, non seguono i tempi del web”.
di Maria Carmela Fiumanò
robyuankenobi
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Cesare58
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Alla fine occorre pensare che se si è trovato un motivo per eleggere Ilona Staller, perchè non la Boldrini? Se abbiamo Razzi che rappresenta il meglio dell’Abruzzo, ritengo che per par condicio la Boldrini debba avere un suo ruolo istituzionale. Se in sede elettorale, la mancata possibiità di esprimere le preferenze ha portato queste geniali persone in parlamento forse andrebbe ripensata……
Consuelo
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La colpevole è stata scoperta e non appartiene al m5stelle ( ma è la moglie di Brunetta) e la gionalista Fiumanò, se fosse stata corretta, avrebbe dovuto specificarlo.
Sulla signora Boldrini faccio scendere un velo pietoso, ma non giustifico chi si permette di insultarla nè chi si permette di insultare chicchessia.
ronin
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malgrado tutti gli sforzi che ho fatto, non sono riuscito a rendermela simpatica
…
robyuankenobi
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