Oltre il 60% dei russi ritiene necessaria la censura di internet (inteso come divieto di accesso ad alcuni siti e materiali). Contrario invece il 25% degli intervistati mentre il 14% non ha un’idea precisa in materia. Lo sostiene un sondaggio del Centro Levada, istituto demoscopico indipendente russo.
Il sondaggio è stato condotto in 137 centri abitati e ha coinvolto 1600 persone. Il 44% dei russi ritiene però che questi divieti non possano essere usati per limitare il “lavoro degli attivisti o i diritti e libertà civili” mentre il 32% ha un’opinione contraria.
Allo stesso tempo, stando a un altro sondaggio condotto dal Centro, i russi si affidano sempre di più ad internet per informarsi: l’8% dice di credere totalmente a quello che legge sul web, il 29% in gran parte mentre il 36% solo parzialmente. Numeri che, per quanto ben lontani da sua maestà tv, iniziano a insidiare i canali informativi tradizionali. I russi che si fidano solo parzialmente di quanto detto in televisione infatti aumentano (34%) mentre chi si fida totalmente scende (12%).