Dal 15 aprile sarà attivo il sistema dell’Agenzia delle Entrate: qualche utile consiglio per orientarsi tra spese, scontrini e fatture e non rischiare di lasciare fuori qualche voce detraibile dalle imposte.
730 precompilato atto secondo ci siamo. Dal prossimo 15 di aprile i contribuenti avranno la possibilità di accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate, inserire il pin e tutte le altre credenziali richieste ed entrare nelle aree dedicate. Troveranno online gran parte delle spese sostenute l’anno precedente e il lavoro dei sostituti di imposta che entro il 7 di marzo hanno inviato all’Agenzia la Certificazione Unica, il vecchio Cud con i redditi del 2015.
Da quel momento avranno altri due mesi e mezzo di tempo (la scadenza è il 7 luglio) per controllare, eventualmente integrare e inviare nuovamente il modello alle Entrate. Anzi. Da quest’anno avranno anche la possibilità di scegliere: fa il suo esordio il modello Unico che riguarderà altri 10 milioni di contribuenti (contro i 20 milioni del 730) e potrà essere precompilato però solo da luglio.
Filerà tutto liscio? Impossibile. Perché quando parliamo di fisco e ci aggiungiamo la burocrazia le trappole sono dietro l’angolo. Per questo motivo Libero con l’aiuto del consigliere dell’ordine dei dottori commercialisti di Verona, Federico Grigoli, e dei responsabili dei Caf della Cisl ha cercato di segnalarne alcune. Partendo da una premessa: da quest’anno è possibile fare la precompilata anche in modalità congiunta. Basta che marito e moglie siano provvisti di un pin autonomo. Certo, il procedimento non è dei più semplici, ma comunque si tratta di un passo in avanti rispetto al passato quando era necessario rivolgersi a un Caf o un professionista.
730 O UNICO?
L’applicativo predisposto sul sito dell’Agenzia delle Entrate per la precompilata 2016 indirizzerà il contribuente verso la scelta del modello più adatto alle sue caratteristiche.
Ma a questo proposito vale la pena ricordare alcune differenze: a) Solo il 730 consente normalmente di avere l’eventuale rimborso Irpef in busta paga già a partire dall’estate. b) L’esonero dai controlli formali vale soltanto per chi accetta il 730 precompilato.
SPESE MEDICHE
Ma la novità più significativa del precompilato 2016 riguarda l’inserimento delle spese mediche. Da quest’anno i contribuenti troveranno anche visite, analisi diagnostiche e l’acquisto dei farmaci tra i dati già predisposti dall’Agenzia delle Entrate che danno diritto alla detrazione del 19% sulle somme pagate.
Consiglio? Continuate comunque a fotocopiare e custodire tutte le ricevute e gli scontrini. Motivo? Errori a parte è una questione di privacy. Da una parte, infatti, il contribuente può chiedere la cancellazione di una o più tipologie di spese dal sistema tessera sanitaria.
Dall’altro, alcune categorie di medici (sono tenuti alla comunicazione i medici, le farmacie, le strutture sanitarie, etc…) sono esentati dall’obbligo di trasmettere i dati (il caso classico è quello dello psicologo). Insomma, molte spese potrebbero mancare.
Particolare attenzione andrà posta alla voce eventualmente inserita nel rigo E6 relativo alle spese rateizzate in precedenza: conviene accertare che siano state correttamente inserite le spese rateizzate degli anni 2012, 2013 e 2014.
In questa fase sperimentale non è scontato che tutto sia correttamente riportato.
LAVORI IN CASA
Quest’anno il contribuente troverà on line anche la prima rata del bonus per i lavori in casa (50%) e per il risparmio energetico (65%).
Attenzione, però, perché l’indicazione non comparirà direttamente in precompilata. La spesa, infatti, sarà inserita nel foglio informativo e sarà il contribuente che dovrà provvedere o meno a segnalarla nella dichiarazione.
MUTUI
Qui non c’è novità. Perché anche nel 2015 il 730 precompilato indicava interessi passivi e oneri accessori per i mutui in corso (da verificare o utilizzare il rigo E7 del Quadro E) con un massimale di 4 mila euro detraibili (al 19%).
Avvertenze: verificate il corretto trattamento in caso di mutuo cointestato fra due coniugi non fiscalmente a carico dell’uno o dell’altro. In tale caso la somma massima di 4 mila euro va equamente divisa fra i due coniugi. Al contrario, se uno dei coniugi è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta per intero al coniuge che ha sostenuto integralmente la spesa.
SPESE VETERINARIE
Non rientrano nel sistema tessera sanitaria e quindi non saranno automaticamente presenti nel 730 precompilato le spese veterinarie. I contribuenti possono, comunque, presentare la documentazione relativa ma potranno detrarre al 19% solo le somme superiori a 129,11 euro e fino a un importo massimo di 387,34 euro.
n pratica, la detrazione consente al massimo un risparmio d’imposta di 49,06 euro e riguarda solo gli animali detenuti legalmente a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Occhio quindi perché non sono previsti sconti, ad esempio, per gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare ecc.
I CONTRIBUTI
Nel 730 precompilato ci sono anche le somme versate a titolo di contributi previdenziali obbligatori o volontari al proprio ente di previdenza (Sezione II del quadro E al rigo E21). Parliamo di oneri deducibili. Bisogna ricordarsi che sono deducibili anche i contributi sostenuti per i familiari a carico e i contributi previdenziali versati per il riscatto degli anni di laurea e per la ricongiunzione dei periodi assicurativi.
Insomma, è bene controllare che siano stati inseriti.
EROGAZIONI LIBERALI
Non sono, invece, inseriti nella precompilata le erogazioni liberali. Peccato perché da quest’anno fare beneficenza è più conveniente: il tetto massimo di detraibilità (al 26%) è passato da 2.065 euro a 30 mila euro.
SPESE FUNEBRI
Sono, invece, inserite nella precompilata le spese funebri. Ma anche qui c’è una grossa novità. Fino allo scorso anno, infatti, si aveva diritto alla detrazione (al 19% sul limite massimo di 1.550 euro) solo se la persona deceduta rientrava tra i familiari.
Da quest’anno non esiste più il vincolo della parentela.
LA SCUOLA
Una delle novità fiscali riguarda la scuola. Da quest’anno, infatti, saranno detraibili (al 19% sul limite massimo di 400 euro) le spese per la frequenza nelle scuole dell’infanzia (asili pubblici e privati dai 3 ai sei anni) e per il primo ciclo di istruzione (elementari e medie inferiori e superiori). Le spese detraibili sono quella per la frequenza e comprenderanno anche i costi sostenuti per la mensa scolastica. Non le troveremo nel 730 precompilato perché verranno comunicate solo le tasse universitarie.
I DATI DEL 2015
Nel 730 precompilato sono riportati alcuni dati indicati nella dichiarazione dell’anno precedente: a) I dati dei terreni e dei fabbricati. b) Gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali. c) Le eccedenze riportabili e i crediti d’imposta. Va da se che sarà opportuno fare dei controlli per verificare che i dati siano stati riportati correttamente anche con riguardo agli anni precedenti.
Si ricorda, per esempio, che in alcuni modelli 730 precompilati dell’anno precedente l’esito del 730 (debito o credito) non teneva conto delle detrazioni previste per i redditi di lavoro dipendente o di pensione a causa della mancata indicazione dei giorni per i quali spettavano le detrazioni. Tale errore comportava, se non corretto manualmente, oltre a un invio sbagliato del modello precompilato, la liquidazione di una maggiore imposta.
di Tobia De Stefano
Fonte: Libero