Il consiglio die ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro per l’emergenza. Lo annuncia il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri.
Sono 204 i morti finora estratti dalle macerie del comune di Amatrice. Lo ha detto il sindaco Sergio Pirozzi il quale ha poi ribadito come secondo i calcoli manchino all’appello almeno altre 15 persone tra le quali due bambini nel centro storico, a Via Cola. L’ultimo aggiornamento ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile parla di quasi 270 morti. Il numero dei feriti ospedalizzati è salito a 365. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, teme però che il bilancio in termini di vittime, possa essere di dimensioni peggiori di quello dell’Aquila dove i morti furono 309″.
Sono in particolare le vittime ad Amatrice che nelle ultime ore fanno crescere il triste bilancio dei morti. Sempre ad Amatrice c’è stato il primo arresto per sciacallaggio. I carabinieri hanno arrestato un 45enne originario di Napoli, pluripregiudicato, che tentava di introdursi in un’abitazione forzandone la porta con un cacciavite. Visti i militari, l’uomo si è dato alla fuga. Bloccato, ha ingaggiato una colluttazione con i carabinieri, che lo hanno arrestato. I militari hanno riportato lievi lesioni, guaribili in 6 giorni.
Continuano le scosse: l’ultima ins erata di magnitudo 4,3. è stata avvertita pnell’area del cratere ed ha provocato adAmatrice alcuni crolli in edifici già danneggiati. avvertite anche nelle Marche, nel Lazio e in Abruzzo. Dall’inizio dello sciame e fino alle 7 di stamane, ne sono state registrate circa 470. Prosegue senza sosta il lavoro dei vigili del fuoco e di tutti i soccorritori.
L’inchiesta aperta dalla procura di Rieti, con l’ipotesi di reato di disastro colposo, dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli. Mentre non si placano le polemiche, si invoca da più parti un cambio di rotta sulla prevenzione antisismica.
“Duecenovantatré beni culturali colpiti solo nella zona più ristretta, di cui 50 gravemente danneggiati o crollati”. Il ministro della cultura Dario Franceschini annuncia i primissimi dati sui danni inferti dal terremoto al patrimonio dell’arte. E sottolinea: “E’ certamente un numero destinato a salire vista la vastità della zona colpita dal sisma”. I dati, spiega in una conferenza stampa, arrivano dalle prime ricognizioni dei carabinieri del Comando per la tutela dei beni culturali che da ieri mattina sono operativi sui luoghi del disastro.
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Continua ad aggravarsi il bilancio dei morti del terremoto che ieri ha colpito l’Italia centrale. Il numero delle vittime accertate è salito a 241: lo ha annunciato la Protezione civile (190 nei comuni del Lazio e 57 in quelli delle Marche). Il precedente bilancio era di 159 morti. I feriti ospedalizzati sono 274.
Fino ad ora, nelle zone colpite dal sisma, sono state registrate 470 scosse. Più di 5.400 invece gli uomini in campo che in questo momento stanno prestando assistenza alla popolazione coinvolta. Nello specifico, sono mille le unità delle forze di polizia, 1.060 i vigili del fuoco, 400 gli appartenenti alle forze armate e più di tremila tra volontari e appartenenti ad associazioni e organizzazioni locali delle tre regioni interessata dal sisma.
Intanto il vice-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, ha confermato che il Consiglio dei ministri stanzierà 50 milioni di euro per affrontare l’emergenza. “Il Governo stanzierà immediatamente già oggi nel Consiglio dei ministri 50 milioni di euro” ha detto Nencini, dopo l’annuncio dato dal ministro Delrio. “Successivamente vedremo – ha aggiunto -, stiamo esaminando la situazione e stiamo quantificando l’entità dei danni”, in merito ai quali il vice ministro non si sbilancia. “Non ne ho davvero idea – ha concluso Nencini -. Ci sono ancora 54 frazioni isolate nel Comune di Amatrice. Ora pensiamo a recuperare i morti e a rovistare bene tra le rovine nella speranza che ci siano ancora persone in vita”.
Ieri anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, andato nel pomeriggio ad Amatrice, il centro più colpito, aveva assicurato il massimo impegno da parte del governo per una ricostruzione “vera”. “La macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente” aveva detto il premier. “L’emergenza avrà purtroppo un lungo periodo di gestione, ma dovremo essere all’altezza della sfida. La credibilità e l’onore di tutti noi sarà garantire una ricostruzione vera, che consentirà agli abitanti di vivere queste comunità, di ripartire da questi borghi così blli che hanno un passato talmente meraviglioso che non può finire”.
Durante la notte la terra ha continuato a tremare fra Lazio, Umbria e Marche, con un centinaio di repliche a partire dalla mezzanotte, che portano il numero complessivo a più di 470, secondo un’evoluzione che rientra nella norma.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), nelle 30 ore successive alla scossa principale sono stati localizzati 85 eventi sismici di magnitudo compresa tra 3 e 4, otto terremoti di magnitudo compresa tra 4 e 5 ed uno di magnitudo maggiore di 5, quello avvenuto nella zona di Norcia (Pg) con magnitudo 5.4 alle ore 4:33. I più forti terremoti di questa notte sono quelli avvenuti alle ore 1:22 (magnitudo 3.8), alle 5:17 (magnitudo 4.5) e alle 6:51 (magnitudo 3.9).
“Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti”, ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Oltre la metà delle scosse avvenute nella notte hanno colpito la zona di Rieti, con una cinquantina di terremoti di magnitudo compresa fra 2 e 3. La replica più forte, di magnitudo 4.5, è arrivata alle 5:17 e ha colpito il reatino. Anche questa volta la zona più colpita è stata quella in cui è avvenuta la scossa principale, ossia quella compresa tra Accumuli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Due le scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4: la prima, di magnitudo 3.8, è avvenuta alle 1:22 nel reatino e due minuti più tardi la seconda, di magnitudo 3.4, ha colpito la zona di Ascoli Piceno.
“Al momento – ha osservato il sismologo – la situazione si sta evolvendo in modo tale da indicare che la porzione di crosta terrestre più interessata è quella compresa fra Amatrice a Sud e Norcia a Nord”.
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Ad Amatrice, che era pronta ad ospitare il prossimo weekend la 50esima sagra dell’amatriciana, e’ crollato l’albergo-ristorante Roma, un’istituzione della cittadina e ‘mecca’ dei buongustai: oltre 80 le persone che può ospitare, ma secondo Curcio, solo una “trentina” sarebbero state presenti al momento del sisma. “Alcune si sono messe in salvo – ha aggiunto Curcio – due sono state estratte vive, due morte”. Nell’area dell’hotel sono al lavoro 25 vigili del fuoco.
L’Enel sta lavorando per il ripristino del servizio delle utenze in edifici agibili e per attivare forniture elettriche nelle strutture per gli sfollati, mentre restano ancora chiuse, per cedimenti, strade tra Umbria e Marche.
Gli aiuti alla popolazione stanno arrivando da diverse regioni del Paese: dal Friuli e’ partita una struttura per una tendopoli capace di ospitare 250 persone, e sono al lavoro anche i tecnici del soccorso alpino di tutta Italia. La terribile scossa delle 3,30 di questa notte (proprio allo stesso orario del terremoto che sconvolse l’Abruzzo) ha riacceso in un istante panico e paura tra gli aquilani che non hanno certo dimenticato il devastante sisma del 6 aprile 2009 che provoco’ 309 vittime e piu’ di 1.500 feriti. E per questo motivo che la Giunta comunale ha stabilito di mettere a disposizione tre aree per tutti coloro che non volessero trascorrere la notte in casa.
Ci sarebbero anche dei bambini intrappolati a Cornello, al confine tra Lazio e Abruzzo. Due fratellini romani sono stati estratti vivi a Pescara del Tronto. I comuni colpiti stanno predisponendo i centri di accoglienza per gli sfollati. “La situazione è critica”, ha riferito la Protezione civile regionale. La scossa è stata avvertita in tutto l’Abruzzo e ha seminato paura all’Aquila, dove è ancora vivo il ricordo del sisma di sette anni fa, e delle 309 vittime. E’ crollata anche parte della parete est del Corno Piccolo del Gran Sasso. A Norcia il torrino della facciata della chiesa di San Benedetto è ruotato sul suo asse come successe nel terremoto del 1979, ma non si registrano feriti gravi. A Castelluccio di Norcia, il piccolo borgo che domina l’omonima Piana famoso per la sua fioritura, è crollato un campanile. Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco, ha riferito il direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l’intera comunità francescana.
“Tenete Salaria libera, serve per soccorsi”, è stato l’appello lanciato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha visitato Amatrice e le altre zone colpite.
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Evacuato l’ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. I viglili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese. Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555. Una frana sarebbe avvenuta sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso,
Alle 3.36 la scossa più forte magnitudo 6, una seconda di potenza simile circa tre quarti d’ora dopo. Nel primo pomeriggio forte scossa avvertita anche a Roma L’ultima scossa che ha colpito l’area del terremoto di questa notte, e percepita anche a Roma poco prima delle 14, “ha una magnitudo preliminare di 4.9, ora verificheremo. È uno dei tanti eventi che ci dobbiamo aspettare, con questa attività dovremo fare i conti nelle prossime ore e nei prossimi giorni”. Lo ha detto Immacolata Postiglione, capo dipartimento gestione emergenze della Protezione civile.
Il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ha dichiarato che ‘non c’è una casa che sia agibile. Non una. Dovremo allestire tendopoli per tutta la popolazione. Di notte nonostante sia agosto ci sono circa 10 gradi’. 2.500 gli sfollati, duemila dei quali sono villeggianti per la stagione estiva: ‘Cercheremo di assisterli tutti, ma sarebbe meglio che lascino il paese’, ha aggiunto il sindaco.
Il sisma, avvertito nitidamente a Roma ma anche a Napoli e Rimini, è “paragonabile” – riferisce il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – al terremoto registrato sette anni fa a l’Aquila (erano le 3,32 del 6 aprile 2009, magnitudo 6,3). Si comprende infatti quasi subito la gravità dell’evento, con i primi terribili resoconti forniti dagli amministratori dei comuni maggiormente colpiti.
Da Pescara del Tronto, frazione di Arquata, il più colpito della provincia ascolana, a Norcia, fino ad Amatrice, un paese “sotto le macerie”, come ha subito riferito il sindaco Sergio Perozzi: “La situazione è tragica perché tre quarti di paese non c’è più”. Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sul posto, ha potuto constatare che “il centro di Amatrice non esiste più, è crollato tutto”. “Purtroppo le vittime sono già sei, ma è presumibile che il numero sia provvisorio”.
La conta delle vittime è destinata quindi a crescere, stando anche alle parole del sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci: ci sarebbero ad Accumoli e nelle sue vicine frazioni una decina le vittime accertate: “Sette corpi sono stati individuati, ma ce ne sono altri sotto le macerie, forse 3 o 4”. “I numeri nono sono ancora chiari, anche sui dispersi. C’erano tanti villeggianti, ci sono stati tanti crolli, non riusciamo a capire”, prosegue Petrucci. Oltre 2mila sono invece gli sfollati. Subito riunito a Roma il comitato operativo della Protezione Civile, con il premier Matteo Renzi che segue gli eventi da Palazzo Chigi.
“Il sistema di protezione civile è attivato a 360 gradi, è pienamente operativo. Ci sono criticità importanti in termine di soccorso nel raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. C’è già un importante spiegamento di uomini e mezzi”, ha detto Curcio, nel corso di una conferenza stampa.
“E’ ancora presto dare numeri, fare bilanci. In questo momento la priorità è la salvaguardia della vita umana”, ha aggiunto. “Sto rivedendo le scene di sette anni fa. L’Aquila e Amatrice sono legate da sempre, Amatrice è irriconoscibile, è crollato il centro storico e la prima cosa da fare è riaprire il corso. È una tragedia come quella dell’Aquila”, ha evidenziato dal canto suo il sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente.
ronin
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qualcuno in passato (non ricordo chi) aveva detto che le disgrazie favoriscono l’aumento del PIL…
Emtrader
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http://www.beppegrillo.it/2016/08/vespa_del_rio_e_i_terremoti_che_creano_lavoro.html
ronin
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Terremoto e moneta sovrana
http://www.controinformazione.info/terremoto-e-moneta-sovrana/
di L.Lago
Con la vicenda del terremoto di questo 24 agosto 2016, da un evento infausto, si potrebbe creare l’occasione per far risorgere l’Italia. Bisogna ricostruire i borghi distrutti e fare un piano per mettere in sicurezza il territorio. Un’opera mastodontica che richiede enormi risorse, opera incompatibile con l’attuale sistema di subordinazione alle regole europee. Lo Stato deve rivendicare il suo diritto di ritornare alla sua sovranità’, quella di emettere moneta, persa con i trattati europei.
Alcune semplici considerazioni
Adesso è’ il momento che il Tesoro dovrebbe iniziare a stampare una propria moneta per ricostruire i borghi terremotati dalle macerie e per aiutare sfollati e dispersi invece di prenderla in prestito dagli usurai internazionali, secondo le regole dettate dalla BCE.
Se il Tesoro procede a stampare i suoi titoli del debito, può benissimo stamparli a sé stesso come IMPEGNO del popolo italiano a SALVARE i connazionali sotto le macerie..e farli circolare questi titoli come moneta… E varare un piano di sicurezza del territorio. Questo sarebbe il primo passo per iniziare a riprendersi una propria sovranità’ ,prima ancora di ideare un sistema migliore, di doppia circolazione monetaria o in attesa di decretare una uscita dal penalizzante sistema euro.
Come è’ noto, Ormai sono più di 40 anni che la moneta non viene stampata in base alle riserve auree, perchè le riserve non sono sufficienti a coprire tutta la moneta in circolazione ( questo è uno dei principali motivi ). La moneta viene emessa dai grandi potentati finanziari internazionali che hanno la facoltà’ di indebitare gli Stati. La moneta dovrebbe servire solo a facilitare gli scambi, cosa che non è possibile fare con il baratto, perché diventerebbe complicatissimo, soprattutto per l’import e l’export.
Lo Stato (Italia come gli altri Paesi d’Europa) ha perso il suo potere più importante: EMETTERE MONETA. E’ quindi costretto a chiedere denaro in prestito alle banche, agli usurai internazionali, scambiandolo con Titoli di Stato (Bot, Btp, Cct, etc) + interessi.
Ogni anno l’Italia paga circa 80-90 miliardi l’anno solo di interessi alle banche, soldi che potrebbero essere destinati a costruire beni e servizi per i cittadini.Se invece lo Stato fosse SOVRANO con una moneta SOVRANA potrebbe stampare moneta senza limiti per garantire il benessere della collettività e la piena occupazione, come recita anche l’art. 1 della Costituzione. La moneta può essere stampata senza limiti, perché senza limiti può essere il suo PIL, tuttavia è’ evidente che un limite però bisogna pur darlo, perché non si può crescere all’infinito e senza controllo, tale controllo viene stabilito dalle TASSE.
Le TASSE ( in uno Stato SOVRANO con una moneta SOVRANA ) servono solo per il controllo dell’ inflazione e della crescita incontrollata di singoli gruppi di interesse (le lobby). Questo è il vero fine delle TASSE, non quello che ci è stato inculcato da anni per convincerci a pagarle, ossia per finanziare la spesa pubblica, sanità, pensioni, infrastrutture ecc.ecc. Uno Stato SOVRANO con una moneta SOVRANA, può stampare la moneta teoricamente senza limiti, non ha bisogno delle tasse per finanziare la spesa pubblica, anzi usa la spesa pubblica per mettere in circolazione il denaro stampato per le necessità’ della collettività’; quindi più spesa pubblica equivale a più moneta circolante, coperta dal corrispettivo lavoro e servizi che si sono creati.
E’ chiaro, quindi, che oggi non siamo in crisi a causa degli sprechi e spesa pubblica, come i Mass Media ogni giorno vogliono farci credere. Il denaro utilizzato per un opera pubblica, servizi ecc. è stato dato ai cittadini che hanno lavorato per la realizzazione di quell’ opera, servizi ecc. Si capisce, quindi, che la spesa pubblica non è di per se stessa uno spreco, anzi, la spesa pubblica contribuisce al benessere del popolo di una nazione ed è’ quella che viene destinata ad incrementare la piena occupazione. Ad ogni modo le tasse vanno pagate, in proporzione al reddito, in misura equa, per garantire la giusta governabilità e regolazione della massa monetaria …..…. solo per questo, il resto sono bugie.
E’ l’ora di rivedere i trattati europei.
Consuelo
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Con un atto di generosità, il sindaco dell’Aquila ha messo a disposizione 250 posti negli alloggi costruiti, nel 2009 da Berlusconi!
Ora leggete questa notizia datata febbraio 2016
L’AQUILA – Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato un ordine del giorno, presentato dal capogruppo del PdStefano Palumbo riguardante il “Piano di abbattimento complessi C.a.s.e. e Map”.
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/progetto-case-verso-abbattimento–comune-dellaquila-pronto-alle-ruspe/592356-302/
hedge
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robyuankenobi
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Originariamente inviato da peter pan: Ciao Robyuan, triste risveglio stamane… Ieri a tarda sera avevo detto a mia moglie che le vittime alla fine saranno almeno 400 e ci stiamo avvicinando. La zona sismica salvata finora dai terromoti aveva, come l’Aquila e dintorni, case vecchie, certamente non antisismiche, ma qui anche la scuola, costruita con criteri stabiliti dalle nuove leggi è crollata. Penso che apriranno un’inchiesta e che i soliti furbetti paghino per questo. Certo è che c’è da riflettere…. Ecco, ora speriamo che oltre ai capi che ieri erano sul posto, giustificati, gli altri se ne stiano a casa loro e non parlino a vanvera, quanto successo sarebbe avvenuto con qualsiasi governo. Una prece per le povere vittime.
peter pan
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Ecco, ora speriamo che oltre ai capi che ieri erano sul posto, giustificati, gli altri se ne stiano a casa loro e non parlino a vanvera, quanto successo sarebbe avvenuto con qualsiasi governo.
Una prece per le povere vittime.
robyuankenobi
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Consuelo
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La sfera di cristallo si è rotta.
peter pan
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Questo sì che è gossip irla!!!!
Mah!, cosa vanno a rompere le balle alla gente disperata, non basta il Ministro delle infrastrutture che poi riferirà al Parlamento ed al governo???
robyuankenobi
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robyuankenobi
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