Una videocamera sul cruscotto ha ripreso il crash di una Tesla S dovuto al malfunzionamento del sistema di pilota automatico. Il guidatore dell’auto che seguiva ha postato il video che vedete qui sotto su YouTube.
La Tesla in sostanza non ha saputo riconoscere il ricongiungimento delle due corsie di traffico in una sola corsia, dovuto a lavori in corso e alla presenza di una barriera di plastica. L’incidente e’ avvenuto su un’autostrada del Texas i primi di marzo 2017.
Avvengono molti incidenti di questo tipo ma Tesla il piu’ delle volte sostiene che il software di auto-pilotaggio non ha avuto alcun problema. Se l’autopilot non funziona, l’azienda si auto-assolve (vedi sotto). Il che pare assurdo anche ai fan di Elon Musk, il fondatore del gruppo californiano che produce le auto elettriche.
Nel luglio 2016 l’incidente mortale di Joshua Brown fu la prima fatalità in assoluto – la stessa Tesla Model S, solo un mese prima, aveva evitato il peggio in una situazione simile – e le autorità americane stanno ora indagando per comprendere, tra le altre cose, se si è trattato di un errore del software oppure dell’uomo. Questo porta alla prima riflessione, legata alla percezione che abbiamo della tecnologia, nella quale riponiamo cieca fiducia e non sempre con buona ragione.
Pare, ma le indagini dovranno accertare i fatti, che Joshua Brown stesse guardando un dvd al momento dell’impatto. Così fosse ci dobbiamo fare due domande: siamo pronti per le self-driving car? Abbiamo compreso che non essere al volante non ci permette di comportarci come un passeggero?
La posizione di Tesla non rassicura affatto: l’azienda tende ad assolversi, sostenendo che si è trattato del primo incidente fatale e che si tratta di un dato che non fa statistica, poiché i piloti automatici hanno percorso 160 milioni di miglia.