Lo ha detto il presidente del gruppo del Partito popolare europeo (Ppe) all’Europarlamento, il tedesco Manfred Weber, intervenendo alla plenaria di Strasburgo. “Quando vediamo che l’Italia non è disposta ad aiutare la Turchia se non in cambio di una contropartita, tutto ciò va a svantaggio dell’Unione europea”, ha detto. “Matteo Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità dell’Europa a vantaggio del populismo”. “L’Europa è capace di grandi successi. Sono stato orgoglioso di vedere Federica Mogherini siglare l’accordo sul nucleare iraniano. E la voglio ringraziare per il suo lavoro”, ha poi sottolineato il presidente del gruppo Ppe.
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“L’Italia, sempre più aperta e attrattiva per gli investimenti internazionali. Con grandi aziende globali che non fanno più mordi e fuggi come in passato, ma hanno deciso di puntare sul nostro Paese, di scommettere sul suo futuro”, “la risposta migliore a chi, forse impaurito da questo nuovo protagonismo italiano, preferirebbe averci più deboli e marginali, come purtroppo è spesso accaduto in passato. Se ne facciano una ragione: l’Italia è tornata, più solida e ambiziosa”.
Lo scrive su Facebook il premier Matteo Renzi, firmando un post che ha evidentemente in Jean-Claude Juncker e nella Commissione Ue l’oggetto del suo attacco polemico. Che giunge il giorno dopo le gravi affermazioni riportate da non meglio precisate fonti Ue, secondo le quali la Commissione non avrebbe autentici interlocutori a Roma. Un giudizio altamente lesivo della credibilità internazionale del governo Renzi, difeso con decisione dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “L’Italia ha un governo nel pieno dei suoi poteri”.
Ma la nuova uscita del presidente del Consiglio è a sua volta attaccata duramente dal tedesco Manfred Weber, presidente del gruppo popolare europeo (Ppe): “Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità dell’Europa a vantaggio del populismo”. “Quando vediamo che l’Italia non è disposta ad aiutare la Turchia se non in cambio di una contropartita – ha detto Weber intervenendo alla plenaria di Strasburgo – tutto ciò va a svantaggio dell’Europa, della sua forza e della sua credibilità. Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità europea a vantaggio del populismo”.
Weber, in sostanza, spiega l’atteggiamento del governo italiano nei riguardi della Commissione come una strategia per vedersi riconosciuto dalla Ue elasticità e flessibilità sui conti pubblici, anche per la gestione dell’emergenza migranti. Ad Ankara l’Unione verserà 3 miliardi di euro perché si adoperi a bloccare un flusso di profughi dalla Siria diretto soprattutto in Germania e nel nord Europa. All’Italia, alle prese con l’emergenza Libia e col contrasto alle organizzazioni criminali dietro il traffico di esseri umani nel Mediterraneo, la Ue non ha staccato alcun assegno, limitandosi a spingere, non senza trovare resistenze, per una ripartizione dei migranti ospitati nei centri d’accoglienza italiani tra i Paesi membri.
Questi gli ultimi sviluppi di una polemica a distanza che impegna Roma e Bruxelles ormai da settimane, con Renzi a chiedere alla Ue di non essere solo un pacchetto di regole, di cambiare passo e di mettere da parte una politica economica votata alla sola austerità e dall’altra parte il presidente della Commissione Juncker e il suo vice Dombrovskis a ricordare quanto l’Italia stia usufruendo di molteplici forme di flessibilità, quanto il debito pubblico italiano sia un elemento di rischio per la tenuta dell’Unione, che la stessa flessibilità è condizionata al completamento delle riforme e, ulteriore nota polemica sottolineata da un irritato Juncker, quella flessibilità non si deve a Renzi ma è stata adottata dalla Commissione.
Richiami a cui Renzi continua a rispondere a tono. Tra le “aziende globali che hanno deciso di puntare sul nostro Paese”, il presidente del Consiglio cita “Cisco, i cui vertici ho incontrato questa mattina a Palazzo Chigi, in occasione dell’annuncio di una serie di investimenti strategici qui da noi che valgono 100 milioni di euro per i prossimi tre anni. E’ il primo dei due giganti – aggiunge il premier, che posta anche una foto – cui avevo accennato nella mia ultima eNews che guardano all’Italia come a un Paese solido, che ha futuro e che, finalmente, favorisce chi vuole creare opportunità destinate a restare, a creare impresa, lavoro, innovazione. E’ importante che questo avvenga sul fronte della digitalizzazione, della formazione, della creazione di start-up innovative, della ricerca. Ma anche della trasformazione digitale di settori di eccellenza della nostra economia come il manifatturiero e l’agroalimentare, entrambi simbolo del made in Italy e della nostra qualità nel mondo”.
Insomma, scrive ancora Renzi, “la risposta migliore a chi, forse impaurito da questo nuovo protagonismo italiano, preferirebbe averci più deboli e marginali, come purtroppo è spesso accaduto in passato. Se ne facciano una ragione: l’Italia è tornata, più solida e ambiziosa. Con tanto lavoro ancora da fare – questa settimana sarà decisiva per la trasformazione della pubblica amministrazione e per un altro passo avanti della riforma istituzionale – ma anche con la consapevolezza che ce la stiamo mettendo tutta e che le grandi realtà internazionali, come oggi testimonia Cisco, tornano a scommettere su di noi”.
robyuankenobi
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