Il primo ministro greco Alexis Tsipras accusa il Fmi di ritardare la conclusione del piano di aiuti con i quattro creditori (Ue, Fmi, Bce, Mes). Il direttore generale del Fondo Christine Lagarde ha richiamato ieri il governo greco a non perdere tempo e trovare un accordo sulle riforme necessarie, aggiungendo che il coinvolgimento del Fondo potrebbe cambiare a seconda degli impegni della Grecia e dell’Ue.
“La Grecia fa difficolta’ a capire perche’ il Fmi insiste per modificare il quadro di riforme che assicura semplicita’ ed efficacia e cerca piuttosto di renderlo meno progressista”, scrive Tsipras in un articolo sul Financial Times. “Ritardare la conclusione della prima revisione del programma significa ignorare lo spirito e la lettera dell’accordo e non aiuta i principi su cui l’Europa ha prosperato”, aggiunge.
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Il Fondo monetario internazionale non presentera’ al suo Board il programma di aiuti alla Grecia lanciato l’estate scorsa dai partner europei per valutare se adervi o meno se non includera’ due pilastri che l’istituto di Washington ritiene fondamentali e strettamente legati tra loro: adozione di riforme e ristrutturazione del debito. “E’ chiaro che porteremo il programma al Board solo quando ci sara’ un impegno non solo sulle misure che la Grecia deve adottare ma anche sul debito”. Lo ha detto Poul Thomsen, responsabile del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale lanciando un messaggio chiaro ai partner europei. Thomsen sta parlando in una conferenza stampa nell’ambito dei lavori primaverili dell’istituto di Washington.
“Servono decisioni difficili da parte di Atene e dei partner Ue”. Lo ha detto Poul Thomsen, responsabile del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale. Parlando in una conferenza stampa nell’ambito dei lavori primaverili dell’istituto di Washington, l’esperto ha precisato che “ci hanno chiesto di iniziare discussioni su un nuovo programma. E’ quello che stiamo facendo da un po’. Continueremo quando la missione tornera’ ad Atene, mi aspetto la settimana prossima. Ma come detto dal direttore generale [Christine Lagarde], ci sono altri modi per sostenere un Paese” e il Fondo e’ pronti a farlo anche nel caso in cui decidesse che non ci sono le condizioni per partecipare al piano di aiuti lanciato l’estate scorsa ad Atene dai partner Ue.